La Palma da cocco (Cocos nucifera L.) e' originaria delle regioni tropicali dell'Oriente, è oggi coltivata sia nel continente asiatico (India, Ceylon, Indonesia) che in America centrale e meridionale (Messico, Brasile); in Africa i paesi maggiori produttori sono Mozambico, Tanzania, Ghana.
Il nome specifico nucifera deriva dal latino, con il significato di portatore di noci. Appartiene alla Famiglia delle Arecaceae (Palmae).
La Palma da cocco è una pianta molto longeva, che può arrivare ad oltre 100 anni di vita; ha un tronco unico, alto 20-30 m, con corteccia levigata e grigia, segnato dalle cicatrici anulari delle vecchie foglie.
Le foglie, lunghe da 4 a 6 m, sono pennate, composte da foglioline lineari-lanceolate, più o meno ricurve, rigide, di color verde brillante.
Le infiorescenze, che nascono all'ascella delle foglie, avvolte da una spata carenata, sono degli spadici ramificati in cui i fiori femminili sono disposti alla base e quelli maschili in alto. I fiori hanno petali lanceolati, 6 stami e ovario formato da 3 carpelli saldati.
L'impollinazione è incrociata, di tipo anemofilo o entomofilo. Il frutto, grosso quanto una testa d'uomo e pesante 1-2 kg, è una drupa con epicarpo sottile, liscio e di colore grigio-brunastro, mesocarpo fibroso, spesso 4-8 cm ed endocarpo legnoso; essendo leggero esso può essere trasportato dal mare a grandi distanze e mantiene a lungo la sua germinabilita'.
All'interno è contenuto un unico seme, ricco di sostanze di riserva localizzate nell'endosperma che è in parte liquido (latte di cocco) e in parte solido (polpa). Al momento della germinazione dell'embrione, la radichetta fuoriesce da uno dei tre poli germinativi visibili anche dall'esterno.
Noci di cocco sulla pianta (foto Forest Starr & Kim Starr)
La Palma da cocco cresce bene su terreni sabbiosi, salini; richiede luce abbondante e piogge regolari nel corso dell'anno. La Palma da cocco è probabilmente la palma più coltivata al mondo.
Noci di cocco (foto www.agraria.org)
Le noci di cocco rappresentano una delle principali fonti di reddito per i paesi produttori poiche' da esse si ricavano un'infinità di prodotti utilizzati e apprezzati anche nei paesi occidentali.
Anche altre parti della pianta sono comunque usate, come le foglie, con cui si realizzano cesti, coperture di tetti, ecc., o le gemme terminali della pianta ormai adulta che costituiscono un ottimo cavolo-palmizio, o ancora la linfa zuccherina che viene fatta sgorgare con opportuni tagli da alcune infiorescenze e dalla quale si ricava una bevanda alcolica nota come Toddy o vino di palma.
La noce di cocco viene utilizzata per intero, come frutto o nelle sue parti: le fibre del mesocarpo, il latte, la mandorla o polpa, il guscio. Dalla polpa, ricca di grasso, si estrae l'olio di cocco, usato nell'industria alimentare e dei saponi.
Difficilmente le noci di cocco vengono colpite da parassiti o malattie, salvo la cocciniglia, ma in rari casi.