Zona di produzione: Provincia di Udine.
La tradizione vitivinicola della zona è di grande importanza e rilievo storico; la sinergia con
l’Abbazia di Rosazzo, centro religioso, culturale, politico e sociale che sorge nel cuore della
denominazione, ha reso anche possibile la documentazione della produzione vinicola negli ultimi
mille anni.
La funzione trainante svolta dall’Abbazia condizionò positivamente sin dall’antichità lo sviluppo di
queste zone ed è documentato come l’allargamento delle zone agrarie collinari si diresse verso le
colture che maggiormente potevano trarre profitto dalle particolari condizioni climatiche e
pedologiche di questi terreni: i vigneti e i frutteti in coltura promiscua si inserirono prepotentemente
nel paesaggio boschivo di queste colline.
Da un documento datato 20 gennaio 1341 si legge che “Il Patriarca Bertrando minaccia la
scomunica ad alcune persone, le quali, dopo aver occupato una selva dell’Abbazia di Rosazzo, non
volevano piantare le viti”; è uno dei documenti che attestano la vocazione per la coltura della vite di
Rosazzo. Gli agostiniani prima, poi i Benedettini e quindi i Domenicani, fecero dei vini di queste
terre una costante fonte di sostentamento economico, rendendoli tanto famosi da essere serviti alla
mensa imperiale.
La Serenissima Repubblica di Venezia, insediatasi a Rosazzo nell’estate del 1420, contribuì non
poco a far conoscere i vini friulani, sia per le numerose relazioni pubbliche, commerciali e
diplomatiche che essa intratteneva, sia per il grande consumo nella città, dove ricevimenti e feste
erano eventi quotidiani. (Disciplinare di produzione).
Abbazia di Rosazzo (foto www.amicingiardino.it)
Grappolo di Friulano (foto www.vinook.it)
La denominazione di origine controllata e garantita «Rosazzo» è riservata ai vini ottenuti da uve
provenienti dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
- Friulano: per almeno il 50%;
- Sauvignon: dal 20% al 30 %;
- Pinot bianco e/o Chardonnay: dal 20 al 30%;
- Ribolla Gialla: fino al 10%.
Possono concorrere altri vitigni con uve a bacca bianca, idonei alla coltivazione per la provincia di
Udine, presenti nei vigneti fino ad un massimo del 5%.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita «Rosazzo» all'atto dell'immissione al
consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
- acidità totale minima: 4,0 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.
- colore: giallo paglierino più o meno intenso;
- odore: caratteristico, delicato;
- sapore: secco, armonico, vinoso.
Particolarmente indicato per i piatti di pesce, eccellente con i risotti di verdure, carni bianche e formaggi. Va servito a una temperatura di 14-15°C.