Zona di produzione: tutto il territorio del comune di Torgiano in provincia di Perugia.
l'area di produzione occupa un ristretto numero di colline che si eleva alla confluenza del fiume Chiascio con il Tevere, a sud-est di Perugia. La composizione del suolo, il clima favorevole e la perfetta esposizione al sole rendono le terre intorno a Torgiano particolarmente vocate alla viticoltura.
Il nome Torgiano deriva dalla contrazione di "Torre di Giano", la torre, resto di un castello medioevale, che ancora oggi sovrasta l'antico borgo omonimo. Giano, secondo una leggenda, non sarebbe altri che il biblico Noè, sceso in Italia e fermatosi dopo il diluvio universale, proprio sulla riva sinistra del Tevere.
La coltivazione della vite, in questa zona, risale almeno all'età etrusca. Non a caso sullo stemma del Comune di Torgiano da sempre campeggiano grappoli di uva accanto alla torre.
L'antica notorietà di questo eccellente vino rosso si è estesa oltre i confini della regione Umbria, anche grazie al riconoscimento della Doc e al recentissimo della Docg.
(Disciplinare di produzione)
Zona di produzione del Torgiano Rosso Riserva DOCG
Grappolo di Sangiovese (foto Francesco Zonin)
Vitigni: Sangiovese: dal 70% al 100%; possono inoltre concorrere alla produzione di detto vino le uve a bacca rossa idonee alla coltivazione per la provincia di Perugia, fino ad un massimo del 30%.
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.
Acidità totale minima: 4,0 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l.
Il periodo di invecchiamento è di almeno tre anni, dei quali almeno sei mesi in bottiglia. Tale periodo decorre al 1° novembre dell'annata di produzione delle uve.
Limpidezza: brillante.
Colore: rosso rubino.
Odore: vinoso, delicato.
Sapore: asciutto, armonico, di giusto corpo.
Il Torgiano Rosso Riserva è considerato vino da tutto pasto, comunque ideale con pastasciutte, pollame nobile, arrosti, selvaggina e cacciagione. Temperatura di degustazione: 18°-20°C.