Zona di produzione: tutto o in parte il territorio dei comuni di Bardolino, Garda, Lazise, Affi, Costermano, Cavaion, Torri del Benaco, Caprino, Rivoli Veronese, Pastrengo, Bussolengo, Sona, Sommacampagna, Castelnuovo, Peschiera, Valeggio sul Mincio in provincia di Verona.
Questo vino prende il nome dall'omonimo paese situato sulle verdissime coste orientali del lago di Garda. Nella zona di produzione del vino Bardolino la vite viene coltivata fin dall'età del bronzo, come testimoniano alcuni semi ritrovati nelle palafitte di Peschiera, Lazise, Cisano, Pacengo e Bor. Il nome, sicuramente di origine germanica, potrebbe derivare, come vuole la leggenda, da Bardali, figlia del re Axuleto e nipote di Manto, fondatrice di Mantova e cantata dal poeta latino Virgilio e da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
Nel periodo medioevale la produzione del Bardolino fu continuata dai Monaci della Chiesa di San Colombano, che salvarono questo vino dalla sua scomparsa.
Fino al 1800, per produrre il Bardolino, era diffusa l'usanza di far fermentare il mosto in alcune cavità in zone impermeabili del terreno coperte da lastre di pietra. Con decreto del 1 agosto 2001 è stata assegnata la denominazione di origine controllata e garantita (docg) al vino Bardolino Superiore.
(Disciplinare di produzione)
Bardolino Superiore DOCG (www.winebardolino.it)
Grappolo di Corvina Veronese (foto http://www.oenogrape.com)
Vitigni: Corvina veronese (cruina o corvina) 35-65% (è tuttavia ammesso nella misura massima del 10% la presenza della varietà Corvinone in sostituzione di una pari percentuale di Corvina, purché il Corvinone sia coinvolto in terreni ricchi di scheletro); Rondinella 10-40%; Molinara, Rossignola (Rossetta), Barbera, Sangiovese, Marzemino, Merlot, Cabernet Sauvignon da soli o congiuntamente per un massimo del 20% con limite massimo del 10% per singolo vitigno.
- Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol.
- Acidità totale minima 4,5 g/l.
- Estratto secco netto minimo 22 g/l.
- Zuccheri riduttori: massimo 6 g/l.
Il periodo di affinamento obbligatorio per i vini oggetto del presente disciplinare è di almeno un anno a decorrere dal 1° novembre dell'annata di produzione.
Colore: rosso rubino, tendente al granato con l'invecchiamento.
Odore: caratteristico con profumo delicato.
Sapore: asciutto, leggermente amarognolo, armonico; a volte caratterizzato da leggero sentore di legno.
Ottimo vino da pasto che ben si accosta a minestre, pastasciutte, fritti, pollame e lumache. Va degustato a 16°-18° di temperatura. Il Bardolino Superiore si sposa splendidamente con i formaggi stravecchi, con certi erborinati e con i formaggi saporiti in genere.