Zona di produzione del Ghemme: parte dei territori dei comuni di Ghemme (Novara) e Romagnano Sesia (Novara).
Il Ghemme, come tutti i grandi vini, vanta origini antichissime. La lapide di Vibia Earina, liberta di Vibio Crispo, senatore romano ai tempi di Tiberio, rinvenuta nei pressi di Ghemme,è un reperto archeologico di indiscussa affidabilità che testimonia, nella zona, la coltivazione della vite fin dai tempi dei romani. In quei tempi, comunque, pare che i vignaiuoli badassero più alla quantità che alla qualità: era tale la quantità di vino prodotto che la città di Anagnum, in seguito Ghemme, scelse come simbolo un grappolo d'uva ed un mazzo di spighe di grano per il gonfalone comunale. Fu in seguito compito dei monaci conservare il rispetto delle buone regole di vinificazione. L'entusiasmo con cui si dedicarono a questa loro "missione" diede degli ottimi risultati. Il vino veniva venduto in gran parte nei mercati vicini, soprattutto a Milano. Nei secoli successivi l'attenzione rivolta alla vinificazione di qualità fu ulteriormente incrementata.
La docg Ghemme può contare su poco meno di 50 ettari di vigneto in produzione, il che significa 2.000 ettolitri di vino. (Disciplinare di produzione)
Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte
Palazzo Gallarati
Piazza Castello 47
Ghemme (Novara)
Email: info@consnebbiolialtop.it
Grappolo di Nebbiolo - Ghemme DOCG (www.consnebbiolialtop.it)
Il campanile di Ghemme con lo sfondo delle Alpi inbiancate di neve (foto Carlo Olivero)
I vini a denominazione di origine controllata e garantita "Ghemme" devono essere ottenuti, nell'ambito
aziendale, dal vitigno Nebbiolo (Spanna). E’ consentito l’utilizzo dei vitigni Vespolina ed Uva Rara
(Bonarda Novarese) da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 15%.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita "Ghemme", all'atto dell'immissione al consumo
deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
"Ghemme" con indicazione di "vigna": 12,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 23,0 g/l.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Ghemme” riserva, all'atto dell'immissione al
consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol;
"Ghemme" riserva con indicazione di "vigna": 12,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 24,0 g/l.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita "Ghemme", all'atto dell'immissione al consumo
deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso rubino anche con riflessi granata;
odore: profumo caratteristico, fine, gradevole ed etereo;
sapore: asciutto, sapido, con fondo gradevolmente amarognolo, armonico.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Ghemme” riserva, all'atto dell'immissione al
consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso rubino tendente al granata;
odore: profumo caratteristico, fine, gradevole ed etereo;
sapore: sottile, asciutto, sapido, armonico, austero ma vellutato, con fondo gradevolmente amarognolo.
Da un punto di vista gastronomico è compagno ideale di arrosti di carni rosse e bianche, brasati, lessi e formaggi a pasta dura. Si degusta ad una temperatura di 18°-20°C, avendo cura di stappare la bottiglia qualche ora prima.