L'area di produzione di questo "Dolcetto" dal colore rosso rubino è la zona collinare del comune di Diano d'Alba (Cuneo) si produce questo altro "Dolcetto" dal colore rosso rubino.
Diano d'Alba, nelle Langhe, è la località nota come "Il Paese dei Sorì" in quanto già negli anni '80 venne varato il cosiddetto "Piano regolatore dei vigneti", cioè venivano individuate le vigne migliori anche per esposizione al sole (in dialetto, appunto, "Sorì" che sta per soleggiato) che ha permesso anche di valorizzare la viticoltura locale nella quale rientrano anche Barbera d'Alba, Nebbiolo e Barolo per i "rossi" e il Langhe-Favorita e il Langhe-Arneis per i "bianchi".
In tutto i sörì interamente compresi nel Comune di Diano d’Alba sono 77.
(Disciplinare di produzione).
Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero
Corso Enotria, 2/c - Ampelion
12051 Alba (Cn)
Email: consorzio.vini@langhevini.it
www.langhevini.it
Zona di produzione del Dolcetto Diano d'Alba DOCG (foto www.langhevini.it)
Grappolo di Dolcetto (foto www.vivairauscedo.com)
Vitigno: Dolcetto 100%.
Dolcetto di Diano d'Alba" o "Diano d'Alba"
- titolo alcolom. volumico min. naturale 12,00% vol.;
- acidità totale minima: 4,5 g/l in acido tartarico;
- estratto non riduttore minimo: 21 g/l;
«Dolcetto di Diano d'Alba» o «Diano d'Alba» con menzione geografica aggiuntiva seguita
da «vigna» con relativo toponimo:
- 12,00 % vol.;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 23 g/l.
"Dolcetto di Diano d'Alba" o "Diano d'Alba" Superiore
- titolo alcolom. volumico min. naturale 12,50% vol.
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 23 g/l.
Il vino a Doc «Dolcetto di Diano d'Alba» o «Diano d'Alba» all'atto dell'immissione al
consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: rosso rubino;
- odore: fruttato e caratteristico; con eventuale sentore di legno.
- sapore: asciutto, ammandorlato, armonico;
Il vino a Doc «Dolcetto di Diano d'Alba» o «Diano d'Alba» Superiore, con o senza
menzione geografica aggiuntiva seguita da «vigna» con relativo toponimo, all'atto
dell'immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: rosso rubino;
- odore: fruttato e caratteristico; con eventuale sentore di
legno;
- sapore: asciutto, ammandorlato, armonico.
Si consiglia di abbinarlo a minestre tipiche regionali e a base di legumi. Gli agnolotti al plin si sposano bene così come gli altri primi piatti ripieni di carne come ravioli, cannelloni, ecc. Ottimo anche con i formaggii molli e di media stagionatura. Se giovane si sposa molto con la bagna cauda. Buono l'abbinamento anche con gli antipasti.
Temperatura di degustazione: 16-20° C.