Zona di produzione: parte del territorio del comune di Gattinara (Vercelli).
Come altri prestigiosi vini piemontesi, anche il Gattinara viene prodotto da uve Nebbiolo. Probabilmente il nome deriva da "Catuli Ara" ossia Ara di Catullo. Infatti, pare che la città di Gattinara sorga nel luogo dove il Proconsole Lutazio Catulo sacrificò agli dei le spoglie di guerra dei Cimbri vinti nella zona circostante nel 101 a.C. Recenti rinvenimenti archeologici attestano che in questa zona si produce vino sin dai tempi dei romani. Negli archivi vescovili di Vercelli si trova scritto che fin dai tempi di Carlo Magno sulle colline di Gattinara prosperavano le vigne. E doveva essere proprio un buon vino se il Marchese di Gattinara cardinale Mercurino Arborio, Cancelliere di Carlo V e amante del vino delle sue terre, osò presentarlo alla Corte del Re di Spagna. Il vino di Gattinara, infatti, lega il suo nome a questo famoso diplomatico, entusiasta ammiratore ed infaticabile degustatore, il quale ne divulgò la fama offrendolo quale efficace mezzo di trattativa diplomatica.
La docg Gattinara può contare su poco meno di 95 ettari di vigneto in produzione, il che significa 4600 ettolitri di vino. (Disciplinare di produzione)
Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte
Palazzo Gallarati
Piazza Castello 47
Ghemme (Novara)
Email: info@consnebbiolialtop.it
Grappolo di Nebbiolo - Gattinara DOCG (www.consnebbiolialtop.it)
Gattinara e i suoi vigneti (foto http://onav-vercelli.blogspot.it)
I vini a denominazione di origine controllata e garantita “Gattinara” e “Gattinara” riserva devono essere
ottenuti dalle uve provenienti dai vigneti, aventi in ambito aziendale, la seguente composizione
ampelografica: vitigno Nebbiolo (Spanna) dal 90 al 100%.
Possono concorrere alla produzione di detti vini anche le uve provenienti da vitigni Vespolina per un
massimo del 4% e/o Uva Rara, purché detti vitigni complessivamente non superino il 10% del totale.
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5%.
All'atto dell'immissione al consumo
devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Gattinara”
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol;
“Gattinara” con indicazione di "vigna" 12,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
“Gattinara” riserva
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00 % vol;
“Gattinara” riserva con menzione “vigna” 13,00 % vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
All'atto dell'immissione al consumo
devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Gattinara”
- colore: rosso granato con leggere sfumature aranciato;
- odore: fine, gradevole, speziato con lievi sentori di viola;
- sapore: asciutto, armonico, con caratteristico fondo amarognolo.
“Gattinara” riserva
- colore: rosso granato tendente all'aranciato;
- odore: fine che ricorda quello della viola, specie se molto invecchiato;
- sapore: asciutto, armonico, con caratteristico fondo amarognolo.
Si accompagna ad arrosti di carni rosse, grigliate, a selvaggina da pelo, a formaggi duri, pollame comune e nobile. Temperatura di degustazione, 18°-20°C, stappando qualche ora prima di servire.