Riconoscimento DOCG: 2011
La zona di produzione dei vini "Montello Rosso” o "Montello" comprende l'intero territorio dei comuni di Castelcucco, Cornuda e Monfumo e parte del territorio dei comuni di Asolo, Borso del Grappa, Caerano S. Marco, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Maser, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Pederobba, Possagno, S. Zenone degli Ezzelini e Volpago del Montello, tutti situati in provincia di Treviso. (Disciplinare di produzione).
Scorcio dei Colli Asolani (foto www.qualitytime.it)
Vitigni: Cabernet Sauvignon dal 40% al 70%, Merlot e/o Cabernet Franc e/o Carmenère dal 30% al 60%. Possono concorrere fino ad un massimo del 15% anche le uve dei vitigni a bacca rossa, esclusi i vitigni aromatici, purché idonei e coltivati nella provincia di Treviso.
Due le tipologie, “Montello Rosso” e “Montello Rosso Superiore”, l'affinamento, che decorre dal primo novembre dell’anno di produzione delle uve, è di almeno 18 mesi (9 mesi in botti di rovere e 9 in bottiglia) per la prima tipologia e di almeno 24 mesi (12 mesi in botti di rovere e 6 mesi in bottiglia) per l’altra.
All'atto dell'immissione al consumo devono
rispondere alle seguenti caratteristiche:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol e 13,00%
vol. per la versione superiore;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 24,0 g/l e 26,0 g/l per la versione
superiore.
All'atto dell'immissione al consumo devono
rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento;
- odore: intenso, caratteristico, gradevole, tendente all'etereo se
invecchiato;
- sapore: secco sapido, robusto, lievemente, speziato armonico;
In relazione alla conservazione in recipienti di legno, il sapore e
l'odore dei vini possono avere sentore di legno.
L’abbinamento migliore per questo vino è la carne rossa, in particolare anche arrosti di cacciagione e selvaggina, i formaggi di media stagionatura e piccanti, ma anche i piatti tipicamente veneti come la classica “Pasta e fasoi”.