La zona di produzione della denominazione di origine controllata e garantita “Recioto della
Valpolicella” comprende in tutto o in parte i territori dei Comuni di: Marano, Fumane, Negrar, S.
Ambrogio, S. Pietro in Cariano, Dolcè, Verona, S. Martino Buon Albergo, Lavagno, Mezzane,
Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna, Grezzana, Pescantina, Cerro Veronese,
S. Mauro di Saline e Montecchia di Crosara.
Il Recioto è il fulcro della storia e della tradizione della Valpolicella. Come l’Amarone è un vino di grande struttura e buona alcolicità, con residui zuccherini tali da renderlo dolce o amabile.
L’appassimento delle uve che generalmente è condotto in locali (fruttai) ubicati in collina per le migliori condizioni metereologiche, si protrae dopo la vendemmia per un periodo variabile dai 100 ai 120 giorni: l’effetto più appariscente si manifesta con l’essiccamento dell’uva e il conseguente aumento del contenuto zuccherino e degli estratti.
(Disciplinare di produzione)
Recioto della Valpolicella DOCG (www.consorziovalpolicella.it)
Grappolo di Garganega (foto http://isolafelice.forumcommunity.net)
I vini della denominazione di origine controllata e garantita “Recioto della Valpolicella” devono
essere ottenuti dalle uve prodotte dai vigneti aventi, in ambito aziendale, la seguente composizione
ampelografica:
- Corvina Veronese (Cruina o Corvina) dal 45% al 95 %; è tuttavia ammesso in tale ambito la
presenza del Corvinone nella misura massima del 50%, in sostituzione di una pari percentuale di
Corvina;
- Rondinella dal 5 % al 30 % .
Possono concorrere alla produzione di detti vini, fino ad un massimo del 25% totale le uve
provenienti dai vitigni:
- a bacca rossa non aromatici, ammessi alla coltivazione per la provincia di Verona di cui al
Registro nazionale delle varietà di viti approvato con DM 7 maggio 2004 (GU n. 242 del 14 ottobre
2004) e successivi aggiornamenti (allegato 1), nella misura massima del 15%, con un limite
massimo del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato;
- classificati autoctoni italiani ai sensi della legge n. 82/06, art. 2, a bacca rossa, ammessi alla
coltivazione per la Provincia di Verona di cui al Registro nazionale delle varietà di viti approvato
con DM 7 maggio 2004 (GU n. 242 del 14 ottobre 2004) e successivi aggiornamenti (allegato 1),
per il rimanente quantitativo del 10% totale.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Recioto della Valpolicella”, anche con
i riferimenti “classico” e “Valpantena”, all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle
seguenti caratteristiche:
- titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 12,00% vol con un residuo alcolometrico
volumico potenziale minimo di 2,80% vol;
- acidità totale minima: 5,0 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 28,0 g/l.
Il vino a denominazione d’origine controllata e garantita “Recioto della Valpolicella” spumante,
anche con il riferimento “Valpantena”, all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle
seguenti caratteristiche:
- titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 12,00% vol con un residuo alcolometrico
volumico potenziale minimo di 2.80% vol;
- acidità totale minima: 5,0 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 28,0 g/l.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Recioto della Valpolicella”, anche con
i riferimenti “classico” e “Valpantena”, all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle
seguenti caratteristiche:
- colore: rosso carico, talvolta con riflessi violacei eventualmente tendente al granato con
l’invecchiamento;
- odore: caratteristico, accentuato;
- sapore: pieno, vellutato, caldo, delicato, dolce.
Il vino a denominazione d’origine controllata e garantita “Recioto della Valpolicella” spumante,
anche con il riferimento “Valpantena”, all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle
seguenti caratteristiche :
- spuma: fine, persistente;
- colore: rosso carico talvolta con riflessi violacei;
- odore: caratteristico, accentuato, intenso;
- sapore: delicato, pieno, caldo, dolce.
È ideale a fine pasto, in abbinamento a dolci al cioccolato, ma anche a pasticceria secca. Va servito a 12°C.