Le radici della viticoltura e dell’enologia sono parte integrante del territorio, della cultura, della storia e delle tradizioni locali di Montepulciano. Assieme al Vino Nobile, e storicamente ancora prima di esso, il comprensorio era ben noto per la produzione di un vino giovane da pasto.
Nel secolo scorso la produzione di vini rossi si è orientata verso vie diverse e complementari, in grado di esaltare le potenzialità del territorio sia con la produzione di un vino a lunga maturazione in legno, ricco di alcol e struttura, sia con l’ottenimento di un vino più giovane, fruttato e leggero, in grado di preservare l’integrità dei profumi primari e rappresentato dal “Rosso di Montepulciano”.
Il vino Rosso di Montepulciano ha ottenuto la DOC con D.P.R. 21 dicembre 1988.
La zona di produzione delle uve ricade nel territorio amministrativo del comune di Montepulciano, in provincia di Siena.
Grappoli di Prugnolo gentile (www.consorziovinonobile.it)
Base ampelografica
Il vino a denominazione di origine controllata "Rosso di Montepulciano" deve essere ottenuto dalla seguente composizione ampelografica:
Sangiovese (denominato a Montepulciano Prugnolo gentile): minimo 70%.
Possono inoltre concorrere, fino ad un massimo del 30%, vitigni complementari idonei alla coltivazione nella Regione Toscana.
I vini a denominazione di origine controllata «Rosso di Montepulciano» all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 21.0 g/l.
I vini a denominazione di origine controllata «Rosso di Montepulciano» all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: rosso rubino
- odore: intensamente vinoso;
- sapore: asciutto, persistente leggermente tannico;
Si abbina con carni rosse, polpettoni e involtini in umido. Temperatura di servizio 16-18°C.