La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti a essere designati con
l’indicazione geografica tipica “Costa Toscana” corrisponde all’intero territorio amministrativo dei
comuni appresso indicati:
- Provincia di Massa Carrara:
Fosdinovo, Carrara, Massa, Montignoso, Aulla, Podenzana, Mulazzo, Pontremoli, Bagnone,
Villafranca in Lunigiana, Licciana Nardi, Fivizzano e Filattiera
- Provincia di Lucca:
Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio, Capannori, Lucca, Massarosa, Montecarlo,
Altopascio, Porcari, Seravezza, Villa Basilica, Pescaglia, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano,
Coreglia Antelminelli, Gallicano, Barga, Fosciandora, Molazzana e Stazzema.
- Provincia di Pisa:
Vecchiano, San Giuliano, Pisa, Fauglia, Crespina, Lari, Lorenzana, Casciana Terme, Terricciola,
Orciano Pisano, Santa Luce, Chianni, Castellina Marittima, Riparbella, Montescudaio, Guardistallo,
Casale Marittimo, Capannoli, Palaia, Peccioli, Laiatico, Montecatini Val di Cecina, Monteverdi
Marittimo, Calcinaia, Ponsacco, Pontedera, Cascina.
- Provincia di Livorno:
Comuni costituenti l’intero territorio provinciale.
- Provincia di Grosseto:
Follonica, Monterotondo Marittimo, Massa Marittima, Scarlino, Gavorrano, Castiglione della
Pescaia, Grosseto, Campagnatico, Scansano, Magliano in Toscana, Orbetello, Capalbio, Monte
Argentario, Manciano, Isola del Giglio, Roccastrada, Semproniano, Sorano, Pitigliano, Civitella
Paganico, Cinigiano, Roccalbegna, Castel del Piano.
La Indicazione Geografica Tipica “Costa Toscana” nasce dall’esigenza dei produttori afferenti alla
zona della Costa Toscana – ovvero di quel territorio che per varie motivazioni ha un rapporto col
litorale tirrenico della Regione - di diversificare e caratterizzare la loro produzione vitivinicola
rispetto a quella della già presente Indicazione Geografica Tipica “Toscana”. Il percorso storico che
ha portato alla nascita della Indicazione Geografica “Costa Toscana” è quindi coincidente, fino agli
avvenimenti più recenti, alla nascita di quello della I.G.P. “Toscana”, e trae le proprie origini dal
vino così denominato fino dal secolo XVIIIo, come testimoniano le pubblicazioni dell’epoca, fra le
altre “l’Oenologia Toscana” di Cosimo Villafranchi dell’anno 1773.
L’evoluzione della classificazione vinicola che ebbe origini applicative con la legge del 1963, fissò
con il termine “Denominazione di Origine Semplice” la categoria di vini che la successiva
normativa comunitaria indicò prima come “Vino Tipico” e quindi come “Indicazione Geografica
Tipica”. Tale categoria, che venne recepita dalla legge nazionale 164/1992 ha permesso a
moltissimi vini di qualità di diversificarsi attraverso la rivendicazione dell’origine e
l’assoggettamento ad un disciplinare in cui, oltre alla identificazione del territorio, sono stabilite
alcune particolari condizioni produttive.
Fu così che ebbe origine l’Indicazione Geografica Tipica “Toscana”, la cui disciplina di produzione
tiene conto della condizione che la Regione presenta sotto il profilo geo-pedologico e climatico,
riscontrandosi l’omogeneità nelle tecniche di coltivazione e di vinificazione, nonché nelle varietà
tradizionali di vite allevate.
Tuttavia nel frattempo anche tali condizioni sono andate diversificandosi da zona a zona, sia per
quanto riguarda le tecniche di allevamento, sia per l’introduzione a coltura di vitigni
precedentemente sottoposti a sperimentazione.
Poiché la produzione della zona della “Costa Toscana” andava sempre più delineandosi con
caratteristiche produttive peculiari, fu sentita dal settore vitivinicolo la necessità di conferire alla
produzione una denominazione che rispecchiasse con maggior corrispondenza rispetto all’I.G.T.
“Toscana” le caratteristiche proprie dell’ambiente rispetto a quello più ampio e più vario del
territorio regionale. Da questa convinzione ha preso l’avvio una notevole attività imprenditoriale,
accompagnata da investimenti rivolti a realizzare un programma che concorra all’incremento del
valore fondiario del territorio e sia strumento efficace allo sviluppo economico e sociale dello
stesso.
Qualità e caratteristiche dei vini di cui al presente disciplinare sono confermate dai parametri
analitici dei vini, che presentano, dal punto di vista analitico ed organolettico, caratteristiche con
andamento positivo superiore ai minimi precauzionali previsti dal disciplinare in vigore, e
permettono una chiara individuazione e tipicizzazione legata all’ambiente geografico.
La reputazione moderna dei vini “IGT Costa Toscana” è iniziata solo recentemente, con il
riconoscimento, nel 2010, della indicazione geografica.
I vini di famose aziende che ricadono nel territorio ottengono ed hanno ottenuto nel tempo una
enorme messe di riconoscimenti nelle Guide Vini del Gambero Rosso (3 bicchieri), L’Espresso,
Veronelli, Duemilavini, o i riconoscimenti nei tasting periodici delle riviste Wine Spectator, Wine
Advocate, Wine Enthusiast, Decanter Magazine, e numerose altre; questo consente di capire che la
reputazione delle aziende ricadenti nel territorio della Indicazione Geografica Tipica “Costa
Toscana” è a livelli di assoluta eccellenza ed ha carattere internazionale.
Costa Toscana Igt (foto www.entroterraturismo.com)
Ampelografia
I vini a indicazione geografica tipica “Costa Toscana”,
devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, in ambito aziendale, dai vitigni
idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
L'indicazione geografica tipica “Costa Toscana” con la specificazione varietale,
e' riservata ai vini ottenuti, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, da
uve provenienti da vigneti composti, in ambito aziendale, dai corrispondenti vitigni idonei alla
coltivazione nella regione Toscana.
I vini a indicazione geografica tipica “Costa Toscana” all’atto dell’immissione al consumo devono presentare le seguenti caratteristiche:
ROSSO, ROSSO ABBOCCATO, DOLCE:
Titolo alcolometrico volumico totale: minimo 12,00 % vol.
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
NOVELLO:
Titolo alcolometrico volumico totale: minimo 11,00 % vol.
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
ROSATO, ROSATO FRIZZANTE:
Titolo alcolometrico volumico totale: minimo 11,00 % vol.
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
BIANCO, BIANCO FRIZZANTE, ABBOCCATO, DOLCE:
Titolo alcolometrico volumico totale: minimo 11,50% vol.
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.
VENDEMMIA TARDIVA (da uve stramature) BIANCO:
Titolo alcolometrico volumico totale: minimo 15,00% vol, effettivo svolto minimo 12,00% vol.
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
VENDEMMIA TARDIVA (da uve stramature) ROSSO:
Titolo alcolometrico volumico totale: minimo 15,00% vol, effettivo svolto minimo 12,00% vol.
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
PASSITO (da uve appassite) BIANCO:
Titolo alcolometrico volumico totale: minimo 16,00% vol, effettivo svolto minimo 9,00% vol.
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
PASSITO (da uve appassite) ROSSO:
Titolo alcolometrico volumico totale: minimo 16,00% vol, effettivo svolto minimo 9,00% vol.
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
Per le tipologie abboccato e dolce: alcool non svolto nei limiti di legge.
I vini a indicazione geografica tipica “Costa Toscana” all’atto dell’immissione al consumo devono presentare le seguenti caratteristiche:
ROSSO, ROSSO ABBOCCATO, DOLCE:
Colore: rosso intenso con riflessi violacei.
Odore: gradevole, fine, di frutta a bacca rossa.
Sapore: armonico, strutturato, con tannini eleganti e composti.
NOVELLO:
Colore: rosso rubino con tonalità violacee.
Odore: vinoso, fruttato, con sentori di banana e frutta esotica.
Sapore: asciutto, sapido, con tannini appena accennati.
ROSATO, ROSATO FRIZZANTE:
Colore: rosa più o meno intenso.
Odore: fine ed elegante, con aromi floreali.
Sapore: delicato, tipico delle zone a grande maturazione.
BIANCO, BIANCO FRIZZANTE, ABBOCCATO, DOLCE:
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: fine, elegante, di frutta matura tipico di una grande maturazione.
Sapore: delicato, tipico, molto morbido.
VENDEMMIA TARDIVA (da uve stramature) BIANCO:
Colore: giallo paglierino con tendenza al dorato.
Odore: leggermente aromatico, caratteristico, delicato.
Sapore: fruttato, morbido, con elegante dolcezza.
VENDEMMIA TARDIVA (da uve stramature) ROSSO:
Colore: rosso rubino piuttosto carico, con riflessi violacei.
Odore: fruttato, intenso, armonioso.
Sapore: fruttato, morbido, amabile o dolce.
PASSITO (da uve appassite) BIANCO:
Colore: giallo dorato con tendenza all’ambrato per i prodotti invecchiati.
Odore: intenso, armonico, con sentore di agrumi canditi.
Sapore: fruttato, caldo, gradevolmente amabile o dolce.
PASSITO (da uve appassite) ROSSO:
Colore: roso rubino carico, talvolta con riflessi violacei e tendenti al granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso, caratteristico, gradevole.
Sapore: di frutto fresco, morbido, vellutato, armonico, amabile o dolce.
I vini a indicazione geografica tipica «Costa Toscana» con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Gli abbinamenti e le temperature di servizio variano a seconda della tipologia di vino.