Vengono chiamati Brusti nella Val di Non (TN) e Baldonazzi nella zona di Trento.
Insaccati in budella di vario calibro, di colore marrone, di consistenza morbida, cremosa e con un gradevolissimo profumo di spezie, da consumarsi crudi, o cotti alla brace.
Sono composti con il sangue del maiale, alle volte mescolato con quello di vitello, al quale viene aggiunta farina bianca, sale, pepe, latte, spezie, alle volte, noci tagliuzzate e un po' di grasso. Si serve bollito o con polenta.
Brusti o Baldonazzi (foto http://cucina.corriere.it)
Salume tipico del Centro Italia, il cui nome sembra derivi dalla parola tedesca würst, salsiccia.
Per ottenerlo, le cotenne e tutte le parti della testa del suino vengono cotte e macinate grossolanamente: si aggiungono poi lardelli di grasso soffritti e portati a mezza cottura e, per ogni dieci chilogrammi di questo impasto, duecento grammi di sangue di maiale filtrato. Si condisce con aromi, quali buccia di limone, pepe, prezzemolo e aglio.
La versione senese prevede anche l'aggiunta di una sultanina e pinoli; inoltre la percentuale di sangue utilizzata è più elevata. L'impasto si insacca ancora caldo nello stomaco del suino, si cuce con filo, si cuoce e si consuma subito. Viene prodotto da dicembre a fine marzo e la sua domanda è in continua ascesa.
Buristo (foto www.kucinare.it)
Buristo (foto www.agraria.org)
Buristo (foto www.agraria.org)