La zona di produzione dei vini a denominazione di origine controllata «Corti Benedettine del Padovano» comprende in toto i territori dei comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, Arzergrande, Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Brugine, Candiana, Cartura, Casalserugo, Conselve, Due Carrare, Legnaro, Maserà di Padova, Pernumia, Piove di Sacco, Polverara, Ponte S. Nicolò, Pontelongo, S. Angelo di Piove di Sacco, S. Pietro Viminario, Terrassa Padovana e Tribano e in parte i comuni di Albignasego, Battaglia Terme, Codevigo, Correzzola, Monselice e Pozzonovo in provincia di Padova, nonché parte dei comuni di Cona e Cavarzere in provincia di Venezia.
Le prime tradizioni storiche dei vini delle “Corti Benedettine del Padovano” risalgono alla leggenda
che vuole l’eroe troiano Antenore, fondatore di Padova, come primo coltivatore di una “magica
pianta”, gelosamente portata dalle antiche terre dell’Asia.
Nel XII° secolo, il Vescovo di Padova assegnò le prime proprietà agricole ai monaci benedettini,
perché avessero di che vivere in cambio della cura ai pellegrini che visitavano il luogo del martirio
di Santa Giustina (Padova). In un territorio abbandonato, ricoperto di boschi e/o invaso dalle paludi,
sottoposto alle esondazioni dei fiumi Adige, Brenta e Bacchiglione, tali proprietà crebbero nei
secoli attraverso donazioni, acquisti e permute fino a diventare delle Corti Benedettine, centro
religioso, amministrativo, economico e sociale di estese proprietà che, sotto la guida dei monaci,
provvedevano alla gestione e sviluppo del territorio.
Il vino, ottenuto in abbondanza dai vigneti delle Corti, divenne uno dei principali prodotti di
scambio con le città di Padova e di Venezia: quest’ultima ne fece ampio commercio in tutti i porti
del Mediterraneo, tanto che il vino diventò la merce più preziosa, ricoprendo per molti secoli il
ruolo di prodotto insostituibile.
Il legame della DOC “Corti Benedettine del Padovano” con il suo territorio è testimoniato dal Logo
della denominazione che rappresenta lo stemma di Santa Giustina e della sua Basilica, che si ritrova
scolpito anche sui fabbricati rurali delle numerose Corti Benedettine.
Questa secolare esperienza rivive oggi nei vigneti e nelle cantine del padovano dove, accanto a
vitigni storici e autoctoni come il Raboso Piave, il Refosco dal Peduncolo Rosso, il Tai (Tocai
friulano), i Moscati, si coltivano quelli internazionali che qui hanno trovato ottime condizioni di
clima e di terreno. La fama dei prodotti è ulteriormente aumentata a seguito del riconoscimento nel
2004 della Denominazione di Origine Controllata “Corti Benedettine del Padovano” (G.U. n. 152
del 1/7/2004), ottenendo successi sia in ambito nazionale (Mostra nazionale dei Vini di
Pramaggiore, Selezione Nazionale Vini da Pesce Ancona) che in ambito internazionale (Los
Angeles International Wine & Spirits Competition).
La professionalità tramandata e migliorata nei secoli dai mezzadri al servizio delle Corti
Benedettine e dai monaci, ha permesso di sottrarre all’acqua i terreni e bonificarli; questi venivano
poi nel tempo modellati formando la cosiddetta “baulatura” per permettere lo sgrondo delle acque
piovane e dare un orientamento dei filari di vigna possibilmente nord-sud al fine di favorirne la
maggiore esposizione solare ai grappoli, nonché per aver una minor resistenza ai venti.
L’esperienza dei produttori ha permesso la selezione le varietà più adatte da coltivare in base al tipo
di terreno e alla destinazione che avrà il vino ottenuto; per questo il Raboso Piave viene coltivato in
terreni argillosi mentre i bianchi sono destinati a terreni tendenzialmente sabbiosi. L’abilità e la
conoscenza pratica dei viticoltori emerge anche in cantina, nella capacità di affinare tecniche di
vinificazione che variano in funzione delle uve e del vino che si vuole ottenere. Scaturiscono così i
vini bianchi fermi o frizzanti o ancora rossi corposi invecchiati in botti di rovere.
Corti Benedettine del Padovano Doc
Base ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata «Corti Benedettine del Padovano» con uno dei
seguenti riferimenti Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay, Sauvignon, Tai, Merlot, Cabernet (da
Cabernet franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Carmenère), Cabernet Sauvignon, Raboso (da Raboso
Piave e/o Raboso veronese) e Refosco d.p.r., devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti
coltivati, in àmbito aziendale, con i corrispondenti vitigni per almeno l'85%. Possono concorrere,
fino a un massimo del 15%, le uve di altri vitigni di colore analogo, non aromatiche, ammessi alla
coltivazione per le province di Padova e Venezia.
I vigneti delle varietà Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Carmenère, Raboso Piave e Raboso
veronese devono essere registrati allo schedario viticolo distinti per ciascuna varietà.
Il vino a denominazione di origine controllata «Corti Benedettine del Padovano», seguito dalla
specificazione «bianco», è ottenuto dalle uve, dai mosti e dai vini, delle seguenti varietà,
provenienti dai vigneti di un unico ambito aziendale, nella seguente composizione:
Tocai friulano per almeno il 50%, altre varietà a bacca bianca, congiuntamente o disgiuntamente,
non aromatiche, elencate al precedente comma 1, fino ad un massimo del 50%.
Il vino a denominazione di origine controllata «Corti Benedettine del Padovano», seguito o meno
dalla specificazione «Rosso», è ottenuto dalle uve, dai mosti e dai vini, delle seguenti varietà,
provenienti dai vigneti di un unico ambito aziendale, nella seguente composizione:
Merlot dal 60 al 70%, Raboso Piave e/o Veronese in misura non inferiore al 10%, altre varietà a
bacca rossa, congiuntamente o disgiuntamente, non aromatiche,
fino ad un massimo del 30%.
Il vino a denominazione di origine controllata «Corti Benedettine del Padovano» Moscato spumante
o spumante è ottenuto da uve provenienti da vigneti coltivati, in ambito aziendale, con il vitigno
Moscato giallo per almeno il 95%, per la rimanente parte possono concorre le uve a bacca bianca,
ammessi alla coltivazione per le province nel cui territorio ricade il vigneto in misura non superiore
al 5% del totale delle viti idonee alla produzione, come risulta nello Schedario viticolo Veneto.
Il vino a denominazione di origine controllata «Corti Benedettine del Padovano» Passito è ottenuto
dalle uve, dai mosti e dai vini, delle seguenti varietà, provenienti dai vigneti di un unico ambito
aziendale, nella seguente composizione:
Moscato Giallo non meno del 70%; altre varietà a bacca bianca sopra menzionate, congiuntamente o disgiuntamente,
fino a un massimo del 30%.
I vini a denominazione di origine controllata «Corti Benedettine del Padovano» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
«Corti Benedettine del Padovano» bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 18,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 17,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» Tai:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 15,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» Pinot bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 15,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» Pinot grigio:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore:15,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» Chardonnay:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 15,0 g/l.
È prevista la tipologia spumante nel tipo «extra brut», «brut», «extra dry», «dry» o «demi-sec»,
aventi un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 11,50% vol.
È prevista la tipologia frizzante nel tipo da secco ad amabile avente un titolo alcolometrico
volumico totale minimo di 10,50% vol.
«Corti Benedettine del Padovano» Sauvignon:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 15,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» spumante moscato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 di cui titolo alcolometrico svolto minimo 6%
vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore: 15,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» Merlot:
colore: rosso rubino piuttosto intenso da giovane, tendente al granato se invecchiato;
odore: intenso, fruttato, caratteristico;
sapore: asciutto, morbido, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 20,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» Cabernet:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol - 12,50% vol per la versione «riserva»;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 20,0 g/l e 23 gr/l per la versione «riserva».
«Corti Benedettine del Padovano» Cabernet Sauvignon:
titolo alcolometrico volumico minimo: 11,50% vol. 2,50% vol per versione «riserva»;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 21 g/l e 24 g/l per la versione «riserva».
«Corti Benedettine del Padovano» Raboso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol - 12,50 per la versione «riserva»;
acidità totale minima: 6,0 g/l;
estratto non riduttore: 22,0 g/l, e 25,0 gr/l per la versione «riserva».
«Corti Benedettine del Padovano» Refosco dal penducolo rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol e 12,50 per la versione «riserva»;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore: 20,0 g/l e 24,0 gr/l per la versione «riserva».
«Corti Benedettine del Padovano» Novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore: 17,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» Raboso passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore: 25,0 g/l.
«Corti Benedettine del Padovano» passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00% vol di cui almeno 11,00% vol effettivo;
acidità totale minima: 5,5 g/l;
estratto non riduttore: 21,0 g/l.
È in facoltà del Ministero politiche agricole alimentari e forestali modificare i limiti dell'acidità totale e dell'estratto non riduttore con proprio decreto.
I vini a denominazione di origine controllata «Corti Benedettine del Padovano» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
«Corti Benedettine del Padovano» bianco:
colore: giallo paglierino;
odore: dal profumo caratteristico;
sapore: asciutto, sapido, fine, vellutato.
«Corti Benedettine del Padovano» rosso:
colore: rosso rubino da giovane, tendente al granato con l'invecchiamento;
odore: intenso, con profumo caratteristico;
sapore: asciutto, intenso, vellutato, armonico.
«Corti Benedettine del Padovano» rosato:
colore: rosato tendente al rubino;
odore: piacevolmente vinoso;
sapore: asciutto ed armonico.
«Corti Benedettine del Padovano» Tai:
colore: giallo paglierino più o meno intenso, talvolta tendente al verdognolo;
odore: dal profumo caratteristico;
sapore: asciutto, fresco, armonico.
«Corti Benedettine del Padovano» Pinot bianco:
colore: paglierino chiaro;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: secco, armonico.
«Corti Benedettine del Padovano» Pinot grigio:
colore: giallo paglierino talvolta con riflessi ramati;
odore: delicato, intenso, caratteristico;
sapore: intenso, pieno, armonico, caratteristico.
«Corti Benedettine del Padovano» Chardonnay:
colore: paglierino;
odore: fine, delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, vellutato.
«Corti Benedettine del Padovano» Sauvignon:
colore: paglierino;
odore: caratteristico;
sapore: fresco, asciutto, armonico, caratteristico.
«Corti Benedettine del Padovano» spumante moscato:
spuma: sottile con grana fine e persistente;
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: aromatico intenso caratteristico, fragrante;
sapore: dolce, aromatico caratteristico.
«Corti Benedettine del Padovano» Merlot:
colore: rosso rubino piuttosto intenso da giovane, tendente al granato se invecchiato;
odore: intenso, fruttato, caratteristico;
sapore: asciutto, morbido, armonico.
«Corti Benedettine del Padovano» Cabernet:
colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento;
odore: vinoso, caratteristico e persistente;
sapore: asciutto, pieno di corpo, austero e vellutato se invecchiato.
«Corti Benedettine del Padovano» Cabernet Sauvignon:
colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento;
odore: caratteristico e persistente;
sapore: asciutto, pieno di corpo, austero e vellutato se invecchiato.
«Corti Benedettine del Padovano» Raboso:
colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento;
odore: marcato, tipico, con profumi di marasca e di violetta con il prolungato invecchiamento;
sapore: secco, austero, sapido, piacevolmente acidulo.
«Corti Benedettine del Padovano» Refosco dal penducolo rosso:
colore: rosso rubino, tendente al granato se invecchiato;
odore: caratteristico;
sapore: asciutto, di corpo.
«Corti Benedettine del Padovano» Novello:
colore: rosso rubino;
odore: fragrante, fine, caratteristico;
sapore: asciutto, talvolta abboccato, armonico e vellutato.
«Corti Benedettine del Padovano» Raboso passito:
colore: rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento;
odore: caratteristico;
sapore: da secco ad amabile, vellutato.
«Corti Benedettine del Padovano» passito:
colore: da giallo paglierino intenso a giallo dorato;
odore: caratteristico di passito, aromatico, fine;
sapore: amabile o dolce, armonico.
In relazione all'eventuale conservazione dei vini in recipienti di legno, il sapore può rivelare un sentore di legno.
Variano a seconda della tipologia di vino.