La zona di produzione dei vini a denominazione di origine controllata «Arcole» comprende:
- provincia di Verona: l’intero territorio amministrativo dei comuni di: Arcole, Cologna Veneta,
Albaredo d’Adige, Zimella, Veronella, Zevio, Belfiore d’Adige, e, parzialmente, il territorio
amministrativo dei comuni di Caldiero, San Bonifacio, Soave, Colognola ai Colli, Monteforte,
Lavagno, Pressana, Vago e San Martino Buon Albergo;
- provincia di Vicenza: gli interi territori amministrativi dei comuni di Lonigo, Sarego, Alonte,
Orgiano, Sossano e Rovereto di Guà.
La Doc Arcole prende il nome da uno dei Comuni che ricadono nell’ambito della Denominazione.
Il Comune di Arcole, infatti, sia per la localizzazione geografica al centro del comprensorio, sia per
lo specifico interesse produttivo che per l’importante bagaglio storico legato alle campagne
napoleoniche che tanto hanno segnato la vita e la storia di questa zona, è il punto di riferimento di
tutto il comprensorio. Uno dei simboli più significativi è il ponte sul torrente Alpone e l’obelisco
commemorativo del confronto tra gli eserciti francesi e austriaci tra il 15 e il 17 novembre 1796.
Oggi questo ponte può essere ritenuto il simbolo dell’Arcole Doc perché esprime la tradizione e
l’intimo orgoglio di questa terra.
Qui la diffusione della vite ha certamente più di 2000 anni , grazie anche alle due vie di
comunicazione che rendevano appetibile l’area alla colonizzazione romana: l’Adige (via fluviale) e
la Porcilana (via stradale), ma avrà nel Medioevo nuovo vigore. La possibilità del trasporto del vino
proveniente dalle zone attorno ad Arcole, contribuiva ad espandere ovunque la coltura della vite.
Tutta la zona dell’Arcole veniva indicata con il toponimo di Fiumenovo, che si identifica con gran
parte della piattaforma alluvionale dove un tempo erano diffusi boschi e sterpaglie insieme a
laghetti. Negli inventari delle proprietà e nei singoli documenti di donazione, di affitto e di
compravendita, sono immancabili i riferimenti al vino e alla sua produzione sviluppata dalla rete di
abbazie quali San Pietro di Villanova e Lepia.
Le viti furono tenute in grande considerazione anche dalla Repubblica di Venezia. Il Colognese,
compreso nella zona dell’Arcole, è stato, per la Repubblica Veneziana, una terra prediletta molto
legata alla città lagunare, forniva in abbondanza vino, granaglie e canapa, di cui i veneziani non
potevano fare a meno.
La DOC Arcole viene riconosciuta nel 2000.
Arcole Doc (foto www.arcoledoc.com)
Base ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata «Arcole» con uno dei seguenti riferimenti Garganega,
Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay (anche in versione frizzante), Sauvignon, Merlot, Cabernet
Sauvignon, Carmenère e Cabernet (da Cabernet franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Carmenère)
devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti coltivati, in ambito aziendale, con i
corrispondenti vitigni per almeno l’85%. Possono concorrere, fino a un massimo del 15%, le uve di
altri vitigni di colore analogo, non aromatiche, rispettivamente idonei alla coltivazione per le
province di Vicenza e Verona.
I vigneti della varietà Cabernet franc devono essere iscritti in un albo distinto.
Il vino a denominazione di origine controllata «Arcole» bianco (anche nelle versioni passito,
frizzante e spumante) è ottenuto dalle uve, dai mosti e dai vini, delle seguenti varietà, provenienti
dai vigneti di un unico ambito aziendale, nella
seguente composizione:
Garganega per almeno il 50%, altre varietà a bacca bianca, non aromatiche, congiuntamente o
disgiuntamente, elencate al precedente comma 1, fino a un massimo del 50%.
Il vino a denominazione di origine controllata «Arcole» rosso (anche nelle versioni frizzante,
novello), «Arcole» rosato (anche nelle versioni frizzante e novello) e «Arcole» nero, è ottenuto
dalle uve, dai mosti e dai vini, delle seguenti varietà, provenienti dai vigneti di un unico ambito
aziendale, nella seguente composizione:
Merlot per almeno il 50%, altre varietà a bacca nera, non aromatiche, congiuntamente o
disgiuntamente, elencate al precedente comma 1, fino a un massimo del 50%.
I vini a denominazione di origine controllata «Arcole» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
«Arcole» Pinot Bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11% vol;
acidità totale minima:5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 16 g\l.
«Arcole» Chardonnay:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11% vol;
acidità totale minima: 5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 16 g\l.
«Arcole» Chardonnay Frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5% vol;
acidità totale minima: 5,5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
«Arcole» Pinot Grigio:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11% vol;
acidità totale minima: 5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
«Arcole» Garganega:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5% vol;
acidità totale minima: 5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 16 g\l.
«Arcole» Merlot:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,5% vol e 12% vol nella versione riserva;
acidità totale minima: 4,5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 18 g\l e 22 g\l nella versione riserva.
«Arcole» Cabernet Sauvignon:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,5% vol e 12% vol nella versione riserva;
acidità totale minima: 4,5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 20 g\l e 22 g\l nella versione riserva.
«Arcole» Cabernet:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,5% vol. e 12% vol nella versione riserva;
acidità totale minima: 4,5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 20 g\l e 22 g\l nella versione riserva.
«Arcole» Carmenère:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol e 12,00% vol nella versione riserva;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l e 22,0 g/l nella versione riserva.
«Arcole» Bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5% vol;
acidità totale minima: 4,5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.
«Arcole» Bianco spumante o Arcole spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11% vol;
acidità totale minima: 4,5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g\l.
«Arcole» Rosso:
acidità totale minima: 4,5 g\l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g\l e 22,0 g/l nella versione riserva.
«Arcole» Rosso Frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo:11,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
«Arcole» Novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11 % vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
«Arcole» Sauvignon:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5, g\l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g\l.
«Arcole» Bianco Frizzante o «Arcole» Frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g\l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g\l.
«Arcole» Rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g\l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g\l.
«Arcole» Rosato Frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g\l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g\l.
«Arcole» Bianco Passito o «Arcole» Passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 24,0 g/l.
«Arcole» Garganega Vendemmia Tardiva:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
«Arcole» Nero:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 26,0 g/l.
È facoltà del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, modificare con proprio decreto i limiti dell'acidità e dell'estratto non riduttore minimo.
I vini a denominazione di origine controllata «Arcole» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
«Arcole» Pinot Bianco:
colore: giallo paglierino;
odore: fine caratteristico, tendente al fruttato;
sapore: asciutto, talvolta morbido, vellutato, armonico.
«Arcole» Chardonnay:
colore: giallo paglierino;
odore: fine caratteristico, elegante;
sapore: asciutto, talvolta morbido e fine.
«Arcole» Chardonnay Frizzante:
colore: giallo paglierino tendente a volte al verdognolo, brillante;
odore: caratteristico con profumo intenso e delicato;
sapore: di medio corpo, armonico, leggermente amarognolo.
«Arcole» Pinot Grigio:
colore: da giallo paglierino ad ambrato, talvolta con riflessi ramati;
odore: delicato, caratteristico, fruttato;
sapore: asciutto, armonico, caratteristico.
«Arcole» Garganega:
colore: giallo paglierino tendente al verdognolo;
odore: caratteristico con profumo intenso e delicato;
sapore: asciutto, leggermente amarognolo, acidulo.
«Arcole» Merlot:
colore: rosso rubino se giovane, tendente al granato se invecchiato;
odore: piuttosto intenso, caratteristico;
sapore: asciutto, leggermente amarognolo.
«Arcole» Cabernet Sauvignon:
colore: rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento;
odore: caratteristico, con profumo più intenso se invecchiato;
sapore: asciutto, armonico, austero e vellutato se invecchiato.
«Arcole» Cabernet:
colore: rosso rubino carico, talvolta tendente al granato;
odore: gradevole, con profumo più intenso se invecchiato;
sapore: asciutto, armonico, vellutato se invecchiato.
«Arcole» Carmenère:
colore: rosso rubino carico, talvolta tendente al granato;
odore: gradevole e caratteristico, con profumo più intenso se invecchiato;
sapore: asciutto, armonico, vellutato se invecchiato.
«Arcole» Bianco:
colore: giallo paglierino a volte tendente al verdognolo;
odore: caratteristico con profumo intenso e delicato;
sapore: asciutto, di medio corpo, armonico, leggermente amarognolo.
«Arcole» Bianco spumante o Arcole spumante:
spuma: fine e persistente;
colore: giallo paglierino più o meno intenso,
odore: caratteristico, leggermente fruttato;
sapore: sapido, caratteristico, delicato, nei tipi extra brut, brut, extra dry, dry, abboccato e dolce.
«Arcole» Rosso:
colore: rosso rubino;
odore: intenso e delicato;
sapore: asciutto di medio corpo e armonico.
«Arcole» Rosso Frizzante:
colore: rosso rubino;
odore: intenso e delicato;
sapore: di medio corpo, armonico, secco o abboccato.
«Arcole» Novello:
colore: rosso rubino chiaro;
odore: intenso fruttato caratteristico con sentore di ciliegia;
sapore: asciutto, sapido, leggermente acidulo.
«Arcole» Sauvignon:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico.
«Arcole» Bianco Frizzante o «Arcole» Frizzante:
colore: giallo paglierino tendente talvolta al verdognolo brillante;
odore: caratteristico con profumo intenso e delicato;
sapore: di medio corpo, armonico, leggermente amarognolo, secco, abboccato o dolce.
«Arcole» Rosato:
colore: rosso rubino chiaro, brillante;
odore: caratteristico con profumo intenso e delicato;
sapore: di medio corpo, armonico.
«Arcole» Rosato Frizzante:
odore: caratteristico con profumo intenso e delicato;
colore: rosso rubino chiaro;
sapore: di medio corpo, armonico, secco, abboccato o dolce.
«Arcole» Bianco Passito o «Arcole» Passito:
colore: giallo dorato più o meno intenso;
odore: gradevole, intenso e fruttato;
sapore: amabile, dolce, vellutato, armonico di corpo con eventuale percezione di legno.
«Arcole» Garganega Vendemmia Tardiva:
colore: giallo paglierino intenso con possibili riflessi verdognoli e dorati;
odore: ampio, profondo e intenso;
sapore: rotondo, pieno, intenso a volte con una vena amarognola nel finale, nei prodotti maturati in
legno può presentare anche note di vaniglia.
«Arcole» Nero:
colore: rosso intenso con l'invecchiamento tendente al granato;
odore: caratteristico, accentuato, delicato;
sapore: pieno, vellutato, caldo, di buona struttura e persistenza.
I vini a denominazione di origine controllata «Arcole» di cui al presente articolo, possono essere elaborati, secondo pratiche tradizionali, anche in recipienti di legno; in tal caso possono essere caratterizzati da leggero sentore di legno.
Variano a seconda della tipologia di vino.