La zona di produzione delle uve per l'ottenimento dei mosti e vini atti ad essere designati con la indicazione geografica tipica «Conselvano» comprende tutti o in parte i territori dei comuni di: Agna, Anguillara, Arre, Bagnoli, Bovolenta, Candiana, Carrara San Giorgio, Carrara Santo Stefano, Cartura, Conselve, Monselice, Pernumia, Pozzonovo, San Pietro Viminario, Terrassa Padovana, Tribano, Pontelongo, Battaglia Terme, Stanghella e Boara Pisani, in provincia di Padova.
Il legame della IGT “Conselvano” con il suo territorio è testimoniata dalla coltivazione della vite
dall’epoca romana. Accanto a vitigni storici e autoctoni come il Raboso Piave, il Refosco dal
Peduncolo Rosso, il Tai (Tocai friulano), i Moscati, si coltivano quelli internazionali che qui hanno
trovato ottime condizioni di clima e di terreno.
La professionalità tramandata e migliorata nei secoli dai mezzadri al servizio dei grossi proprietari
terrieri e dai monaci benedettini, ha permesso di sottrarre i terreni all’acqua e bonificarli; questi
venivano poi nel tempo modellati formando la cosiddetta “baulatura” per permettere lo sgrondo
delle acque piovane e dare un orientamento dei filari di vigna possibilmente nord-sud al fine di
favorirne la maggiore esposizione solare ai grappoli, nonché per aver una minor resistenza ai venti.
L’esperienza dei produttori ha permesso di selezionare varietà più adatte al territorio in base al tipo
di terreno e alla destinazione che avrà il vino ottenuto; per questo i vitigni rossi vengono coltivati in
terreni argillosi mentre i bianchi sono destinati a terreni tendenzialmente sabbiosi. L’abilità e la
conoscenza pratica dei viticoltori emerge anche in cantina, nella capacità di affinare tecniche di
vinificazione che variano in funzione delle uve e del vino che si vuole ottenere.
L’indicazione geografica “Conselvano”, è stata sistematicamente utilizzata dai produttori
vitivinicoli a partire dal 1977.
Vigneto di Raboso Piave (foto www.cesconitalo.it)
La indicazione geografica tipica «Conselvano», è riservata ai seguenti vini:
- bianchi, anche nelle tipologie frizzante;
- rossi, anche nelle tipologie frizzante e novello;
- rosati, anche nella tipologia frizzante.
I vini ad indicazione geografica tipica «Conselvano» bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti
da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, da uno o più vitigni ammessi alla
coltivazione per le province di Padova.
La indicazione geografica tipica «Conselvano» con la specificazione di uno dei seguenti
vitigni, o del relativo sinonimo il cui uso in etichetta è consentito dalla vigente normativa
comunitaria e nazionale: Chardonnay, I.M. 6.0.13, Malvasia (da Malvasia istriana), Moscato
bianco, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling renano, Riesling italico, Sauvignon, Tai (da Tocai
friulano), Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Marzemino, Merlot, Raboso (da Raboso Piave e/o
Raboso Veronese), Refosco dal peduncolo rosso, Carmenére, Syrah, Marzemina bianca, Petit
Verdot, Manzoni rosa e Manzoni moscato è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti
composti, nell'ambito aziendale, per almeno l'85% dai corrispondenti vitigni.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra
indicati, le uve dei vitigni ammessi alla coltivazione per la provincia di Padova fino ad un massimo
del 15%.
Nella preparazione del vino Cabernet possono concorrere, disgiuntamente o
congiuntamente, le uve dei vitigni Cabernet franc, Cabernet sauvignon e Carmenére.
I vini ad indicazione geografica tipica «Conselvano» possono utilizzare la specificazione
del nome di due vitigni idonei alla coltivazione per l’area amministrativa sopra indicata.
I vini ad indicazione geografica tipica «Conselvano» con la specificazione di uno o due dei
vitigni di cui al presente articolo, possono essere prodotti anche nella tipologia frizzante; i soli vini
derivanti da vitigni a bacca rossa possono essere prodotti anche nella tipologia novello.
I vini ad indicazione geografica tipica «Conselvano», all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
bianco, bianco frizzante, (anche con riferimento al nome di vitigno):
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9.00% vol.;
- acidità totale minima: 3.5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 13.0 g/l.
rosso, rosso frizzante, (anche con riferimento al nome di vitigno):
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9.50% vol.;
- acidità totale minima: 3.5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 17.0 g/l.
rosato, rosato frizzante, (anche con riferimento al nome di vitigno):
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9.00% vol.;
- acidità totale minima: 3,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 14,00 g/l.
novello (anche con riferimento al nome di vitigno):
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11.00% vol.;
- acidità totale minima: 3,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 17,00 g/l.
Le uve dei vini rossi del Conselvano, con elevato rapporto zuccheri/acidità, sono caratterizzate da
un’acidità più bassa rispetto alla maggior parte delle uve coltivate in altre zone. Questo permette di
ottenere una migliore morbidezza e struttura nel vino giovane.
I vini rossi presentano un colore dal chiaro rubino al rosso granato con riflessi violacei; i profumi
possono essere molto complessi ed esprimono le peculiarità del vitigno.
I vini bianchi si caratterizzano per la complessità dei profumi e presentano un colore che può
variare dal bianco, al giallo chiaro con riflessi verdognoli, al giallo carico. Questi vini presentano, in
relazione alla maturità delle uve, una buona struttura accompagnata da un’eccellente sapidità con un
finale fresco e vivace.
I vini della presente IGT presentano, dal punto di vista analitico ed organolettico una chiara
individuazione e tipicizzazione legata all’ambiente geografico.
In particolare i vini risultano nelle diverse tipologie equilibrati con riferimento al quadro chimicofisico,
mentre al sapore e all’odore si riscontrano le caratteristiche prevalenti tipiche dei vitigni.
Variano a seconda della tipologia di vino.