Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri
Sottordine: Eteroneuri
Famiglia: Tortricidi
Cacoecimorpha pronubana Hubner.
Epichoristodes acerbella Walker
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Garofano.
Questi due Tortricidi sono diffusi e particolarmente dannosi per il Garofano oltre che per Rosa, Crisantemo, Geranio ecc.; per la loro pericolosità, ai sensi del D.M. 30/11/52 e 27/8/73, è stata decretata, per essi, la lotta obbligatoria.
La Cacoecimorpha pronubana o Bega mediterranea è una farfalla di medie dimensioni (14-20 mm di apertura alare).
Il maschio presenta ali anteriori color ocra con banda trasversale e margini bruno-grigiastri. La femmina è più chiara con una livrea più uniforme. Le larve sono di colore giallo-verdastro o verde scuro, a seconda dell'età; raggiungono dimensioni di 22-24 mm di lunghezza.
L'Epichoristodes acerbella o Bega sudafricana è una farfalla di dimensioni simili alla precedente. In questa farfalla il dicromismo sessuale è meno accentuato, infatti entrambi i sessi presentano ali anteriori con una livrea variabile tra il color ocra-paglierino ed il nocciola-ruggine, a seconda delle generazioni. Le larve sono di colore variabile tra il giallastro ed il verdastro, con capo e pronoto più scuri; raggiungono dimensioni di 20-22 mm di lunghezza. Il danno è provocato dagli stati larvali. La Cacoecimorpha pronubana scava dapprima delle piccole mine sulle foglie; successivamente compaiono delle vere e proprie erosioni sui germogli e sulle foglie. I germogli colpiti si ricurvano in modo caratteristico; infine compaiono erosioni esterne dei boccioli fiorali che, più raramente, vengono svuotati. Il danno provocato da Epichoristodes acerbella si manifesta più spesso nei tessuti interni; le larve infatti, oltre alle tipiche erosioni fogliari esterne, minano gli steli, scavando gallerie all'interno, penetrando, generalmente, dai germogli ascellari. Infine vengono attaccati anche i boccioli fiorali che, spesso, vengono svuotati completamente.
Le due specie presentano un ciclo biologico simile, svernano allo stadio di larva matura o di crisalide sulle piante colpite. Gli adulti sfarfallano, generalmente, ad aprile; dopo l'accoppiamento ovidepongono in placche sulle foglie, originando un numero di generazioni spesso accavallate tra loro ed in numero variabile a seconda delle condizioni ambientali in cui viene coltivato il garofano.
Mediamente si hanno 4 generazioni all'anno con il massimo di attività compresa tra maggio/giugno e settembre/ottobre.
Adulto di Cacoecimorpha pronubana Hubner. (foto Peter Tilley www.moths-of-holme.info)
Adulto di Epichoristodes acerbella Walker (foto www.invasive.org)
La lotta contro questi due insetti segue i criteri della lotta guidata ed integrata.
Per entrambe le specie sono stati sintetizzati i ferormoni sessuali per cui è possibile seguire l'andamento dei voli e la consistenza delle popolazioni mediante l'installazione di trappole sessuali di monitoraggio. Con il monitoraggio è possibile individuare i periodi di massimo volo e quindi di massima ovideposizione allo scopo di intervenire più tempestivamente sulle larve. Hanno dimostrato una buona attività anche alcuni regolatori di crescita e di sviluppo chitino-inibitori, specialmente se utilizzati nelle fasi iniziali dello sviluppo embrionale (uovo) e sui primi stadi larvali. Nelle colture protette è in fase di sperimentazione la tecnica della confusione sessuale (disorientamento) mediante l'applicazione di erogatori filiformi o diffusori per evaporazione, da cui evapora il ferormone ad alta concentrazione. Infine sono ancora in fase sperimentale alcune prove con il Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki, abbinato ad alcuni stressogeni, quali coadiuvanti dell'azione del batterio stesso.