Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
I Neurotteri sono gli Olometaboli più primitivi; se ne conoscono oltre 4500 specie di cui circa 200 diffuse nel nostro Paese. Presentano un tegumento piuttosto molle; il corpo, di colore verdognolo o bruno, è sottile e allungato. Il capo porta antenne generalmente sottili e lunghe, occhi composti ben sviluppati e, a volte, ocelli. L'apparato boccale è masticatore; in alcune specie si presenta modificato. Le ali sono membranose, trasparenti e dotate, in genere, di molte nervature (da cui il nome "neuron"); in riposo, sono piegate a tetto sul dorso. L'addome, sottile e lungo, è costituito da 10 segmenti e porta, nelle femmine, l'ovopositore. La riproduzione avviene per anfigonia. Dall'uovo nasce una larva dotata di sole zampe toraciche e di apparato boccale masticatore; in certe specie l'apparato boccale è perforante-succhiatore e costituito da una specie di pinza (forcipe) cava internamente, formata dalle mandibole e dalle mascelle, con cui vengono perforati i tessuti delle vittime e risucchiati i liquidi. Le larve sono tipicamente carnivore. Le pupe sono exarate e, in alcune specie, sono protette da un bozzolo sericeo. Gli adulti sono prevalentemente predatori, molti si nutrono di insetti fitofagi per cui sono considerati utili; in altre specie gli adulti sono glicifagi e pollinifagi. L'ordine viene diviso in due sottordini: il sottordine dei Megalotteri e il sottordine dei Planipenni. È a quest'ultimo sottordine che appartengono le famiglie più importanti che vengono di seguito descritte.
Famiglia Crisopidi
Tra i più importanti ricordiamo le comuni Crisope; questi sono insetti dal corpo esile, giallo-verdognolo, e con uova caratteristicamente peduncolate che vengono attaccate agli organi vegetali. Sono attivi predatori di vari fitofagi (Afidi, Cocciniglie, stadi giovanili e uova di Lepidotteri, Acari, ecc.). Tra le specie da ricordare, per la loro importanza anche per la lotta biologica, vi sono quelle appartenenti al genere Chrysopa Leach, predatrici sia allo stadio larvale che in quello adulto. Analogo comportamento alimentare hanno le specie del genere Anisochrysa Nak. La comune Chrysoperla carnea Steph. i cui adulti si nutrono, invece, di polline e di nettare, viene allevata nelle biofabbriche per essere utilizzata nella lotta biologica in ambienti confinati (serre e coltivazioni protette).
Famiglia Mirmeleonidi
Appartengono a questa famiglia i Formicaleoni, dal corpo simile a libellule; ricordiamo il Myrmeleon formicarius L. che può raggiungere anche 80 mm di apertura alare. Le larve di questo insetto vivono nascoste nel fondo di un imbuto, precedentemente scavato nel terreno, per catturare piccoli insetti che vi cadono dentro.
Crisoperla - Chrysoperla carnea Stephens (foto www.bkmakro.de)