Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri
Sottordine: Eteroneuri
Famiglia: Geometridi
Genere: Operophthera
Specie: O. brumata L.
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Albicocco, susino, ciliegio, pesco, pomacee, latifoglie forestali e ornamentali.
La falena brumale è una farfalla a spiccato dimorfismo sessuale. La femmina è praticamente attera (le ali sono molto ridotte ed atrofiche), di colore scuro e con il corpo rivestito da una fitta peluria bianco-grigiastra che le conferisce un aspetto più chiaro. Il maschio è alato, con una apertura alare di circa 22-30 mm; le ali anteriori sono di colore nocciola-ocraceo con delle strisce scure trasversali. Le larve sono verdastre, glabre e lunghe circa 25-30 mm. La Falena è un insetto molto polifago e dannoso allo stadio larvale; le larve sono defogliatrici. Il danno si evidenzia sulle foglie con caratteristiche erosioni ai lembi fogliari, sia ai margini che all'interno; le foglie sembrano bucherellate. Le larve colpiscono inoltre:
- le strutture fiorali che vengono divorate;
- i frutticini, su cui provocano un danno simile a quello dei ricamatori;
- le gemme che vengono, a volte, irrimediabilmente danneggiate all'interno.
La Falena sverna allo stadio di uovo; questo viene deposto, dalle femmine che camminano sui tronchi, negli anfratti della scorza o in prossimità delle gemme. Nella primavera successiva, generalmente nel mese di marzo, da queste uova origina la generazione larvale che produce i danni descritti. Le larve raggiungono la maturità all'inizio dell'estate, nel mese di giugno; le larve scendono a terra (spesso si lasciano cadere), si interrano e si impupano per sfarfallare in autunno.
Gli adulti deporranno le uova svernanti. La Falena compie, pertanto, una generazione all'anno.
Falena brumale o Cheimatobia - Operophthera brumata L. (foto http://magazin.gartenzeitung.com)
Larve di Falena brumale o Cheimatobia - Operophthera brumata L.
(foto Michael Stemmer www.naturraum-stux.de)
La lotta contro la Falena segue i criteri della lotta guidata ed integrata utilizzando il campionamento, per stabilire la densità della popolazione, ed alcuni accorgimenti di tipo fisico per ridurre le infestazioni.
Lotta guidata
La lotta specifica contro questo insetto viene eseguita dopo un campionamento; la tecnica prevede:
- campionamento in pre e post-fioritura: si deve valutare la presenza % di organi (fiori, foglie e germogli) infestati;
- la soglia, indicativa, è stabilita in ragione del 5% di organi infestati.
L'intervento si effettua al superamento della soglia. La lotta può prevedere anche, in funzione degli attacchi subiti negli anni precedenti, trattamenti preventivi:
- a fine inverno, contro le uova svernanti;
- all'ingrossamento delle gemme contro le larvette appena nate. In questo caso si utilizzano Oli bianchi attivati.
In caso di attacchi a piante forestali o di interesse paesaggistico si possono eseguire trattamenti con prodotti biologici come il Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki peraltro registrato ed utilizzabile anche per i fruttiferi.
Lotta con mezzi fisico-meccanici
Questa lotta tiene conto di due elementi specifici di questa farfalla, e precisamente:
- la generazione che depone le uova si forma nel terreno;
- le femmine, attere, camminano sul tronco per andare a deporre le uova.
La lotta consiste nell'applicazione di fasce adesive da mettere attorno ai tronchi, ad altezza di uomo, per catturare le femmine che salgono i tronchi per ovideporre; la lotta si rivela utile per ridurre il numero delle ovideposizioni.