Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri
Sottordine: Eteroneuri
Famiglia: Limantridi
Genere: Lymantria
Specie: L. dispar L.
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Latifoglie in genere, Conifere forestali e di interesse paesaggistico, piante da frutto arboree ed arbustive.
La Limantria è un fitofago defogliatore estremamente polifago; è in grado di defogliare qualsiasi essenza vegetale.
La Limantria è specie originaria dell'Europa, dell'Asia e del Medio oriente; nel secolo scorso si è casualmente diffusa nell'America settentrionale dove ha creato notevoli problemi per il suo contenimento.
Gli adulti sono farfalle con evidente dimorfismo sessuale:
- i maschi sono di colore ocraceo-brunastro, con striature trasversali più scure sulle ali anteriori; l'apertura alare è di circa 40 mm;
- le femmine hanno le ali anteriori di colore biancastro, con variegature trasversali brunastre o nerastre, e presentano un grosso e tozzo addome, con un ciuffo di peli giallastri; sono più grosse dei maschi e la loro apertura alare è di circa 60 mm.
Le uova sono sferiche, giallastre e deposte in gruppi detti ovature sui tronchi; le ovature sono rivestite da un feltro compatto, giallo intenso, costituito dai peli liberati dal ciuffo terminale dell'addome delle femmine. Le larve hanno un aspetto caratteristico ed inconfondibile: sono pelose (con peli parzialmente urticanti), di colore grigiastro-marezzato con la presenza, sul dorso, di una tipica doppia fila di tubercoli di colore blu, verso il capo, e rosso, nella parte centrale e terminale del corpo; ai lati del corpo sono presenti, inoltre, dei tubercoli meno evidenti. Dai tubercoli partono dei ciuffi di peli biancastri o scuri; le larve possono raggiungere, a maturità, anche 70-80 mm di lunghezza.
Il danno è determinato dagli stadi larvali che sono defogliatori totali; il danno è valutabile sia dal punto di vista estetico, per le piante di interesse ornamentale e paesaggistico, sia dal punto di vista fisiologico; infatti la pianta subisce notevole stress, conseguente al forzato ricaccio vegetativo. Nel complesso il danno si può configurare in pericolosi deperimenti ed indebolimenti delle piante colpite che saranno sicuramente più sensibili alle patologie, specialmente fungine (funghi lignicoli).
La Limantria supera l'inverno allo stadio di uovo, in ovature protette dalla "bambagia di peli", sulla scorza dei tronchi o di altri organi legnosi delle piante ospiti. In primavera le uova schiudono e le larve iniziano la loro attività trofica, in modo scalare, generalmente dall'inizio di aprile, a seconda degli ambienti climatici. Le giovani larve rodono le foglie in modo completo e si lasciano trasportare dal vento, da pianta a pianta, propagando l'infestazione.
Queste larve maturano in piena estate, a fine giugno-luglio, con picchi di sfarfallamento, degli adulti, nella seconda decade di luglio.
Gli adulti si accoppiano ed ovidepongono, producendo le ovature svernanti.
La Limantria compie una generazione all'anno.
Adulto di Limantria o bombice dispari - Lymantria dispar L. (foto Jeffdelonge)
Larva di Limantria o bombice dispari - Lymantria dispar L. (foto www.unipd.it)
Lotta chimica
La lotta chimica viene effettuata solo in presenza di forti infestazioni. Per la Limantria è disponibile il ferormone sessuale che consente il monitoraggio della popolazione e la valutazione del momento di massimo sfarfallamento. Le trappole vengono installate nella seconda metà del mese di giugno e forniscono indicazioni sull'entità della popolazione e sul periodo di massimo volo (e ovideposizione) ai fini di eseguire eventuali interventi ovicidi.
Lotta biologica e biotecnologica:
La lotta biologica contro Limantria è in parte già una realtà operativa ed in parte in via di sperimentazione; per maggiore chiarezza:
la lotta microbiologica può essere effettuata con Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki, nei limiti della sua registrazione; questo prodotto è particolarmente attivo contro le larve di Limantria se utilizzato in modo congruo (vedi Hyphantria cunea e lotta biologica, parte generale); in sperimentazione: si sono ottenuti discreti risultati con prodotti a base di virus: Lymantria dispar NPV registrato negli USA dal 1978; sono stati ottenuti inoltre buoni risultati con prodotti biotecnologici come i regolatori dello sviluppo chitino-inibitori sulle uova e sulle giovani larve.
Il controllo della Limantria negli ambienti naturali e boschivi è effettuato da:
- Calosoma sycophanta (Coleottero Carabide), attivo predatore delle larve;
- Compsilura concinnata (Dittero Larvevoride), parassitoide delle larve;
- Imenotteri del genere Apanteles, parassitoidi.