Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri
Sottordine: Eteroneuri
Famiglia: Nottuidi
Genere: Gortyna
Specie: G. xanthenes Ger.
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Carciofo e altre Composite, Fava.
Si tratta di una Nottua che, insieme alla congenere Gortyna flavago, infesta il Carciofo e sporadicamente la Fava in Italia centro-meridionale. Gli adulti di G. xanthenes sono rappresentati da farfalle di 40-50 mm di apertura alare, con ali anteriori di color nocciola con sfumature rossastre o brunastre, presentanti una fascia brunastra trasversale sul margine distale. Le larve, lunghe circa 50 mm a maturità, sono di colore giallo ocra (di aspetto rossastro da giovani), con il corpo disseminato di tubercoli nerastri distribuiti in modo regolare.
I danni sono rappresentati dalle gallerie scavate dalle larve a livello degli steli e dei capolini delle piante infestate.
Analogo comportamento presenta la congenere G. flavago i cui adulti sono però più piccoli di quelli della specie precedente (30-40 mm di apertura alare) e le loro ali presentano sfumature giallastre; inoltre questa nottua può sporadicamente infestare anche la Patata ed il Pomodoro.
Gli adulti sfarfallano da settembre a novembre, ovidepongono generalmente al colletto degli ospiti o sulle foglie vecchie o secche presenti nei campi o direttamente sul terreno.
Le uova schiudono in inverno (gennaio-febbraio), le giovani larve raggiungono le piante ospiti e ne minano le foglie (in particolare le loro grosse nervature), quindi raggiungono lo stelo, minandolo, ed infine il capolino che minano e rodono.
Quando le larve sono mature compiono il percorso inverso, scendendo, attraverso gallerie interne, fino al colletto o alle radici dove si incrisalidano; questo fitofago compie pertanto una generazione all'anno.
Larva di Nottua del carciofo - Gortyna xanthenes Ger. (foto www.inra.fr)
Adulto di Nottua del carciofo - Gortyna xanthenes Ger. (foto www.inra.fr)
Per il controllo di questo fitofago sono importanti alcune misure profilattiche di natura agronomico-meccanica come il ricorso a cultivar precoci (si cerca di impiegare varietà la cui raccolta anticipi il momento in cui le larve si portano sui capolini), adottare opportune rotazioni e avvicendamenti colturali, eliminazione delle ceppaie infestate (già dal primo anno).
Il controllo chimico viene effettuato o nel momento di ovideposizione degli adulti, allo scopo monitorati con trappole sessuali (il feromone non è però ancora ben standardizzato), o durante il periodo di sgusciamento delle larvette.