Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Ordine: Rosales
Famiglia: Rosaceae
Il Melo selvatico (o melastro) è una pianta originaria del continente europeo e del Caucaso, dove è componente delle formazioni a latifoglie subtermofile (rovere, roverella, farnia, carpino, ecc.) della fascia collinare e sub-montana.
Melo selvatico - Malus sylvestris Mill. (foto www.bomengids.nl)
Melo selvatico - Malus sylvestris Mill. (foto www.swsbm.com)
Dimensione, tronco e corteccia
Albero alto fino a 10 metri, con chioma densa e rotondeggiante; il tronco è diritto o un po' sinuoso, con scorza Da giovane grigio-chiara con sfumature rossastre da giovane, mentre negli esemplari più vecchi si presenta grigio-scura e fessurata in scaglie irregolari che tendono a desquamarsi.
Foglie
Le foglie sono decidue, alterne, semplici, picciolate, ovate con apice acuto e base arrotondata; la pagina inferiore presenta una certa pelosità che tende a scomparire con l'avanzare della stagione.
Strutture riproduttive
I fiori sono ermafroditi e riuniti in infiorescenze con 3-7 fiori terminali ed erette; il peduncolo fiorale è lungo 1-3 cm e peloso. % sepali e 5 petali, bianchi internamente o con macchie rosa, esternamente macchiati di rosa o rosso. Il frutto è un pomo globoso largo 2-4 cm, prima verde, poi più o meno arrossato. Il torsolo (pericarpo) contiene alcuni semi neri e lisci.
Il melo domestico (Malus domestica Borkh.), ottenuto per domesticazione del selvatico, si differenzia, oltre che per i frutti più grossi, sugosi e dolci a maturità, per le foglie inferiormente tomentose anche in estate; inoltre i rami non sono spinescenti.