Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Il Maggiociondolo alpino è un alberello presente in Italia nella zona del Fagetum (sulle Alpi fino ai 1.500 metri di quota), a differenza del Maggiociondolo (Laburnum anagyroides Medik.) presente a quota più basse in tutte le regioni ad esclusione delle isole. Si distingue da quest'ultimo per i rametti glabri o poco peloso-sericei, le foglie più acute e per il legume con sutura dorsale espansa in un'ala di 1-2 millimetri.
Fiori di Maggiociondolo alpino - Laburnum alpinum (Mill.) Bercht. & Presl (foto www.agraria.org)
Dimensione e portamento
Alberello di qualche metro di altezza, con chioma espansa e irregolare.
Tronco e corteccia
Tronco diritto, spesso policonico, con scorza liscia, verdastra, munita di lenticelle grigiastre.
Foglie
Decidue e alterne, composte da tre segmenti fogliari appuntiti all'estremità, con un lungo picciolo.
Strutture riproduttive
I fiori compaiono in maggio-giugno, sono di colore giallo brillante e riuniti in numerosi racemi pendenti. Il frutto è un legume glabro ed è munito di un'ala alta 1-2 mm lungo la sutura superiore.
Il legno è duro, di lunga durata e molto scuro. Viene impiegato in liuteria (come quello del maggiociondolo) per la realizzazione di strumenti a fiato. Il Maggiociondolo può essere utilizzato negli interventi di recupero ambientale nelle zone montane con suoli non troppo acidi.
Come specie ornamentale è apprezzata per la sua fioritura.
Anche se di ridotte dimensioni il legno è utilizzato come combustibile.
Le parti verdi della pianta (specialmente i semi) sono tossiche per l’uomo in quanto contengono l'alcaloide citisina.