La zona di produzione delle uve atte a produrre il vino a denominazione di origine
controllata «Verduno Pelaverga» o «Verduno» comprende i territori piu' idonei a garantire
al vino le caratteristiche previste dal presente disciplinare.
Tale zona, in provincia di Cuneo, comprende l'intero territorio amministrativo del comune di
Verduno e in parte quello dei comuni di Roddi d'Alba e di La Morra.
Il Pelaverga viene utilizzato da sempre negli uvaggi con altri vitigni della zona, ma solo da pochi decenni viene vinificato in purezza ed in breve tempo ha acquisito personalità ed apprezzamento presso i consumatori, ad iniziare dal mercato locale che ne ha sancito per primo il successo. Nei suoli di Verduno il Pelaverga piccolo regala un vino dal colore rubino, sfumato di riflessi che vanno dal violetto al cerasuolo.
Verduno Pelaverga Doc (foto www.langhevini.it)
Base ampelografica
La denominazione «Verduno Pelaverga» o «Verduno» e' riservata al vino rosso
ottenuto dalle uve, provenienti dai vigneti aventi nell'ambito aziendale la seguente
composizione ampelografica:
Pelaverga piccolo: minimo 85%;
possono concorrere, congiuntamente o disgiuntamente, le uve provenienti da vitigni a
bacca nera non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Piemonte, fino ad un massimo
del 15%.
Il vino a denominazione di origine controllata «Verduno Pelaverga» o «Verduno», all'atto dell'immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
«Verduno» o «Verduno Pelaverga» con menzione «vigna»: 11,00 % vol;
acidita' totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
E' facolta' del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modificare con proprio decreto i limiti dell'acidita' totale e l'estratto non riduttore minimo.
Il vino a denominazione di origine controllata «Verduno Pelaverga» o «Verduno», all'atto dell'immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso rubino piu' o meno carico con riflessi cerasuoli o violetti;
odore: intenso, fragrante, fruttato, con caratterizzazione speziata;
sapore: secco, fresco, caratteristicamente vellutato e armonico.
Si abbina molto bene con i primi piatti conditi con sughi di carne, con le braciole di vitello alla griglia o con gli sformati di verdura accompagnati dalla classica fonduta di formaggio, con piatti di selvaggina. Temperatura di servizio circa 18°C.