La zona di produzione delle uve atte alla produzione del vino a denominazione di origine controllata “Dolcetto di Ovada” comprende l’intero territorio dei seguenti comuni in provincia di Alessandria: Ovada, Belforte Monferrato, Bosio, Capriata d'Orba, Carpeneto, Casaleggio Boiro, Cassinelle, Castelletto d'Orba, Cremolino, Lerma, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Mornese, Morsasco, Parodi Ligure, Prasco, Rocca Grimalda, San Cristoforo, Silvano d'Orba, Tagliolo Monferrato, Trisobbio.
L'area è prevalentemente collinare e si snoda attorno al corso del fiume Orba. Il territorio è
costituito in gran parte da colline a forte pendenza, con terreni aridi, magri, fangosi, provenienti
dalla disgregazione di rocce tufacee-calcaree, appartenenti all'antico terziario. I vigneti sono
impiantati solo nelle zone collinari in altitudini non superiori ai 400m. sul livello mare con una
densità di impianto non inferiore ai 3.500 ceppi ettaro. I vigneti sono impiantati con forme
tradizionali di allevamento, controspalliera con vegetazione assurgente e forma di potatura a
gouyot.
Le caratteristiche dei terreni esaltano le caratteristiche migliori delle uve dolcetto di cui la
denominazione è costituita permettendo di ottenere vini più profumati e di qualità. La coltivazione
del vitigno si è espansa in modo particolare a partire dall’800 anche se ha caratterizzato da sempre i
vigneti della zona, al punto di essere stato anche definito Uva di Ovada, o, dai naturalisti, Uva
Ovadensis. Pur avendo caratteristiche atte all'invecchiamento, è un vino di pronta bevibilità e le
moderate acidità totale e gradazione alcolica.
Zona di produzione del Dolcetto di Ovada Doc
Base ampelografica
Il vino a denominazione di origine controllata “Dolcetto di Ovada” deve essere ottenuto dalle
uve provenienti da vigneti aventi in ambito aziendale la seguente composizione ampelografica:
Dolcetto al 100%. Tuttavia è consentito che nell’ambito dei vigneti siano presenti, fino ad un
massimo del 3%, i vitigni non aromatici idonei alla coltivazione dalla Regione Piemonte.
Il vino a denominazione di origine controllata “Dolcetto di Ovada” all'atto dell'immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
Il vino a denominazione di origine controllata “Dolcetto di Ovada” all'atto dell'immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso rubino talvolta con riflessi violacei;
odore: vinoso dal profumo caratteristico;
sapore: asciutto, morbido, talvolta fruttato e/o mandorlato.
Il Dolcetto di Ovada è un vino che si abbina bene a tutto pasto e che accompagna felicemente salumi, arrosti, carni bianche e formaggi molli o semiduri. Temperatura di servizio 16° - 20°C.