La zona di produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco” comprende i territori dei comuni di Albugnano, Castelnuovo don Bosco Passerano Marmorito, Pino d’Asti, Berzano S. Pietro e Moncucco Torinese.
Il vino prende il nome da uno dei sei comuni della piccola zona di produzione, Castelnuovo Don
Bosco. Alla tutela e miglioramento della viticoltura dell’area del castelnuovese e alla sua notorietà
portò il suo contributo anche San Giovanni Bosco, figlio di viticoltori, che parrebbe aver anche
scritto un testo divulgativo andato perduto:“L'enologo italiano”.
La zona di produzione è rappresentata da colline che si impennano ad altitudini maggiori rispetto
alla restante area nord-astigiana, ad oltre 400 metri. I suoli poggiano su marne mioceniche
(langhiano-burdigaliano) e sono di colore chiaro, di medio impasto; le pendenze sono spesso elevate
e i versanti peggio esposti o troppo ripidi sono occupati da boschi, che contribuiscono a mitigare il
calore estivo.
Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc (foto www.viniastimonferrato.it)
Base ampelografica
I vini a Denominazione di Origine Controllata “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco” devono
essere ottenuti dalle uve provenienti da vigneti aventi in ambito aziendale la seguente
composizione ampelografica:
- Malvasia di Schierano e/o Malvasia Nera Lunga: dall’ 85% al 100%;
- Freisa: dallo 0% al 15%.
I vini “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco” all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Malvasia di Castelnuovo Don Bosco”:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol di cui effettivo almeno 5,50 % vol e
comunque non superiore a 7,00 % vol;
per l’utilizzo della indicazione “vigna”: 11,50 % vol di cui effettivo almeno 5,50 %vol e comunque
non superiore a 7,00 % vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
Il vino a denominazione di origine “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco” all’atto dell’immissione
al consumo può essere caratterizzato, alla stappatura del recipiente, da uno sviluppo di anidride
carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione che, conservato alla temperatura di 20°
centigradi in recipienti chiusi, presenta una sovrapressione dovuta all’anidride carbonica in
soluzione, non superiore a 1,8 bar.
“Malvasia di Castelnuovo Don Bosco”spumante:
spuma: fine, persistente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol di cui effettivo almeno 6,0 % vol e
comunque non superiore a 7 ,00 % vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l ;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
E’ facoltà del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di modificare, con proprio decreto, i limiti minimi sopra indicati per l’acidità totale e l’estratto non riduttore minimo.
I vini “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco” all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Malvasia di Castelnuovo Don Bosco”:
colore: rosso cerasuolo;
odore: aroma fragrante dell’uva in origine;
sapore: dolce, aromatico, caratteristico;
Il vino a denominazione di origine “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco” all’atto dell’immissione
al consumo può essere caratterizzato, alla stappatura del recipiente, da uno sviluppo di anidride
carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione che, conservato alla temperatura di 20°
centigradi in recipienti chiusi, presenta una sovrapressione dovuta all’anidride carbonica in
soluzione, non superiore a 1,8 bar.
“Malvasia di Castelnuovo Don Bosco”spumante:
spuma: fine, persistente;
colore: rosato più o meno intenso;
odore: aroma fragrante dell’uva in origine;
sapore: dolce, leggermente aromatico, caratteristico.
Il Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc si abbina a dolci e dessert a base di frutta, specie di piccoli frutti di bosco, pasticceria secca, frutta fresca e macedonia. Apprezzato anche come aperitivo. Temperatura di servizio 12° - 14°C.
Il Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc Spumante si abbina a torte e dolci a base di frutta. Temperatura di servizio 8° - 10°C.