Le uve devono essere prodotte nella zona di produzione comprendente l'intero territorio dei comuni di: Acqui Terme, Alice Bel Colle, Ricaldone, Cassine, Strevi, Rivalta Bormida, Castelnuovo Bormida, Sezzadio, Terzo, Bistagno, Ponti, Castelletto d'Erro, Denice, Montechiaro, Spigno Monferrato, Cartosio, Ponzone, Morbello, Grognardo, Cavatore, Melasso, Visone, Orsara Bormida.
Il "Dolcetto d'Acqui” viene prodotto utilizzando l’omonimo vitigno Dolcetto. Il grappolo solitario,
oblungo, con acini neri, minuti, tondi, contengono una polpa di colore rosso acceso, densa, sugosa,
che fermentando dà un vino nero, sciolto, leggero. I vigneti sono coltivati da sapienti vignaioli
secondo l’usanza del territorio col sistema Guyot classico. La vinificazione di cantina rispetta la
tradizione al fine di valorizzare ed esaltare le caratteristiche del Dolcetto: la freschezza e la
bevibilità. Il carattere giovane e gradevole di questo tipicissimo vino Piemontese si esprime sempre
in un sapore asciutto ed armonico.
Le caratteristiche del “Dolcetto d’Acqui” docg sono date principalmente dal territorio di
produzione, l’Alto Monferrato. Le colline che tagliano il territorio di Acqui sono in generale
composte di un tufo bianco, o per meglio dire, di una marna argillosa compatta, o a volte sabbiosa,
questi terreni influiscono nettamente ed in modo rilevante sulle caratteristiche organolettiche delle
uve prodotte e del vino derivante.
Grappolo di Dolcetto - Dolcetto d'Acqui Doc (foto www.brachettodacqui.com)
Base ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata "Dolcetto d'Acqui " devevono essere ottenuti dalle uve
provenienti dai vigneti composti dal vitigno Dolcetto al 100%.
Il vino "Dolcetto d'Acqui" all'atto dell'immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
"Dolcetto d'Acqui":
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l.
“Dolcetto d’Acqui” superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l.
E' in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di modificare, con proprio decreto, i limiti minimi sopra indicati per l'acidità totale e l'estratto non riduttore.
Il vino "Dolcetto d'Acqui" all'atto dell'immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
"Dolcetto d'Acqui":
colore: rosso rubino intenso con tendenza al rosso mattone con l'invecchiamento;
odore: vinoso, attenuato, caratteristico;
sapore: asciutto, morbido, gradevolmente mandorlato o amarognolo.
“Dolcetto d’Acqui” superiore:
colore: rosso rubino intenso con tendenza al rosso mattone con l'invecchiamento;
odore: vinoso, attenuato, caratteristico;
sapore: asciutto, morbido, gradevolmente mandorlato o amarognolo.
Il Dolcetto d'Acqui è un vino che si abbina bene a tutto pasto e che accompagna felicemente salumi, arrosti, carni bianche e formaggi molli o semiduri. Temperatura di servizio 16° - 20°C.