Le uve devono essere prodotte nella zona di produzione comprendente il territorio collinare
dei seguenti comuni in Provincia di Torino:
Chieri, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Pavarolo, Baldissero Torinese, Montaldo Torinese,
Mombello Torinese, Andezeno, Arignano, Moriondo Torinese, Marentino e Riva presso Chieri,
Comune di Torino limitatamente alla Regione San Luca, Regione Eremo, Regione Santa
Margherita, Parco di Villa Genero, Regione Villa della Regina.
Le fonti storiche collocano la nascita del vitigno Freisa nella zona del Chierese e della Collina
Torinese, con successiva diffusione fino ai confini con il Basso Monferrato. Parla espressamente
del vitigno il conte Nuvolone: “Freisa produce vino acerbo, secco e robusto,…” dice nella celebre “Istruzione” a tema viticolo-enologico. Si accenna già allora a due varietà di Freisa, una grossa ed
una piccola, e alla coltura del vitigno in tutte le province piemontesi. Per quanto riguarda il vino,
dice che sia “ricco di tartaro” e per questa ragione necessiti di numerosi travasi, adatto però
all’invecchiamento e al taglio con i vini più deboli. La zona storicamente vocata alla coltivazione di
questo vitigno è la Collina Torinese: una catena collinare a sud del Po che si estende da Moncalieri
a Verrua Savoia, con un’altimetria variabile tra i 300 e gli oltre 550 metri s.l.m.
Il secondo conflitto mondiale ed il successivo periodo di boom economico furono la causa
determinante per la riduzione della viticoltura in questa zona. La vicinanza con il capoluogo
regionale promosse l’abbandono delle campagne, e la crescente domanda di cereali portò alla
riconversione colturale dei versanti collinari.
L’avvento della fillossera, sebbene tardivo sulla Collina Torinese non risparmiò le viti di Freisa che
dovettero quindi essere reimpiantate. L’operazione fece perdere sicuramente quel patrimonio di
diversità clonale che nei secoli si era costituito nel Torinese, oltre che un consistente numero di
vigneti. Solo dopo il 1973, anno dell’istituzione della D.O.C. Freisa di Chieri ci fu un sostanziale
ritorno alla coltivazione del vitigno ed il passaggio da piccole aziende produttrici per autoconsumo
ad aziende vitivinicole.
Grappolo di Freisa - Freisa di Chieri Doc
Base ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata “Freisa di Chieri” devono essere ottenuti dalle
uve provenienti da vigneti composti , in ambito aziendale, dal vitigno Freisa:
dall’90 al 100%;
altri vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte:
da 0 a 10%.
I vini Freisa di Chieri all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
Freisa di Chieri Secco:
colore: rosso rubino con tendenza al granato;
odore: caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola;
sapore: asciutto, talvolta vivace leggermente acidulo, che con l’invecchiamento diventa più
armonico e delicato;
eventuali sentori di legno qualora affinato in botte;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.,
per il Freisa di Chieri con indicazione di “vigna” 12,00% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.
Freisa di Chieri Superiore:
colore: rosso granato o cerasuolo con riflessi aranciati con l’invecchiamento;
odore: caratteristico delicato eventualmente con note di lampone e viola;
sapore: secco, delicatamente morbido ed con eventuali sentori di legno;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol.,
per il Freisa di Chieri con indicazione di “vigna” 12,50%vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 21,0 g/l.
Freisa di Chieri Dolce:
Colore: da rosso rubino a cerasuolo piuttosto chiaro talvolta con lievi riflessi violacei;
odore: caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola;
sapore: dolce, fresco, talora vivace;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol. di cui almeno 7,00% vol. svolti;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.
Freisa di Chieri Frizzante:
colore: da rosso rubino a cerasuolo piuttosto chiaro;
spuma: fine ed evanescente;
odore: caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola;
sapore: armonico, elegante con retrogusto gradevole di lampone;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.
Freisa di Chieri Spumante:
colore: da rosso rubino a cerasuolo piuttosto chiaro;
spuma: fine, persistente;
odore: caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola;
sapore: brut, dry o dolce,armonico, elegante con sottofondo gradevole di lampone;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol. di cui svolto compreso tra 6,00% vol.
e 8,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.
E’ in facoltà del Ministero delle politiche agricole,alimentari e forestali, con proprio decreto, di modificare i limiti minimi per l’acidità totale e l’estratto non riduttore minimo.
I vini Freisa di Chieri all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
Freisa di Chieri Secco:
colore: rosso rubino con tendenza al granato;
odore: caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola;
sapore: asciutto, talvolta vivace leggermente acidulo, che con l’invecchiamento diventa più
armonico e delicato;
eventuali sentori di legno qualora affinato in botte.
Freisa di Chieri Superiore:
colore: rosso granato o cerasuolo con riflessi aranciati con l’invecchiamento;
odore: caratteristico delicato eventualmente con note di lampone e viola;
sapore: secco, delicatamente morbido ed con eventuali sentori di legno.
Freisa di Chieri Dolce:
Colore: da rosso rubino a cerasuolo piuttosto chiaro talvolta con lievi riflessi violacei;
odore: caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola;
sapore: dolce, fresco, talora vivace.
Freisa di Chieri Frizzante:
colore: da rosso rubino a cerasuolo piuttosto chiaro;
spuma: fine ed evanescente;
odore: caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola;
sapore: armonico, elegante con retrogusto gradevole di lampone.
Freisa di Chieri Spumante:
colore: da rosso rubino a cerasuolo piuttosto chiaro;
spuma: fine, persistente;
odore: caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola;
sapore: brut, dry o dolce,armonico, elegante con sottofondo gradevole di lampone.
Il Freisa di Chieri Doc si abbina a salumi, carni fredde con maionese e formaggi. Temperatura di servizio 16° - 18°C. La versione dolce viene utilizzata per accompagnare i dessert a base di frutta.
La versione spumante è un vino da fine pasto. Temperatura di servizio 8° - 10°C.