L’Indicazione geografica tipica «Civitella d’Agliano» è riservata ai seguenti vini:
bianchi, anche nella tipologia frizzante,
rossi, anche nella tipologia frizzante e novello;
rosati, anche nella tipologia frizzante;
con la specificazione del nome del vitigno di cui al presente articolo, anche nelle tipologie frizzante
e novello, quest’ultimo limitatamente ai rossi.
La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la indicazione geografica tipica «Civitella d’Agliano» comprende l’intero territorio amministrativo di Civitella d’Agliano in provincia di Viterbo.
Di fondamentale rilievo sono i fattori umani legati al territorio di produzione, che per consolidata
tradizione hanno contribuito ad ottenere il vino “Civitella D’Agliano”.
Il territorio di Civitella D’Agliano ricade nell’area dell’antica Etruria meridionale dominata dalle
città di Volsinii (l’attuale Orvieto) e Nova Volsinii, l’odierna Bolsena.
Presso gli Etruschi la coltivazione della vite raggiunse un notevole progresso, favorito anche da
evolute conoscenze tecniche e da materiale ampelografico di varia origine, raccolto attraverso gli
ampi rapporti commerciali di questo popolo. Per quanto riguarda le zone e i vitigni coltivati dagli
Etruschi, alcuni scritti di Plinio testimoniano in modo abbastanza preciso la produzione vitivinicola
in Etruria. A Gravisca (antico porto di Tarquinia) e nell'antica Statonia (nel territorio di Vulci) già
nel 540-530 a.C. i vigneti erano in grado di fornire una produzione sufficiente ad alimentare un
rilevante commercio esterno.
La coltivazione della vite continuò ed ebbe maggiore espansione ad opera dei Romani; passò
indenne attraverso i secoli bui, tanto che nel 1833 il Rampoldi “Nella Corografia dell’Italia” riporta,
descrivendo la città di Civitella D’Agliano, “posta… sopra un alto colle abbondante di viti”, ed il
Moroni nel “Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica” del 1860 “..il territorio è ferace d’ogni
genere e abbonda assai di viti.”.
Negli Atti dell’inchiesta sulla condizione della classe agricola (1883) sono indicati come
maggiormente coltivati i vitigni a bacca bianca Verdello, Procanico e Grechetto ed a bacca rossa
Aleatico; ancora oggi questi vitigni rientrano nella base ampelografica dell’IGT.
Civitella d'Agliano (foto www.comune.civitelladagliano.vt.it)
Base ampelografica
I vini ad indicazione geografica tipica «Civitella d’Agliano», bianchi, rossi e rosati devono essere
ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più dei vitigni a
bacca di colore corrispondente, idonei alla coltivazione per la Regione Lazio ed iscritti nel Registro
Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
L’indicazione geografica tipica «Civitella d’Agliano» con la specificazione di uno dei seguenti
vitigni: Malvasia, Sangiovese, Trebbiano, Grechetto rosso, Grechetto e Chardonnay è riservata ai
vini ottenuti da uve provenienti da vigenti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dal
corrispondente vitigno.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le
uve dei vitigni a bacca di colore analogo, fino ad un massimo del 15%.
Nella designazione e presentazione dei vini a indicazione geografica tipica « Civitella d’Agliano » è
consentito utilizzare il riferimento in etichetta al nome di 2 o 3 vitigni idonei alla coltivazione nella
regione Lazio iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare
a condizione che:
- il vino derivi esclusivamente da uve prodotte dai due o tre vitigni ai quali si vuole fare riferimento;
- il quantitativo di uva prodotta da ciascuno dei vitigni deve essere comunque superiore al 15% del
totale;
- la produzione massima di uva per ettaro di vigneto in coltura specializzata, nell’ambito aziendale,
di ciascuno dei due o tre vitigni interessati non superi il corrispondente limite fissato dal disciplinare di produzione;
- il titolo alcolometrico volumico naturale minimo delle uve ottenute da ciascuno dei due o tre
vitigni non sia inferiore al corrispondente limite fissato dall’articolo 4 del presente disciplinare di
produzione;
- l’indicazione deve essere riportata in etichetta in ordine decrescente rispetto all’effettivo apporto
delle uve da essi ottenute e in caratteri delle stesse dimensioni.
I vini a indicazione geografica tipica «Civitella d’Agliano», anche con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
«Civitella d’Agliano» bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
E’ prevista la tipologia frizzante.
«Civitella d’Agliano» rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
E’ prevista la tipologia frizzante.
«Civitella d’Agliano» rosso novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
« Civitella d’Agliano » rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.
E’ prevista la tipologia frizzante.
I vini a indicazione geografica tipica «Civitella d’Agliano», anche con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
«Civitella d’Agliano» bianco:
colore: giallo, a volte tendente al dorato o al verdognolo;
odore: intenso, fruttato;
sapore: tipico, secco, sapido.
«Civitella d’Agliano» rosso:
colore: rosso rubino più o meno carico tendente al granato con l'invecchiamento;
odore: complesso, fruttato;
sapore: armonico, tipico.
«Civitella d’Agliano» rosso novello:
colore: rosso rubino con riflessi violacei;
odore: complesso, fruttato;
sapore: armonico, tipico.
« Civitella d’Agliano » rosato:
colore: rosato cerasuolo più o meno intenso;
odore: fine, gradevole;
sapore: armonico, delicato, vellutato.
I vini a indicazione geografica tipica «Civitella d’Agliano» con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Variano a seconda della tipologia.