La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei vini ad indicazione geografica tipica “Anagni” ricade nella provincia di Frosinone e comprende l’intero territorio del comune di Anagni.
Di fondamentale rilievo sono i fattori umani legati al territorio di produzione, che per consolidata
tradizione hanno contribuito ad ottenere il vino “Anagni”.
Il territorio di Anagni è sempre stato fruttifero, come attestano diverse fonti antiche, e si presume
che da questa zona fossero condotte a Roma ingenti quantità di prodotti agricoli fra cui le uve, la cui
coltivazione e successiva lavorazione per ricavarne vino è attestata dall’esistenza di torcularia,
reperiti in aree agricole, già sede di ville rustiche romane.
Anche per il Medioevo si hanno diverse attestazioni, sia iconografiche che documentali, relative
alla viticoltura. Sulla facciata della cattedrale di Anagni e negli affreschi della cripta si possono
ammirare scene che si riferiscono chiaramente alla viticoltura. Nello statuto medievale della città di
Anagni e nella redazione del primo Cinquecento la vigna e la sua produzione erano tutelate con
pene elevatissime, proprio per l’importanza sociale ed economica del vigneto, dell’uva e del vino
Quanto fosse importante la coltivazione della vite e la produzione del vino in Anagni si evince da
un documento settecentesco vaticano nel quale si legge che: “Il territorio di Anagni potrebbe
alimentare la città di Roma almeno molti mesi all’anno almeno con i tre generi più essenziali, cioè
grano, vino, e granturco”.
Verso la fine dell’Ottocento i principali vitigni coltivati erano il Romanesco, il Bello, il Velletrano
ed il Biancone, tutti a bacca bianca, mentre tra quelli a bacca rossa spicavano la Lagrima, il
Cesanese ed il Tagliaferro. Di queste uve erano maggiormente apprezzate, per il loro pregio, il
Romanesco, la Lagrima ed il Cesanese.
Anche in tempi recenti il vino di Anagni gode di buona fama: nel 1967 la pubblicazione di Luigi
Volpicelli, dedicata alla “Cucina laziale”, riserva una sezione ai Vini del Lazio. A proposito della
provincia di Frosinone cita, oltre al “più celebre cesanese”, “il vino rosso del Marchese Colacicchi
di Anagni... che può competere, per gli arrosti, con ogni Bordeaux.”
Anagni (foto http://romaedintorni.wordpress.com)
Base ampelografica
I vini ad indicazione geografica tipica “Anagni” devono essere ottenuti dalle uve prodotte dai
vigneti aventi, nell'ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica per le seguenti
tipologie:
- “Anagni” bianco:
Passerina e/o Malvasia puntinata dal 50% al 60%;
Bellone, Manzoni b., Grechetto b., Chardonnay da soli o congiuntamente massimo il 35%;
Possono concorrere alla produzione di detto vino, altri vitigni a bacca bianca, idonei alla
coltivazione per la Regione Lazio, nella misura massima del 15%.
- “Anagni” rosso:
Cabernet Sauvignon e/o Cabernet Franc minimo 50%;
Merlot massimo 25%;
Cesanese di Affile dal 10% al 20%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino, altri vitigni a bacca nera, idonei alla coltivazione
per la Regione Lazio, nella misura massima del 15%.
I vini ad indicazione geografica tipica “Anagni” devono rispondere, all'atto dell'immissione al consumo, alle seguenti caratteristiche:
“Anagni” bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo 12,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
“Anagni” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo 12,50% vol;
acidita' totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
E' in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modificare i limiti dell'acidità totale e dell'estratto non riduttore minimo con proprio decreto.
I vini ad indicazione geografica tipica “Anagni” devono rispondere, all'atto dell'immissione al consumo, alle seguenti caratteristiche:
“Anagni” bianco:
colore: giallo paglierino chiaro;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, armonico.
“Anagni” rosso:
colore: rosso più o meno intenso;
odore: caratteristico, vinoso, intenso;
sapore: asciutto, sapido, caratteristico dell’invecchiamento in botti di legno.
Anagni bianco: si accompagna ad antipasti, carni bianche, formaggi freschi, pesci poveri. Temperatura di servizio 10°C.
Anagni rosso: si accompagna a salumi, carni rosse e formaggi più o meno stagionati. Temperatura di servizio 16° - 18 °C.