Famiglia: Amaryllidaceae
Genere: Hippeastrum
Nome comune: Hippeastrum
Tipologia: Perenni, Bulbose
Propagazione: divisione, seme
Etimologia: il nome deriva dal greco "hippeus" (cavaliere) e "astron" (stella).
Il gen. Hippeastrum è spesso confuso con quello delle Amaryllis. Le specie sono circa 75, tutte originarie del Sudamercia, affini non solo alle Amaruyllis, ma anche agli Habranthus, ai Pyrolirion e agli Zephyrantes. Gli Hippeastrum sono piante caratterizzate dalla produzione di grandi fiori variamente colorati dal bianco, al rosa, al rosso più o meno scuro e più o meno screziati. I fiori (provumati in alcune specie) sono inseriti a gruppi di 2-4 nella parte terminale di un lungo stelo fiorale che si origina direttamente dal bulbo.
Hippeastrum equestre (foto www.kinmatsu.idv.tw)
Hippeastrum pratense (foto www.pacificbulbsociety.org)
La coltivazione dei bulbi maturi è facile e la fioritura annuale è sicura. I grossi bulbi vengono venduti in autunno, quasi sempre sotto il nome di Amaryllis, in tutti i negozi di giardinaggio.
Non sono invece fiori da coltivare in giardino, almeno ai nostri climi. Le due specie più rustiche (H. advenum e H. pratense) possono essere coltivate all'aperto solo in alcune zone d'Italia e in luoghi riparati e caldi.
Coltivazione in casa: In novembre i bulbi vanno messi in vasi abbastanza grandi, in modo che restino almeno 3 cm tra bulbo e parete del vaso: il bulbo deve sporgere di un terzo dal livello della terra. Il substrato sarà composto da terriccio di foglie, terra porosa, letame stagionato, sabbia e torba. I vasi vanno collocati in piena luce, ma non colpiti direttamente dal sole, a 20-25°C. Si annaffi solo quando il bulbo comincia a vegetare, dapprima moderatamente, quindi aumentare gratatamente le annaffiature. La pianta fiorita dovrà essere portata in un ambiente a temperatura inferiore, se si vorrà che la fioritura duri più a lungo. A fioritura terminata, le foglie continueranno a svilupparsi. Si diminuiranno le annaffiature quando non spunteranno più nuove foglie e le vecchie avranno finito di crescere. Le foglie moriranno e il bulbo entrarà nel periodo di riposo vegetativo.
Dai bulbi si generano nuovi bulbi a fianco di quello principale. Questi possono essere staccati, facendo attenzione a non danneggiare le radici, e sistemati in vasi separati.
E' meglio effettuare questa operazione tra gennaio e marzo.
Servono diversi anni (3-6 anni) prima che questi nuovi bulbi producano fiori.
Si possono riprodurre anche da seme, seminando in serra calda in primavera ma sono necessari 3 anni per ottenere bulbi in grado di fiorire.
Come già detto, esistono circa 75 specie e numerosi ibridi (commercializzati come Hippeastrum hybridum).
L'attacco di un fungo, Stagonospora curtisii, provoca la comparsa di macchie macchie rosse sia nella parte aerea che nei bulbi. Una buona pratica di prevenzione, consiste nel disinfettare i bulbi con formalina prima della messa a dimora.
In seguito ad attacchi di ragnetto rosso, le foglie iniziano ad ingiallire e ad accartocciarsi assumendo un aspetto quasi polverulento e si notano sottili ragnatele.