Famiglia: Liliaceae
Genere: Fritillaria
Nome comune: Fritillaria
Tipologia: Perenni, Bulbose
Propagazione: divisione dei bulbi, seme
Etimologia: il nome Fritillaria deriva dal latino "fritillus" (bussolotto per dadi) ed è dovuto alla somiglianza dei fiori di alcune specie di questo genere (dalla caratteristica reticolatura "a scacchiera") con un bussolotto usato dai Romani in un gioco di dadi.
Il genere Fritillaria comprende un centinaio di specie distribuite tra l'Asia Minore, l'Europa, la Siberia e l'America del Nord. Si adattano a tutti i climi e sono alte in genere 30-40 cm, ma alcune raggiungono il metro di altezza.
Fritillaria meleagris (foto http://fritillaries.com)
Una volta messe a dimora non devono essere più distrurbate. Le specie più basse possono essere coltivate anche in vaso. Il terreno deve essere fertile e profondo, ben drenato, la posizione di mezz'ombra. Si può molroplicare facilmente per divisione dei bulbi, durante il riposo vegetativo. Si possono riprodurre anche per seme, ma per ottenere piante fiorite si dovranno aspettare 4 o 5 anni.
Fritillaria meleagris
Fritillaria imperialis - Corona imperiale
- Fritillaria meleagris L.: specie originaria dell'Europa, in Italia cresce spontanea nei boschi e nei prati nelle Alpi e negli Appennini. Il nome comune Testa di serpente le viene dai colori dei fiori, variamente macchiati di porpora, che ricordano la pelle dei serpenti. Allo stato spontaneo esistono anche con fiori interamente gialli o bianchi. I fiori penduli e a forma di campana compaiono in aprile-maggio. Non viene coltivata.
- Fritillaria imperialis L.: Originaria dei paesi orientali, è coltivata da diversi secoli e molto apprezzata le le sue infiorescenze veramente regali. I fiori, penduli, hanno colori variabili dal giallo, all'arancio, al rosso. Le infiorescenze sono circondate da fasci di piccole foglie e sono portate da steli rigidi alti fino a 1,25 cm. L'odore dei fiori è sgradevole.
- Fritillaria ruthenica L.: specie originaria del Caucaso, presenta fiori neri e penduli che compaiono in maggio.
Possono essere dannosi attacchi di limacce e del coleottero Lilioceris lilii.