Famiglia: Ranuncolaceae
Genere: Adonis
Tipologia: Perenni, Rizomatose
Propagazione: divisione, seme
Etimologia: iIl nome, secondo la mitologia greca, è legato alla figura di Adone che, durante una battuta di caccia fu ucciso da un cinghiale. Dove caddero le gocce di sangue spuntò il fiore che, del sangue certamente ricorda il colore (in particolare la specie A. flammeus).
Il genere comprende circa 40 specie originarie dell'Europa e dell'Asia.
Adonis vernalis L.
Adonis flammeus Jacq. (foto www.botanikus.de)
- Adonis flammeus Jacq.: specie diffusa dall'Europa centrale e sudorientale fino al Caucaso e all'Asia Minore. E' coltivato nei giardini fin dal XVI secolo. Adatto per i giardini rocciosi, si presta anche alla coltivazione in vaso. Cresce in qualsiasi terreno leggermente calcareo, non umido, e al sole. Può essere seminato in autunno per ottenere una fioritura precoce, oppure in febbraio-marzo, e allora la fioritura si avrà a giugno. I fusti, che sono molto succulenti, recisi e messi nell'acqua o infilati nella sabbia o nella torba umida si conservano freschi per più giorni e continuano a vegetare. Il colore dei fiori è rosso fiamma. Simili all'A. flammeus sono le specie aestivalis e annua (autumnalis).
- Adonis vernalis L.: si trova facilmente allo stato spontaneo nella Venezia Giulia e nell'Istria. I fiori sono di colore giallo oro e con diametro fino a 6 cm. La fioritura è precoce. si propaga per seme o per divisione; quest'ultima forma è da preferire perchè i semi (che devono esssere freschi) si schiudono con difficoltà. Pianta velenosa, che riesce a trasmettere la tossicità al latte delle vacche e delle capre che l'abbiano mangiato. Contiene un alcaloide caratteristico, l'adonidina, e 2 glucosidi, l'adonidosina e l'adonivernosina, con azione cardiotonica e diuretica simile a quella della digitalina. L'avvelenamento è caratterizzato da nausea, vomito, dolori gastrici, diarrea, eccitazione, seguita da paralisi e coma.
Sono specie abbastanza rustiche; da evitare i ristagni idrici che possono portare a marciumi radicali.