Agli inizi del Novecento nei Paesi Baschi non c’era cascina senza un piccolo gruppo di maiali che poi erano portati alle fiere e venduti a commercianti di tutta la Spagna. Uno o due animali restavano però in casa per l’ingrasso, nutriti dei resti della cucina e dell’orto o di quello che offriva il bosco. Un po’ come in tutta l’Europa celtica, insomma, anche se nei Paesi Baschi il commercio di animali vivi era molto più florido.
Non a caso esistevano ben tre razze autoctone: la baztanesa, il chato vitoriano – entrambe estinte – e la euskal txerria. Quest’ultima, grazie all’intraprendenza di un allevatore basco francese, Pierre Oteitza, è stata salvata per un pelo. Nel 1997 si poteva contare di nuovo su un buon numero di scrofe.
I suini Euskal Txerria sono corti di gambe, con un profilo buffo, orecchioni penduli e macchie nere sulla testa e sui posteriori.
Euskal Txerria
Euskal Txerria (foto www.mapa.gob.es)