L'indicazione geografica tipica "Quistello" è riservata ai seguenti vini:
bianchi, anche nelle tipologie frizzante;
rossi, anche nelle tipologie frizzante, e novello;
rosati, anche nella tipologia frizzante.
La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti a essere designati con l’indicazione geografica tipica “Quistello” comprende l’intero territorio amministrativo dei Comuni di Quistello, Quingentole, San Giacomo delle Segnate e San Giovanni del Dosso, in Provincia di Mantova.
Fondamentali i fattori umani legati al territorio che hanno contribuito in modo determinante
all’ottenimento del vinoIGP “Quistello”.
La coltivazione della vite nell’Oltre Po mantovano ha origini antiche, il poeta Virgilio, nativo di
Mantova descrive l’esistenza della Vitis labrusca duemila anni fa, nella sua quinta Bucolica. La
coltivazione della vite assume consistenza alla fine del secoloXI con i monaci benedettini nei
territori dell’abbazia di Polirone a San Benedetto Po, definita per la sua importanza la Cassino del
nord. I monaci stabilivano agli affittuali un imponibile vinicolo. Questo grazie alla politica della
contessa Matilde di Canossa che con donazioni favorì l’insediamento di comunità religiose nelle
terre di sua pertinenza. Ad esse affidava il controllo del territorio favorendo con opere di bonifica e
di disboscamento la produttività del terreno e la coltivazione della vite. Quindi una coltivazione che
nasce da “terre nuove”, strappate alle esondazioni del fiume e messe al sicuro con le arginature. In
tempi più recenti la coltivazione del Lambrusco è testimoniata da convegni in particolare il
Convegno viticolo di Quistello del 1946 e successivamente nel Convegno viticolo della Val Padana,
San Benedetto Po, 16 gennaio 1949, che descrive come la vite fosse coltivata maritata all’olmo
nelle classiche piantate mantovane.
Importante in questa area la coltivazione del vitigno Grappello Ruberti selezionato dall’agronomo
quistellese Ugo Ruberti.
Sabbioneta Igt - Consorzio Vini Mantovani (foto www.vinimantovani.it)
Base ampelografica
I vini a indicazione geografica tipica "Quistello" bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da
uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, da uno o più vitigni a bacca di colore
corrispondente, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia ed iscritti nel Registro Nazionale
delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
L’indicazione geografica tipica "Quistello", con la specificazione di uno dei vitigni idonei
alla coltivazione nella Regione Lombardia è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti
composti, nell' ambito aziendale, per almeno l'85% dai corrispondenti vitigni.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione di mosti e dei vini sopra indicati,
le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici raccomandati e/o autorizzati per la
Provincia di Mantova fino a un massimo del 15%.
I vini a indicazione geografica tipica "Quistello" con la specificazione di uno dei vitigni di cui al
presente articolo possono essere prodotti anche nelle tipologie frizzante e, limitatamente ai rossi
novello.
I vini a indicazione geografica tipica “Quistello” all’atto dell’immissione al consumo devono avere le seguenti caratteristiche:
“Quistello” bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol;
acidità totale minima: 6,00 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,00 g/l.
“Quistello” rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol;
acidità totale minima: 6,00 gr/l;
estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l.
“Quistello” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol;
acidità totale minima : 6,00 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l.
“Quistello” novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 6,00 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica “Quistello”, anche con la specificazione del nome del vitigno,
prodotti nelle tipologie frizzante, all'atto dell'immissione al consumo, devono avere il seguente
titolo alcolometrico volumico totale minimo:
“Quistello” frizzante 10,00% vol.
I vini a indicazione geografica tipica “Quistello” all’atto dell’immissione al consumo devono avere le seguenti caratteristiche:
“Quistello” bianco:
colore: giallo paglierino;
odore: gradevole armonico;
sapore: tipico, pieno talvolta abboccato.
“Quistello” rosato:
colore: rosato;
odore: delicato, gradevole;
sapore: asciutto, armonico.
“Quistello” rosso:
colore: rosso rubino più o meno intenso anche tendente al granato;
odore: vinoso, gradevole armonico;
sapore: tipico, sapido armonico.
“Quistello” novello:
colore: rosso;
odore: fruttato, giovane, gradevole;
sapore: asciutto, fresco.
I vini a indicazione geografica tipica “Quistello” con la specificazione del nome del vitigno, all’atto dell’immissione al consumo , oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Variano a seconda della tipologia.