La indicazione geografica tipica “Benaco Bresciano” è riservata ai seguenti vini:
bianchi, anche nella tipologia frizzante e passito;
rossi, anche nella tipologia novello.
La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la indicazione geografica tipica <<Benaco Bresciano>> comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di Sirmione, Desenzano del Garda, Lonato, Pozzolengo, Calvagese della Riviera, Bedizzole, Prevalle, Muscoline, Padenghe del Garda, Soiano del Lago, Moniga del Garda, Polpenazze del Garda, Malerba del Garda, Puegnago del Garda, San Felice del Benaco, Salò, Roè Vociano, Gardone Riviera, Gavardo, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine, Limone sul Garda, in provincia di Brescia.
In epoca romana il lago era conosciuto come Benaco, mentre oggi è meglio noto come lago di
Garda, toponimo attestato fin dal Medioevo e di origine germanica, derivante da quello
dell'omonima cittadina sulla sponda veronese del lago, la quale, insieme a un'altra località celebre
del lago, Gardone Riviera, e altre meno conosciute, come Gàrdola, Gardoncino, Gardoni, Guàrdola
e Le Garde, testimonia la presenza germanica che va dal VI al VIII secolo, in particolare quella
longobarda. Il toponimo Garda, con il quale è chiamato il lago già in alcuni documenti dell'VIII
secolo, è l'evoluzione della voce germanica warda, ovvero "luogo di guardia" o "luogo di
osservazione".
Il toponimo classico del lago, ovvero Benācus lacus (Benaco), è quasi sicuramente di origine
celtica, precedente quindi al dominio romano, e dovrebbe derivare da bennacus, confrontabile con
l'irlandese bennach, e significherebbe "cornuto", ovvero dai molti promontori. La traduzione "cornuto" viene anche interpretata in riferimento alla penisola di Sirmione.
La versione italiana dell'accento tonico rimane fedele all'accentazione latina, quindi va pronunciato
con l'accento sulla "a". Gli abitanti del lago, in particolar modo quelli della sponda veronese,
pronunciano il nome Benaco con l'accento sulla "e", ovvero Bènaco. Resta oscuro il motivo per cui
i nativi delle zone del lago tendono ad utilizzare la versione con l'accento sdrucciolo del nome.
Non si è a conoscenza né di chi abbia introdotto la vite in questo ambiente né quando, ma alcune
testimonianze riportano che già nel I secolo il vino gardesano era ben noto e si poteva facilmente
trovare nei banchetti degli antichi romani con il nome di Vino Retico. Il Retico fu uno dei vini
preferiti dell'imperatore Augusto, per lo meno secondo quello che ci riporta Svetonio, e pure Plinio
loda le viti e l'uva retica, affermando che era piuttosto in voga a Roma.
L'integrazione tra Romani e Cenomani, i quali controllavano la zona gardesana, iniziò
probabilmente nel 225 a.C., quando vi fu un trattato di alleanza tra Cenomani, Veneti e Romani,
anche se l'effettiva romanizzazione del territorio avvenne tra il II e il I secolo a.C., tanto che nell'89
a.C. vennero concessi i diritti già delle città latine per volontà del console romano Gneo Pompeo
Strabone e una quarantina di anni dopo fu concessa la cittadinanza romana a Brescia (che
comprendeva la sponda occidentale e settentrionale del Benaco) e a Verona (che comprendeva
invece la sponda orientale). Un secolo strategico fu il I d.C. in quanto vennero realizzate strade di
notevole importanza, come la via Gallica, che collegava Verona con Milano passando da Peschiera
(l'antica Arilica), e la via Claudia Augusta, che collegava la pianura con il passo di Resia e quindi i
territori più settentrionali, oltre ad alcune strade di minore importanza che collegavano la val
d'Adige con il Garda, la via Benacensis (all'altezza di Torri del Benaco) e la Campiona. Furono
inoltre istituiti due pagi, ovvero circoscrizioni territoriali rurali: quello dei Benacenses sul bresciano
e il pagus dei Claudienses sul veronese. Nel 268 si combatté la battaglia del lago Benaco tra
l'esercito dell'impero romano, comandato dal futuro imperatore Claudio il Gotico, e la federazione
germanica degli Alemanni. La schiacciante vittoria ottenuta dai romani permise la definitiva
cacciata dall'Italia settentrionale degli Alemanni, a causa delle gravissime perdite che subirono
durante la battaglia.
Dopo il crollo dell'impero romano la regione gardesana assistette al passaggio di numerose
popolazioni barbariche, ma la prima popolazione germanica che vi si stanziò, dopo una lunga
migrazione, fu quella dei Longobardi. Le loro testimonianze sono presenti per lo più lungo le
sponde meridionale e orientale, preferite ad altre zone per via dell'importanza strategica: da qui si
poteva infatti controllare sia le vie d'acqua del Garda e del Mincio, che la val d'Adige. Durante
l'egemonia longobarda vi fu una prima riorganizzazione, oltre che la definitiva cristianizzazione
dell'area, iniziata nei secoli precedenti da San Vigilio e San Zeno. Il lago rimase al confine tra tre
potenti ducati longobardi, quelli di Verona, di Trento e di Brescia, e fu al centro di un'importante
rete di comunicazioni, sia commerciali sia militari. Per tanto fin dalla Preistoria il territorio
gardesano ha conosciuto la presenza dell'uomo e del vino. Sulle colline moreniche del Lago di
Garda, è stato ritrovato il più antico aratro costruito dall'uomo che, cinquemila anni prima di Cristo,
conosceva la vite selvatica e probabilmente anche il vino. Saranno però gli Etruschi, nel V secolo
a.C. ad introdurre nel bresciano la coltivazione della vite "addomesticata" soppiantando quella
selvatica.
Consorzio Valtènesi (foto www.consorziovaltenesi.it)
Base ampelografica
I vini bianchi ad indicazione geografica tipica “Benaco Bresciano” devono essere ottenuti da uve
provenienti da vigneti composti nell’ambito aziendale, da uno o più dei seguenti vitigni:
<<Chardonnay>>, <<Pinot Bianco>>, <<Riesling Renano>>, <<Riesling Italico>>, <<Trebbiano di
Soave>>, <<Trebbiano toscano>>, <<Pinot grigio>>, <<Incrocio Manzoni>>.
I vini rossi ad indicazione geografica tipica <<Benaco Bresciano>> devono essere ottenuti da uve
provenienti da vigneti composti nell’ambito aziendale, da uno o più dei seguenti vitigni:
<<Groppello>>, <<Marzemino>>, <<Barbera>>, <<Sangiovese>>, <<Cabernet franc>>,
<<Cabernet sauvignon>>, <<Merlot>>, <<Nebbiolo>>, <<Pinot nero>>, <<Rebo N.>>.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei vini e dei mosti sopra indicati, le
uve dei vitigni a bacca di colore corrispondente, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia,
fino ad un massimo del 15%.
La indicazione geografica tipica <<Benaco Bresciano>> con la specificazione di uno dei seguenti
vitigni <<Riesling>>, <<Chardonnay>>, <<Pinot Bianco>>, <<Pinot grigio>>, <<Trebbiano>>,
<<Incrocio Manzoni>> è riservata ai vini bianchi ottenuti da uve provenienti da vigneti composti,
nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente alla produzione dei mosti o dei mosti sopra indicati,
le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia, fino
ad un massimo del 15% .
La indicazione geografica tipica <<Benaco Bresciano>> con la specificazione di uno dei seguenti
vitigni <<Marzemino>>, <<Barbera>>, <<Merlot>>, <<Cabernet>>, <<Pinot nero>>,
<<Sangiovese>>, <<Rebo>> è riservata ai vini rossi ottenuti da uve provenienti da vigneti
composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente alla produzione dei mosti o dei mosti sopra indicati,
le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia, fino
ad un massimo del 15%.
I vini ad indicazione geografica tipica <<Benaco Bresciano>>, all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
<<Benaco bresciano>> Bianco:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Novello:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 5,00 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 17,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Pinot grigio:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Marzemino:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 5,00 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Barbera:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Chardonnay:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Rosso:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Pinot bianco:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Pinot nero:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Riesling:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 15,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Trebbiano:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
Acidità totale minima: 5,00 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Cabernet:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Merlot:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo:18,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Incrocio Manzoni:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Sangiovese:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Rebo:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
<<Benaco bresciano>> Passito:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 15,00% vol;
Acidità totale minima: 4,50 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,00 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica <<Benaco bresciano>>, anche con la specificazione del nome
del vitigno, prodotti nelle tipologie novello e frizzante, all'atto dell'immissione al consumo, devono
avere il seguente titolo alcolometrico volumico totale minimo:
<<Benaco bresciano>> novello 11,00% vol;
<<Benaco bresciano>> frizzante 10,00% vol.
I vini ad indicazione geografica tipica <<Benaco Bresciano>>, all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
<<Benaco bresciano>> Bianco:
Colore: giallo paglierino con riflessi verdolini;
Odore: fresco, delicato con eventuali toni delicati;
Sapore: armonico, vellutato, caratteristico.
<<Benaco bresciano>> Novello:
Colore: rosso rubino brillante con eventuali sfumature violacee
Odore: fruttato, gradevole, caratteristico
Sapore: piacevole, armonico, fresco.
<<Benaco bresciano>> Pinot grigio:
Colore: giallo paglierino, talvolta ramato;
Odore: gradevole, caratteristico, armonico;
Sapore: fresco, pieno, gradevole.
<<Benaco bresciano>> Marzemino:
Colore: rosso rubino con sfumature granata;
Odore: gradevole, con sentori di frutta matura;
Sapore: asciutto, pieno, caratteristico.
<<Benaco bresciano>> Barbera:
Colore: rosso rubino;
Odore: caratteristico e gradevole;
Sapore: pieno, vinoso, giustamente tannico.
<<Benaco bresciano>> Chardonnay:
Colore: rosso rubino più o meno intenso;
Odore: vinoso, gradevole;
Sapore: armonico, pieno, caratteristico.
<<Benaco bresciano>> Rosso:
Colore: rosso rubino;
Odore: vinoso, ampio, caratteristico;
Sapore: piacevole, vinoso, armonico.
<<Benaco bresciano>> Pinot bianco:
Colore: giallo paglierino;
Odore: caratteristico, fruttato;
Sapore: fresco, sapido, piacevole.
<<Benaco bresciano>> Pinot nero:
Colore: rosso rubino;
Odore: delicato, gradevole, caratteristico;
Sapore: piacevole, vinoso, armonico.
<<Benaco bresciano>> Riesling:
Colore: giallo paglierino;
Odore: gradevole, caratteristico;
Sapore: armonico, fresco, fruttato.
<<Benaco bresciano>> Trebbiano:
Colore: giallo paglierino anche intenso;
Odore: fine, delicato;
Sapore: armonico, caratteristico.
<<Benaco bresciano>> Cabernet:
Colore: rosso rubino più o meno intenso;
Odore: vinoso, gradevole;
Sapore: armonico, pieno, caratteristico.
<<Benaco bresciano>> Merlot:
Colore: rosso rubino intenso;
Odore: vinoso, intenso, caratteristico;
Sapore: morbido, armonico, corposo, persistente.
<<Benaco bresciano>> Incrocio Manzoni:
Colore: giallo paglierino talvolta con riflessi verdognoli;
Odore: delicatamente profumato e leggermente aromatico;
Sapore: pieno, gradevole caratteristico.
<<Benaco bresciano>> Sangiovese:
Colore: rosso rubino più o meno intenso;
Odore: vinoso, delicato;
Sapore: armonico, leggermente tannico.
<<Benaco bresciano>> Rebo:
Colore: rosso rubino;
Odore: gradevole e accentuato;
Sapore: armonico, gradevole, caratteristico.
<<Benaco bresciano>> Passito:
Colore: giallo paglierino con riflessi dorati;
Odore: intenso, complesso, fruttato
Sapore: dolce, morbido, armonico, vellutato.
I vini a indicazione geografica tipica “Benaco Bresciano” con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Variano a seconda della tipologia.