L'indicazione geografica tipica "Provincia di Mantova" è riservata ai seguenti vini:
bianchi, anche nelle tipologie frizzante e passito;
rossi, anche nelle tipologie frizzante, dolce, amabile, novello e passito;
rosati, anche nella tipologia frizzante.
La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti a essere designati con l’indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova” comprende l’intero territorio amministrativo della Provincia di Mantova.
Fondamentali i fattori umani legati al territorio che hanno contribuito in modo determinante
all’ottenimento del vino IGT Provincia di Mantova.
La coltivazione della vite in provincia di Mantova ha origini antiche, gli scavi archeologici nelle
colline moreniche hanno portato alla luce una ciotola di vinaccioli databile al Neolitico delle
palafitte. Successivamente la civiltà etrusca porto la cultura del vino. Il poeta Virgilio, nativo di
Mantova descrive l’esistenza della Vitis labrusca duemila anni fa, nella sua quinta Bucolica. La
coltivazione della vite assume consistenza alla fine del secoloXI con i monaci benedettini nei
territori dell’abbazia di Polirone a San Benedetto Po, definita per la sua importanza la Cassino del
nord. I monaci stabilivano agli affittuali un imponibile vinicolo. Questo grazie alla politica della
contessa Matilde di Canossa che con donazioni favorì l’insediamento di comunità religiose nelle
terre di sua pertinenza. Ad esse affidava il controllo del territorio favorendo con opere di bonifica e
di disboscamento la produttività del terreno e la coltivazione della vite. Quindi una coltivazione che
nasce da “terre nuove”, strappate alle esondazioni del fiume e messe al sicuro con le arginature.
Queste terre caratterizzano le qualità organolettiche della produzione vitivinicola.
L’arte millenaria del vino è testimoniata da un bassorilievo dei mesi attribuito alla scuola di
Wiligelmo, Ottobre che travasa il mosto, ( faceva parte della decorazione della basilica romanica ).
Questo bassorilievo del Mese-agricoltore, con le vesti sollevate e chino nell’atto di versare il mosto
evidenzia come l’arte della vinificazione fosse importante, non solo come attività dominante in un
periodo dell’anno, ma anche per i suoi significati religiosi e le sue implicazioni liturgiche tanto da
essere inclusa nella celebrazione monumentale del processo di insediamento dell’area.
Testimonianza importante per i vini e le uve dei colli ci viene fornita dalla corrispondenza di
Isabella d’Este nel suo viaggio a Cavriana e sul lago di Garda nel settembre del 1535, e nella “Descrittione in compendio del castello di Solferino” un documento dell’Archivio di Stato di
Mantova del 1588.
Anche il mantovano Teofilo Folengo descrive i gesti secolari di una mitologica vendemmia avendo
probabilmente sotto gli occhi ciò che accadeva nelle sue terre.
In tempi più recenti la coltivazione del Lambrusco è testimoniata da convegni in particolare il
Convegno viticolo della Val Padana, San Benedetto Po, 16 gennaio 1949, che descrive come la vite
fosse coltivata maritata all’olmo nelle classiche piantate mantovane.
L’uomo ha modellato il territorio e reso possibile la coltivazione della vite che è diventata
tradizione come i rituali che ruotavano intorno all’uva e al vino con radici antiche che risalgono al
cuore del Medioevo.
Provincia di Mantova Igt - Consorzio Vini Mantovani (foto www.vinimantovani.i)
Base ampelografica
I vini a indicazione geografica tipica "Provincia di Mantova" bianchi, rossi e rosati devono essere
ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, in ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla
coltivazione nella Regione Lombardia, a bacca di colore corrispondente, ed iscritti nel Registro
Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportatinel disciplinare.
L’ indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova”, con la specificazione di uno dei seguenti
vitigni: Ancellotta, Barbera, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Carmenere, Chardonnay,Cortese,
Corvina, Fortana, Garganega, Groppello gentile, Malvasia bianca, Marzemino, Merlot, Molinara,
Negrara, Pinot Bianco, Pinot grigio, Pinot nero, Riesling, Rondinella, Sangiovese, Sauvignon, è
riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, per almeno
l'85% dai corrispondenti vitigni .
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non
aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia, fino a un massimo del 15%.
L’indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova”, con la specificazione del vitigno:
“Cabernet”, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito
aziendale, dai vitigni Cabernet sauvignon e Cabernet franc da soli o congiuntamente per almeno
l'85%.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non
aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia, fino a un massimo del 15%.
L’ Indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova”, con la specificazione del vitigno:
“Lambrusco”, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito
aziendale, dai vitigni Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Maestri,
Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Viadanese da soli o congiuntamente per
almeno l'85%.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le
uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione
Lombardia fino a un massimo del 15%.
L’ Indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova”, con la specificazione del vitigno:
“Trebbiano”, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito
aziendale, dai vitigni Trebbiano romagnolo, Trebbiano toscano,Trebbiano giallo e Trebbiano di
Soave da soli o congiuntamente per almeno l'85%.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, , le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non
aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia, fino a un massimo del 15%.
L’ Indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova”, con la specificazione del vitigno:
“Riesling”, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale,
dai vitigni Riesling e Riesling italico da soli o congiuntamente per almeno l'85%.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le
uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione alla coltivazione
nella Regione Lombardia, fino a un massimo del 15%.
I vini a indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova”, con la specifica di un vitigno a bacca
nera possono essere prodotti anche nella tipologia novello.
I vini a indicazione geografica tipica ”Provincia di Mantova” con la specificazione di uno dei
vitigni di cui al presente articolo possono essere prodotti anche nella tipologia frizzante e passito.
I vini a indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova” all’atto dell’immissione al consumo devono avere le seguenti caratteristiche :
“Provincia di Mantova” bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,50% vol;
acidità totale minima: 4,00 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,00 g/l.
“Provincia di Mantova” rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,50% vol;
acidità totale minima: 4,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l.
“Provincia di Mantova” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,50% vol;
acidità totale minima: 4,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,00 g/l.
“Provincia di Mantova” novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol;
acidità totale minima: 4,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,00 g/l.
“Provincia di Mantova” bianco passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,00 g/l.
“Provincia di Mantova” rosso passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
acidità totale minima: 4,50 g/l;
estratto secco netto minimo: 20,00 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova”, anche con la specificazione del nome
del vitigno, prodotti nelle tipologie frizzante, all'atto dell'immissione al consumo, devono avere il
seguente titolo alcolometrico volumico totale minimo:
“Provincia di Mantova” frizzante: 9,50% vol.
I vini a indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova” all’atto dell’immissione al consumo devono avere le seguenti caratteristiche :
“Provincia di Mantova” bianco:
colore: giallo paglierino;
odore : gradevole armonico;
sapore : tipico, pieno talvolta abboccato.
“Provincia di Mantova” rosato:
colore: rosato;
odore: delicato, gradevole;
sapore: asciutto, armonico.
“Provincia di Mantova” rosso:
colore: rosso rubino più o meno intenso anche tendente al granato;
odore: vinoso, gradevole armonico;
sapore: tipico, sapido armonico.
“Provincia di Mantova” novello:
colore: rosso;
odore: fruttato, giovane, gradevole;
sapore: asciutto fresco.
“Provincia di Mantova” bianco passito:
colore: giallo tendente all’ambra secondo l’invecchiamento;
odore: intenso fruttato;
sapore: caratteristico sapido.
“Provincia di Mantova” rosso passito:
colore: rosso tendente al granato;
odore: caratteristico e intenso;
sapore: tipico, armonico.
I vini a indicazione a indicazione geografica tipica “Provincia di Mantova” con la specificazione del nome del vitigno, all’atto dell’immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Variano a seconda della tipologia.