Le uve devono essere prodotte nella zona che comprende l’intero territorio amministrativo dei
comuni di:
Trani, Bisceglie, Ruvo di Puglia, Corato, Andria, Canosa, Minervino Murge e parte del territorio dei
comuni di: Barletta, Terlizzi, Bitonto in provincia di Bari e parte del territorio amministrativo dei
comuni di: Trinitapoli in provincia di Foggia.
La tradizione vitivinicola millenaria della zona è attestata da numerosi documenti di notevole valore
storico ( archivi e biblioteche monastiche ) e da opere d’arte risalenti al periodo della Magna Grecia
(Museo Jatta), sono l’attestazione fondamentale dello stretto legame esistente tra i fattori umani e le
qualità e le caratteristiche peculiari del vino.
L’uomo, intervenendo sul territorio, ha nel corso dei tempi tramandato le tradizionali tecniche di
coltivazione ed enologiche, che nell’epoca moderna, grazie al progresso scientifico e tecnologico
sono state notevolmente migliorate ed affinate fino all’ottenimento di vini che al giorno d’oggi
godono di notevole fama per le loro qualità particolari sia a livello nazionale che mondiale.
Grappolo di Moscato Bianco (foto http://catalogoviti.politicheagricole.it)
Base ampelografica
Il vino a DOC “Moscato di Trani” deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti composti
dal vitigno: Moscato bianco.
Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve a frutto bianco con aroma Moscato
provenienti da altri vitigni da vino presenti nei vigneti fino ad un massimo del 15%, purché tali
vitigni siano compresi tra quelli idonei alla coltivazione per la provincia di Bari.
I vini a DOC “Moscato di Trani”, all’atto dell’immissione al consumo, devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Moscato di Trani” Dolce Naturale:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol;
titolo alcolometrico volumico da svolgere minimo: 2,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
“Moscato di Trani” Liquoroso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 18,00% vol;
titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 16,00% vol;
titolo alcolometrico volumico da svolgere minimo: 2,00% vol;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
E’ in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modificare, con proprio decreto, i limiti sopra indicati per l’acidità totale e l’estratto non riduttore.
I vini a DOC “Moscato di Trani”, all’atto dell’immissione al consumo, devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Moscato di Trani” Dolce Naturale:
colore: giallo dorato;
profumo: aroma intenso, caratteristico;
sapore: dolce, vellutato, armonico.
“Moscato di Trani” Liquoroso:
colore: giallo dorato sino ad ambrato;
profumo: lievemente aromatico, intenso, caratteristico;
sapore: dolce, vellutato, caldo.
- Moscato di Trani dolce naturale: si accompagna a pasticceria secca, torte alla crema, all'uovo e al cioccolato e cannoli alla crema. Temperatura di servizio 8°C.
- Moscato di Trani liquoroso: si abbina a preparazioni dolci a pasta non lievitata e consistenti, come la pasta di mandorle e le crostate con confettura di albicocche. Temperatura di servizio 10° - 12°C.