Parco Naturale Adamello-Brenta - Trentino
Atlante dei Parchi e delle aree protette in Italia

Tipologia di area protetta - Dove si trova

Tipologia: Parco Naturale Provinciale
Regione: Trentino-Alto Adige
Provincia: Trento

Il Parco Naturale Adamello-Brenta, situato nel Trentino occidentale, è stato istituito nel 1967. Comprende i gruppi montuosi dell'Adamello, della Presanella e del Brenta e si estende su una superficie pari a 618 km quadrati. E' la più vasta area protetta del Trentino e una delle più estese d'Italia.

Dolomiti di Brenta Dolomiti di Brenta - Parco Naturale Adamello-Brenta (foto Davide Martinelli)

Descrizione e storia

Il suo territorio è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi e ambienti naturali.
Il gruppo Adamello-Presanella è ricchissimo di acque fluenti, alimentate da ghiacciai, che formano suggestive cascate (la più famosa è la cascata di Nardis) e numerosi laghi alpini. Le sue cime fanno da corona alla Valle di Genova, autentico gioiello naturalistico.
Il gruppo di Brenta con il suo aspetto scenico e policromatico contrasta con la statica maestosità dei ghiacciai e delle vette del vicino Adamello; è una suggestione di cime, guglie e torri dalla fantasiosa architettura dolomitica che sono state oggetto di memorabili imprese alpinistiche.

Storia del Parco Naturale Adamello-Brenta

Della bellezza e dello straordinario interesse naturalistico degli delle valli alpine laterali della Val Rendena e del Gruppo di Brenta e dell'esigenza di salvaguardarli da ogni manomissione si incominciò a parlare già nel 1919 quando Luigi Vittorio Bertarelli, direttore della rivista del Touring Club Italiano "Le Vie d'Italia", pubblicò alcune note sull'istituzione di due parchi naturali in Trentino. L'idea gli era stata suggerita da Giovanni Pedrotti della Società Alpinisti Tridentini, il quale nel 1928 la riprendeva e la sviluppava in un articolo sul Corriere del Cacciatore dal titolo "Parchi nazionali nel Trentino per la protezione della flora e della fauna", dove indicava i territori che in Trentino meglio si sarebbero prestati all'istituzione di Parchi nazionali e di grandi riserve della fauna locale: uno all'estremità occidentale del Trentino, l'altra ai confini orientali della provincia. E' proprio in queste zone che la Provincia Autonoma di Trento, traducendo in realtà concreta per la prima volta in Italia l'istituto del Parco naturale, ha creato nel 1967 i due parchi provinciali, quello dell'Adamello-Brenta e quello di Paneveggio-Pale di San Martino.

L'Ente Parco e la salvaguardia dell'ambiente naturale

Al momento della sua istituzione il Parco Naturale Adamello-Brenta occupa un'area di 504 chilometri quadrati. Negli anni '80 l'atto istitutivo viene tradotto in precise norme di protezione e di gestione del territorio. Nel 1987 vengono ridefiniti i confini del Parco, ampliando il territorio sottoposto a tutela fino a raggiungere gli attuali 618 chilometri quadrati. Successivamente la Provincia autonoma di Trento, dopo una lunga fase di confronto, ha emanato nel 1988 la nuova legge sull'Ordinamento dei Parchi naturali del Trentino che ha istituito gli organi per la gestione amministrativa e fissato le modalità di utilizzo delle risorse dei Parchi naturali. Viene costituito l'Ente Parco Adamello-Brenta nel cui Comitato di gestione sono riuniti i rappresentanti dei 35 Comuni che ricadono, anche parzialmente, nell'area protetta, e le rappresentanze del mondo ambientalista, venatorio, alpinistico.
Il nuovo ordinamento esprime in primo luogo una moderna idea di parco che, superando la semplice necessità di conservazione delle bellezze naturali, persegue la promozione e la ricerca scientifica e l'uso sociale dei beni ambientali. In un'ottica di convivenza fra l'ecosistema naturale e l'uomo con le sue attività, si è inteso consolidare il millenario rapporto di armonico equilibrio che ha creato un indissolubile legame fra le popolazioni ed il territorio. La disciplina, territoriale e urbanistica del Parco, la tutela e la valorizzazione delle sue peculiarità naturalistico-ambientali sono affidate allo strumento del Piano del Parco cui si affianca uno specifico Piano Faunistico. Nel perseguire le finalità stabilite dalla legge istitutiva, l'Ente Parco effettua interventi di conservazione del territorio e sulle infrastrutture, controlla i flussi di visitatori, organizza attività di educazione ambientale, promuove la ricerca scientifica, promuove progetti per la conservazione e la valorizzazione della flora e della fauna del Parco (Progetto Live Ursus, Progetto Stambecco, ecc.).

Lago Valagola - Parco Naturale Adamello Brenta Lago Valagola - Parco Naturale Adamello Brenta

Val di Fumo Val di Fumo - Parco Naturale Adamello Brenta (foto Davide Martinelli)

Flora e fauna

L'eccezionale integrità e varietà di ambienti del territorio del Parco Adamello-Brenta si rispecchia in una straordinaria ricchezza faunistica che include, tra l'altro, specie rare ed esclusive dell'arco alpino.
Tra i tanti animali presenti nel Parco ricordiamo: l'Orso bruno, la Volpe, il Tasso, la Faina, la Donnola, l'Ermellino, la Martora, il Camoscio, lo Stambecco, il Cervo, il Capriolo, il Muflone, la Marmotta, il Driomio, lo Scoiattolo, il Ghiro, numerosi rapaci diurni (Aquila, Sparviere, Poiana, Falco pellegrino, Gheppio, ecc.) e notturni (Civetta, Allocco, Gufo reale, ecc.), e moltissimi altri uccelli, rettili, anfibi, pesci, ecc.

Progetto Life Ursus - Tutela della popolazione di Orso bruno del Brenta

Sul Brenta sopravvivono gli ultimi orsi autoctoni delle Alpi: testimonianza della cultura e della storia delle genti alpine, e simbolo di un ambiente naturale integro e selvaggio. Ma fra le nostre montagne sono ormai pochissimi gli esemplari rimasti (non più di tre) e non si hanno segni di riproduzione dal 1988. Il progetto "Live Ursus - Tutela della popolazione di Orso bruno del Brenta" è un tentativo, con profonde basi scientifiche, di far rivivere la popolazione di orsi del Trentino occidentale, che è ormai alla soglia dell'estinzione.
Il progetto ha comportato il rilascio di 10 esemplari di orsi catturati in Slovenia, con l'obiettivo di ricostituire una popolazione in grado di riprodursi e autosostenersi in natura, per ricolonizzare un'area che va ben oltre il territorio del Parco.
Il progetto è stato promosso dal Parco Naturale Adamello-Brenta, finanziato in parte dall'Unione Europea e sviluppato con la collaborazione di molti soggetti. I Servizi del Dipartimento Foreste della Provincia Autonoma di Trento forniscono un supporto diretto alle operazioni, l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica fornisce un coordinamento scientifico a tutta l'iniziativa. Il WWF del Trentino collabora principalmente per le attività di divulgazione e comunicazione.
A fine primavera '99 sono stati liberati nel Parco i primi due esemplari di Orso bruno (Ursus arctos) provenienti dalla Slovenia. Si trattava di un maschio, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, del peso di 99 kg, e di una femmina di 3 anni e mezzo e 55 chilogrammi di peso. I nomi, Masùn e Kirka, sono stati dati loro per ricordare le località da cui provenivano. Durante la fase di cattura sono stati muniti di radiocollare, per cui era possibile seguire in ogni momento le loro mosse.
Il piano di rinsanguamento è continuato nella primavera 2000: tre splendidi esemplari, due femmine e un maschio, sono stati liberati nella zona del lago di Tovel. I rilasci sono continuati anche nel 2001 e nel 2002.
Negli anni seguenti gli orsi hanno continuato a riprodursi: due cuccioli nel 2002, due nel 2003, cinque nel 2004, tre nel 2005 e altri nel 2006.
Nonostante la fine del Progetto Life Ursus, l'impegno del Parco Naturale Adamello Brenta nei confronti dell'orso prosegue, con l'obiettivo finale di facilitare il raggiungimento di una popolazione minima vitale sulle Alpi Centrali. Le attivit à attualmente in corso prevedono l'approfondimento delle conoscenze sulla popolazione del Trentino Occidentale, una costante azione di divulgazione e comunicazione, la collaborazione con Enti ed Associazioni interessate al perfezionamento delle strategie di conservazione del plantigrado.
Per altre notizie sull'Orso bruno del Parco Naturale Adamello-Brenta >>>

Lago di Tovel - Parco Naturale Adamello-Brenta Lago di Tovel - Parco Naturale Adamello-Brenta (foto Luca Tomasi)

Informazioni per la visita

Centri visitatori:

Daone: Centro visitatori "Fauna"
Spormaggiore: Centro visitatori "Orso"
Tovel: Centro visitatori "Lago Rosso"
S.Antonio di Mavignola: Punto informativo - Foresteria
Stenico: Giardino Botanico
Molveno: Segheria Veneziana Taialacqua
Da non perdere
Val di Genova: da Carisolo-Pinzolo la valle si inoltra verso ovest tra strette pareti e ripidi versanti coperti da fitti boschi di latifoglie e conifere; più in alto la valle si allarga per terminare dopo 16 chilometri, nello spettacolare circo di pareti e ghiacciai (Mandron e Lobbia) che scendono sulla piana di Bédole.

Come raggiungere il Parco:

Versante Nord-Est - Val di Non - Val di Sole
Da Trento si segue in direzione nord la SS n. 12 del Brennero fino a San Michele all'Adige (uscita A22); proseguendo sulla SS n. 43 in loc. Rocchetta si entra in Val di Non. Si continua sulla provinciale n. 73 della destra Noce fino a Tuenno (imbocco della Val di Tóvel) e successivamente Cles.
Poco dopo la loc. Rocchetta si incontra la deviazione per Andalo, Molveno e l'Altopiano della Paganella (SS n. 421), accesso orientale alla catena centrale del Brenta e al sottogruppo della Campa.
Dopo Cles il ponte di Mostizzolo sul fiume Noce segna il confine tra Val di Non e Val di Sole. Dai centri di Malé e Dimaro si accede alla catena settentrionale del Brenta.
Dall'alta Val di Sole si accede al Gruppo della Presanella.

Versante Sud-Ovest Valli Giudicarie - Val Rendena
Da Trento si segue la SS n. 45 della Gardesana Occidentale fino a Sarche, proseguendo per Ponte Arche e Tione (SS n. 237). Poco prima di Ponte Arche-Comano Terme si incontra la deviazione per il settore meridionale del Gruppo di Brenta. Da Tione, proseguendo sulla SS n. 237 in direzione sud, si può accedere alle valli di Breguzzo e Daone-Fumo. Proseguendo in direzione nord (SS n. 239) si risale la Val Rendena fino a Strembo (sede del Parco), Pinzolo (Dolomiti di Brenta), Carisolo (Val di Genova, Adamello e Presanella) e Madonna di Campiglio (Presanella e Dolomiti di Brenta).

Gestione:

Sede amministrativa dell'Ente Parco
Strembo (TN) Via Nazionale, 24
Informazioni: info@pnab.it
Sito Web: www.pnab.it

Razze e prodotti tipici del Parco Naturale Adamello-Brenta

Parco Naturale Adamello-Brenta Mappa e logo del Parco Naturale Adamello-Brenta (www.pnab.it)

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