Tipologia: Riserva Naturale guidata; istituita nel 1971 con D.P.G.R. del Trentino-Alto Adige n. 2096 del del 23 luglio 1971.
Regione: Trentino-Alto Adige
Provincia: Trento
La Riserva Naturale guidata Campobrùn nel settore sud-orientale del Trentino, nel centro delle Piccole Dolomiti nel territorio amministrativo di Ala (TN) al confine con il Parco Naturale della Lessinia (Veneto; province di Verona e Vicenza). Occupa una superficie di 429 ettari (di cui 123 di bosco e i restanti di pascoli e improduttivi), dai 1.336 metri del Rifugio Revolto ai 2.020 di Cima Obante.
Riserva Naturale guidata Campobrùn (foto Fabrizio Fronza - Monica Tamanini)
La Riserva occupa l'anfiteatro dell'alta valle del torrente Revolto ed è circondata da una corona di cime: Cima Carega (2.259 m), Monte Obante (2.020 m), Monte Plische (1.974 m), Cima Tre Croci (1.939 m) e Monte Zevola (1.976 m). La Riserva, oltre che per i valori naturalistici e paesaggistici (da Cima Carega si gode di uno splendido panorama sui Colli Euganei, sull'Appennino, sul Monte Baldo, sul Lago di Garda e sulle Alpi), merita di essere visitata per la particolarità di trovarsi in "un'area cimbra" ossia in un'isola di colonizzazione germanica medievale che conserva costumi e tradizioni tipici di quelle popolazioni: tutt'oggi le comunità degli anziani di Giazza e di altri 12 comuni veronesi e 7 comuni vicentini parlano il linguaggi "bajuvaro" dell'Alto Medio Evo.
Le cime che contornano l'alta Valle del Rio Revolto sono costituite da rocce bianche di tipo dolomitico (da cui il nome di Piccole Dolomiti) alle quote superiori e più in basso da calcari grigi. La vegetazione dominante è costituita da pascoli e praterie e in parte da incolti, mentre le formazioni arboree sono confinate nel fondo valle dove si trovano boschi con abeti rossi, larici, abeti bianchi e cedui di faggio con maestosi isolati esemplari ad alto fusto; più in alto fitti mugheti colonizzano le sterili pietraie dei coni detritici.
La composizione floristica della Riserva è molto ricca e per certi aspetti richiama quella del Monte Baldo. Fra le specie di interesse faunistico si menzionano marmotte, camosci, caprioli, tetraonidi come il gallo cedrone, il gallo forcello e la coturnice.
Accessi:
Da sud dalla Valle d'Illasi per Giazza (dal casello Verona est dell'autostrada Serenissima); da ovest dalla Valle dell'Adige per la Val di Ronchi fino al Passo Pertica.
La gestione è affidata per speciale convenzione all'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali di verona, mentre la Provincia di Trento ne cura l'amministrazione straordinaria .
Servizio Parchi e Foreste Demaniali della Provincia Autonoma di Trento
Centro Direzionale Nord - Via Trener, 3
38100 Trento
Tel. 0461 495833