Tipologia: Biotopo; istituito con Deliberazione della Giunta Provinciale del 5 agosto 1988 n. 8784.
Regione: Trentino-Alto Adige
Provincia: Trento
Il biotopo "Lona-Lasés" si trova presso il Lago di Lasés a circa 660 metri di quota. Occupa una superficie di circa 26 ettari nel territorio comunale di Lona-Lasés, nel Trentino nord-orientale.
La palude di Lasés (Archivio P.A.T. - Servizio Parchi e Foreste Demaniali)
Il biotopo Lona-Lasés è costituito da tre zone: la palude di Lasés, la Val Fredda e il Palù Redont. Un tempo queste aree erano collegate tra loro e si estendevano attorno all'abitato di Lasés e al lago omonimo, ma a causa dell'intensa attività estrattiva del porfido, tale continuità è stata irrimediabilmente compromessa. Ognuno di queste tre "frammenti" di territorio conserva un particolare patrimonio nturalistico da conservare e tutelare.
La Palude di Lasés è ciò che resta della palude formata dal lago omonimo e dal suo emissario, che scorre nella Valle dei Sfondroni. Attualmente è costituita solo da una striscia lunga e stretta di cariceto, contenuta tra due "muri" di detriti di porfido. e' una zona umida particolarmente pregiata sotto gli aspetti vegetazionali, faunistici, biologici ed ecologici.
La Val Fredda è una valletta dalle caratteristiche microclimatiche tali da permettere l'insediamento, a 800 metri di quota, di specie tipiche dell'ambiente alpino. Si tratta di un fenomeno di inversione termica causato dal refrigeramento dell'aria durante la sua circolazione nei canali all'interno di zone di antichi franamenti detritici. L'aria fredda esce da alcune buche dette "Buse del giàz" (=buche del ghiaccio) per la presenza costante di ghiaccio sul loro fondo, determinando un abbassamento costante della temperatura, tale da favorire la presenza di una flora che normalmente vive oltre i 2000 metri di quota.
L'ultima delle tre aree, il Palù Redont, è una piccola torbiera rotonda in cui si trova la rara associazione vegetale del Caricetum lasiocarpae con la presenza dell'altrettanto raro Salix rosmarinifolia L., un salice nano che vive solo negli ambienti di torbiera.
La legge provinciale (Provincia Autonoma di Trento) che ha istituito i Biotopi protetti (zone di rilevante interesse naturalistico, scientifico e culturale) è la n.14 del 23/06/1986. Nel 1987 ne sono stati individuati 287: di questi, 219 sono definiti di interesse "locale" e la loro istituzione e gestione è di competenza comunale (biotopi comunali); i 68 più importanti sono invece classificati di interesse provinciale (biotopi provinciali), e sono di competenza dell'Ufficio Biotopi del Servizio Parchi e Foreste Demaniali della Provincia.
Il biotopo è visitabile attraverso un interessante percorso didattico.
Come arrivare
Da Trento per Civezzano e quindi SP in direzione Cavalese (circa 15 km da Trento).
Servizio Parchi e Foreste Demaniali della Provincia Autonoma di Trento
Centro Direzionale Nord - Via Trener, 3
38100 Trento
Tel. 0461 495833