Tipologia: Biotopo; istituita nel 1974 come Riserva Naturale con ordinanza del Comune di Baselga di Pinè; nel 1989 come biotopo provinciale con deliberazione della Giunta Provinciale del 21 dicembre 1989 n. 16440.
Regione: Trentino-Alto Adige
Provincia: Trento
Il biotopo "Laghestèl" si trova al margine occidentale dell'Altopiano di Pinè a 902 metri di quota e occupa un'area di 95 ettari nel Comune di Baselga di Pinè.
Lo specchio d'acqua del Laghestel (foto www.altopianodipine.com)
La conca del Laghestel appare sui libri di storia fin dal 1613, anno in cui la Comunità di Pinè cedette l'area al Cardinale Madruzzo, Principe Vescovo di Trento, riservandosi però il diritto di sflacio, di pascolo e di macerare nelle acque del lago la canapa e il lino. Nei secoli successivi la torbiera fu oggetto di continui tentativi di bonifica. Nel 1870 ebbe inizio una limitata attività estrattiva che interessò la porzione orientale del Laghestel e che fortunatamente cessò di lì a poco senza aver influito sulla conformazione morfologica dell'area. Nel 1974, il Comune di Baselga di Pinè istituì la Riserva naturalistica e paesaggistica del Laghestel su un'area di circa 40 ettari. Si trattava del primo esempio provinciale di tutela aplicato ad una zona umida, all'esterno dei parchi naturali e delle foreste demaniali. Con il trasferimento delle competenze alla Provincia di Trento (nel 1989) è stato introdotto il divieto di caccia. Il motivo ispiratore della zona protetta è la presenza di un piccolo lago originatosi fra due morene glaciali, di forma tondeggiante e in fase di regressione naturale. Particolare è il caratteristico fenomeno dell'arrossamento delle acque dovuto ad un'alga unicellulare flagellata, l'Euglena sanguinea.
Le specie igrofile del laghetto comprendono piante del genere Typha, Carex, Scirpus, Juncus, Equisetum, Molinia e piante carnivore tipiche delle torbiere, povere di azoto, come la Drosera e l'Utricularia, quest'ultima più comune nelle acque stagnanti.
I boschi circostanti la torbiera sono abitanti da scoiattoli, volpi, caprioli. Molti uccelli nidificano nel folto del canneto, mentre gli specchi d'acqua sono popolati da chiassose rane verdi, rane rosse, rospi e dal tritone alpestre. La presenza di ricca fauna richiama spesso predatori come il nibbio bruno, che spesso si può osservare mentre sorvola la zona in cerca di prede.
L'osservatorio del Laghestel (foto www.altopianodipine.com)
La legge provinciale (Provincia Autonoma di Trento) che ha istituito i Biotopi protetti (zone di rilevante interesse naturalistico, scientifico e culturale) è la n.14 del 23/06/1986. Nel 1987 ne sono stati individuati 287: di questi, 219 sono definiti di interesse "locale" e la loro istituzione e gestione è di competenza comunale (biotopi comunali); i 68 più importanti sono invece classificati di interesse provinciale (biotopi provinciali), e sono di competenza dell'Ufficio Biotopi del Servizio Parchi e Foreste Demaniali della Provincia.
Il percorso didattico intorno al Laghestel si percorre in circa 2 ore e mezzo. Sono stati realizzati punti sosta di osservazione con tabelle informative e torrette di osservazione. Si consiglia di iniziare il sentiero dopo il bivio per la località Ferrari e di proseguire nel senso di marcia suggerito dalle tabelle stesse.
Come arrivare
All'area si accede da Trento per Baselga di Pinè (strada statale n. 47 e strada provinciale n. 66) e da lì alla località Ferrari.
Servizio Parchi e Foreste Demaniali della Provincia Autonoma di Trento
Centro Direzionale Nord - Via Trener, 3
38100 Trento
Tel. 0461 495833