Classe: Insetti
Ordine: Coleotteri
Sottordine: Polifagi
Famiglia: Bruchidi
Genere: Bruchus
Specie: B. pisorum L.
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Pisello (seme).
Il Tonchio del Pisello è un piccolo Coleottero (circa 4 mm di lunghezza). Il corpo, che è nerastro e ricoperto di peluria, presenta anche macchie diffuse grigio chiaro sulle elitre; queste lasciano scoperto il pigidio che è più chiaro. L'adulto è pollinifago e glicifago e pertanto non determina, direttamente, nessun danno. La larva, che ha il corpo arcuato, è di colore bianco con il capo bruno; essa porta brevissime setole ed è dotata di corte zampe. La larve sono fitofaghe e vivono nutrendosi di tessuti del seme del Pisello. Il danno si manifesta sui semi del Pisello e sono causati dall'azione trofica delle larve. Queste, generalmente una per seme, svuotano i semi di Pisello rendendoli incommerciabili sia per l'uso alimentare che come semente; infatti i semi perdono la germinabilità oppure, se germinano, danno origine a piante molto deboli e con accrescimento stentato.
Il Tonchio del Pisello passa l'inverno allo stadio di adulto all'interno dei semi attaccati o in ripari.
In primavera gli adulti escono dai semi ed iniziano la loro attività nutrizionale; subito si accoppiano per riprodursi. Le femmine ovidepongono generalmente sulla superficie dei baccelli. Le larve neonate bucano il baccello per poi introdursi nel seme per scavarlo internamente. Le larve, raggiunta la maturità, si impupano nel seme che ormai ha raggiunto la maturazione. L'insetto adulto non esce dal seme ma sverna al suo interno; uscirà, come già detto, nella primavera successiva. Il Tonchio del Pisello compie una generazione all'anno.
Adulto di Tonchio del pisello - Bruchus pisorum L. (foto http://claude.schott.free.fr)
Tonchio del pisello - Bruchus pisorum L. (foto www.dgsgardening.btinternet.co.uk)
Tecniche di prevenzione e lotta
Le tecniche di prevenzione e lotta devono seguire le seguenti regole basilari:
- i locali destinati a magazzino devono essere perfettamente impenetrabili dagli insetti. Le porte e le finestre devono possedere accorgimenti che ne consentano la chiusura ermetica. Lo stesso fabbricato deve essere isolato anche nelle fondazioni, per consentire le eventuali fumigazioni di disinfestazione, anche in pressione; le finestre devono essere dotate di reti di metallo o di nylon, a maglia fine, per impedire l'ingresso degli insetti adulti;
- nei magazzini e nei locali di lavorazione trovano efficace applicazione: trappole alimentari; trappole luminose a scarica elettrica; trappole sessuali: queste sono particolarmente efficaci contro i Lepidotteri.
Con queste trappole si possono ottenere dei risultati diversi:
- la cattura massiva: in questo modo si diminuisce la consistenza numerica della popolazione, mediante la cattura dei maschi che non possono più compiere gli accoppiamenti;
- la cattura di monitoraggio: in questo modo si individua l'entità della popolazione e si segue il ciclo di sviluppo allo scopo di determinare la soglia di intervento. Questa consente di individuare il momento più propizio per intervenire con prodotti disinfestanti e solo quando l'entità della popolazione è tale da provocare un reale danno economico.
La soglia varia da 1 a 2 insetti per trappola a seconda del fitofago considerato;
la disinfestazione viene effettuata con fumiganti o con insetticidi ad azione residuale; essa può essere fatta sia con infestazioni in atto che con i locali vuoti, a scopo preventivo.
Le fumigazioni
Le fumigazioni devono essere effettuate da personale specializzato, previa autorizzazione della Questura, dell'A.S.L., o della Capitaneria di Porto.
Le dosi e i periodi di esposizione devono essere rigorosamente rispettati per evitare che il prodotto immagazzinato assuma odori che poi si trasmettono anche al pane e agli altri derivati.
Insetticidi residuali (azione per contatto)
L'applicazione delle dosi deve essere rigorosa per evitare l'insorgenza di fenomeni di resistenza, è inoltre opportuno alternare l'uso dei principi attivi, per ridurre questi fenomeni.
Altre metodologie di conservazione
Attualmente la conservazione delle derrate alimentari si sta orientando sull'impiego di due nuove tecnologie: l'atmosfera controllata e la refrigerazione; queste nuove tecniche che tendono a sostituire i prodotti chimici consentono di limitare le infestazioni e di ottenere prodotti conservati senza residui chimici.
Queste tecniche prevedono ambienti appositamente costruiti e naturalmente a tenuta stagna.
La tecnica dell'atmosfera controllata viene realizzata con l'impiego di Azoto oppure di Anidride carbonica in sostituzione dell'Ossigeno.
I risultati migliori si ottengono con l'Anidride carbonica che richiede tempi di applicazione minori, rispetto all'Azoto, anche in presenza di una certa % di Ossigeno.
Gli insetti muoiono per soffocamento e per l'effetto tossico della CO2 a livello cellulare.
La tecnica della refrigerazione consente di conservare efficacemente i prodotti per lunghi periodi in quanto viene bloccato il metabolismo degli insetti.
I tempi di refrigerazione variano a seconda dell’abbassamento di temperatura prescelto, che dipende dalle specie di insetti presenti e dal loro stadio di sviluppo.
La conservazione potrebbe essere anche integrata, cioè utilizzando entrambe le tecniche: basse temperature associate ad atmosfera controllata.