Classe: Insetti
Ordine: Coleotteri
Sottordine: Polifagi
Famiglia: Bruchidi
Genere: Acanthoscelides
Specie: A. obtectus Say
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Fagiolo e semi di altre Leguminose.
Il Tonchio del Fagiolo è un piccolo Coleottero (circa 2,54 mm di lunghezza) di colore verdastro e con il corpo ricoperto di corti peli.
La larva è arcuata e di colore biancastro.
Il danno si manifesta sui semi del Fagiolo ed è determinato dall'attività trofica delle larve; queste penetrano nel fagiolo, più di una ogni seme, scavandovi gallerie nutrizionali. I semi, che sono svuotati e bucherellati, divengono incommestibili e perdono la loro capacità germinativa.
Il Tonchio del Fagiolo sverna allo stadio di adulto all'interno dei magazzini.
In estate gli adulti usciti dai magazzini si portano sulle piante di Fagiolo; le femmine depongono le uova sui baccelli dentro ad un'apertura, scavata con le mandibole, in prossimità dei semi maturi. Le larve neonate penetrano nei fagioli e completano, al loro interno, lo sviluppo.
Gli adulti sfarfallano quando i semi sono stati raccolti ed immagazzinati; in magazzino inizia una serie di generazioni che può andare da 3-4 fino ad un massimo di 6 per anno.
Adulto di Tonchio del fagiolo - Acanthoscelides obtectus Say (foto http://claude.schott.free.fr)
Tonchio del fagiolo - Acanthoscelides obtectus Say (foto http://claude.schott.free.fr)
Tecniche di prevenzione e lotta
Le tecniche di prevenzione e lotta devono seguire le seguenti regole basilari:
- i locali destinati a magazzino devono essere perfettamente impenetrabili dagli insetti. Le porte e le finestre devono possedere accorgimenti che ne consentano la chiusura ermetica. Lo stesso fabbricato deve essere isolato anche nelle fondazioni, per consentire le eventuali fumigazioni di disinfestazione, anche in pressione; le finestre devono essere dotate di reti di metallo o di nylon, a maglia fine, per impedire l'ingresso degli insetti adulti;
- nei magazzini e nei locali di lavorazione trovano efficace applicazione: trappole alimentari , trappole luminose a scarica elettrica, trappole sessuali.
Le trappole sessuali sono particolarmente efficaci contro i Lepidotteri. Con queste trappole si possono ottenere dei risultati diversi:
- la cattura massiva: in questo modo si diminuisce la consistenza numerica della popolazione, mediante la cattura dei maschi che non possono più compiere gli accoppiamenti;
- la cattura di monitoraggio: in questo modo si individua l'entità della popolazione e si segue il ciclo di sviluppo allo scopo di determinare la soglia di intervento. Questa consente di individuare il momento più propizio per intervenire con prodotti disinfestanti e solo quando l'entità della popolazione è tale da provocare un reale danno economico.
La soglia varia da 1 a 2 insetti per trappola a seconda del fitofago considerato; la disinfestazione viene effettuata con fumiganti o con insetticidi ad azione residuale; essa può essere fatta sia con infestazioni in atto che con i locali vuoti, a scopo preventivo.
Le fumigazioni
Le fumigazioni devono essere effettuate da personale specializzato, previa autorizzazione della Questura, dell'A.S.L., o della Capitaneria di Porto.
Le dosi e i periodi di esposizione devono essere rigorosamente rispettati per evitare che il prodotto immagazzinato assuma odori che poi si trasmettono anche al pane e agli altri derivati.
Insetticidi residuali (azione per contatto)
L'applicazione delle dosi deve essere rigorosa per evitare l'insorgenza di fenomeni di resistenza, è inoltre opportuno alternare l'uso dei principi attivi, per ridurre questi fenomeni.
Altre metodologie di conservazione
Attualmente la conservazione delle derrate alimentari si sta orientando sull'impiego di due nuove tecnologie: l'atmosfera controllata e la refrigerazione; queste nuove tecniche che tendono a sostituire i prodotti chimici consentono di limitare le infestazioni e di ottenere prodotti conservati senza residui chimici.
Queste tecniche prevedono ambienti appositamente costruiti e naturalmente a tenuta stagna.
La tecnica dell'atmosfera controllata viene realizzata con l'impiego di Azoto oppure di Anidride carbonica in sostituzione dell'Ossigeno.
I risultati migliori si ottengono con l'Anidride carbonica che richiede tempi di applicazione minori, rispetto all'Azoto, anche in presenza di una certa % di Ossigeno.
Gli insetti muoiono per soffocamento e per l'effetto tossico della CO2 a livello cellulare.
La tecnica della refrigerazione consente di conservare efficacemente i prodotti per lunghi periodi in quanto viene bloccato il metabolismo degli insetti.
I tempi di refrigerazione variano a seconda dell’abbassamento di temperatura prescelto, che dipende dalle specie di insetti presenti e dal loro stadio di sviluppo.
La conservazione potrebbe essere anche integrata, cioè utilizzando entrambe le tecniche: basse temperature associate ad atmosfera controllata.