Classe: Insetti
Ordine: Coleotteri
Sottordine: Polifagi
Famiglia: Curculionidi
Genere: Pissodes
Specie: P. pini L.
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Pino, altre Conifere
Gli adulti (circa 5-8 mm di lunghezza) hanno corpo cilindrico e tipico rostro boccale allungato; il colore è bruno-nocciola, con macchie e striature trasversali di colore giallo-ocra, sulle elitre. Le larve sono biancastre e vivono all'interno del legno. II danno è determinato sia dagli adulti, ma soprattutto dalle larve. Gli adulti provocano delle erosioni sulla giovane scorza dei rami.
Le larve sono xilofaghe e scavano gallerie nella zona corticale degli organi legnosi, interessando anche il tessuto cribroso. Queste gallerie assumono un andamento longitudinale o ascendente, fino all'impalcatura delle branche o alla diramazione dei rametti di 2° ordine, oppure discendente, fermandosi al colletto.
In ogni caso, a maturità, queste larve si scavano una nicchia nel legno e si impupano. Attaccano, come peraltro anche altri Coleotteri xilofagi, piante già indebolite o deperienti. Le piante reagiscono all'attacco con arrossamenti, necrosi degli aghi e filloptosi; si manifestano disseccamenti della chioma che si "vuota" partendo dalla parte più interna.
In caso di attacchi massicci le piante soccombono in poco tempo.
Oltre a questo Pissode, in Italia si conoscono altre due specie:
- Pissodes pini (L.) che aggredisce specificamente il Pino;
- Pissodes piceae Ill., che aggredisce l'Abete bianco.
Il Pissodes notatus sverna come larva, oppure come adulto; questo in certi ambienti sopravvive anche per alcuni anni.
In ogni caso gli adulti si portano sulle piante ospiti o compaiono dalla primavera a tutta l'estate.
Il massimo dell'ovideposizione che avviene sotto la scorza si ha all'inizio dell'estate, anche se le deposizioni possono continuare anche più avanti. Le giovani larve neonate iniziano immediatamente a scavare le gallerie descritte.
Il Pissode compie, pertanto, una generazione all'anno e, a volte, nei climi meno rigidi può compierne due.
Pissode del pino - Pissodes pini L. (foto www.zin.ru)
La lotta contro questo fitofago è di tipo preventivo agronomico.
Essa consiste nel mantenimento di un buon stato fisiologico e fitosanitario delle piante; inoltre, per gli esemplari di giardini e parchi pubblici è consigliabile una costante potatura di rimonda, per togliere i seccumi o le parti deperienti che possono essere un ottimo substrato per questi fitofagi.
Infine, ma non meno importante, è la giusta collocazione pedo-climatica delle specie; infatti, mettere a dimora piante in ambienti non idonei provoca sempre una vegetazione stentata, con piante deboli e facilmente soggette ad attacchi di malattie o di fitofagi. La lotta chimica contro il Pissode non è applicabile per gli scarsi risultati che può produrre. In natura i controllori più importanti di questi fitofagi sono gli uccelli, specialmente i Picchi.