Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Sulle origini di questa razza sappiamo abbastanza. Discende dalla stessa razza da cui deriva anche il “Basset blu”, e cioè dal “Grand Bleu de Gascogne”. Si suppone che fu creata a seguito di incroci effettuati con dei “griffoni”. Questa razza infatti possiede i colori e conserva i comportamenti della razza dal quale essa deriva. Non ha il mantello della consistenza degli altri “griffoni”. Era molto apprezzato nella prima metà del ‘Novecento, soprattutto nel sud-ovest della Francia. Oggi è piuttosto raro.
Cane al di sotto della taglia media. Griffone di aspetto rustico, di costruzione salda e bassa sugli arti, dall’aspetto decisamente francese. Costituisce la fusione tra i due tipi da cui deriva. Questo Segugio ha la testa con l’occipite poco accentuato ed uno stop poco marcato. Cranio leggermente convesso, molto largo e di forma ovale, mentre il muso è meno largo che nel “Grand bleu de Gascogne”.
La sua specialità è senza dubbio la caccia alla lepre, dove stupisce per la sua rapidità. È molto audace e fiero. Una della particolarità della razza è una grande voce con la quale segnala la preda al cacciatore e segnala la traccia ed il percorso del selvatico. Razza molto intelligente e ben addestrabile alla caccia.
Griffon Bleu de Gascogne (foto Alephalpha)
Griffon Bleu de Gascogne (foto www.chiens-online.com)
Altezza: da 43 a 52 cm al garrese.
Tronco: torace ben sviluppato e disceso, che raggiunge il livello del gomito. Costole arrotondate senza esagerazione. Dorso allungato e ben sostenuto. Rene muscoloso, molto sostenuto. Ventre pieno e ben disceso. Groppa corta, che dà l’aspetto di un piccolo cane ben tarchiato.
Testa e muso: cresta occipitale poco marcata; stop poco marcato. Muso diritto, o qualche volta leggermente montonino, è meno allungato che nel “Guascone a pelo raso”. Labbra poco sviluppate, ma nonostante ciò sono sufficientemente discese per non rendere il muso a punta. Cranio leggermente bombato e non troppo largo, di forma ogivale.
Tartufo: nero.
Collo: piuttosto sottile, tuttavia con un po’ di giogaia.
Orecchie: attaccate basse cioè all’altezza dell’occhio, di giusta lunghezza, poco coperte di peli.
Occhi: molto espressivi e vivaci, di colore castano dorato; palpebre aderenti.
Arti: anteriori forti e larghi; pasturali corti. Posteriori con cosce ben muscolose e garretti vicini a terra. Piedi rotondi e compatti. Cuscinetti plantari pieni; unghie solide.
Spalla: abbastanza obliqua, forte e molto muscolosa.
Andatura: regolare e mostrante una buona tempra.
Coda: di buona lunghezza, leggermente ricurva, che prosegue la linea convessa della groppa e sottile alla sua estremità.
Pelle: nera o bianca, marmorizzata di macchie nere.
Pelo: secco e ruvido, non troppo lungo, quasi aderente sul corpo, leggermente ondulato sulle cosce e sul petto; un po’ più corto sulla testa, dove le sopracciglia, benché abbastanza folte, non coprono gli occhi; molto più corto sulle orecchie.
Colori ammessi: segnato da macchie nere su fondo bianco interamente picchiettato di nero, il che gli conferisce una specie di riflesso blu ardesia. Il manto presenta marcature focate in alcuni punti.
Difetti più ricorrenti: monorchidismo, criptorchidismo, prognatismo, enognatismo, cane gracile, muso troppo allungato, cranio troppo largo, atipicità, spalla diritta, misure fuori standard, colori non ammessi dallo standard, andatura scorretta, angolazioni troppo accentuate o scorrette, retrotreno difettoso, muscolatura insufficiente, carattere timido o pauroso.
a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it