Origine: Germania.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 3 - terriers.
La razza German Hunting Terrier si è formata in Germania nell’Ottocento. La sua selezione vera e propria però, ebbe inizio dopo la prima guerra mondiale. Nella selezione della razza erano prese in considerazione, in particolare, le doti caratteriali e si tendeva a lasciare indietro l’aspetto estetico. Recentemente si è invertito la tendenza, infatti la razza ha quasi perso le sue doti di ottimo cane da caccia, ed è diventato un ottimo cane da compagnia. Abbastanza diffuso nel suo Paese. La razza è quasi sconosciuta al di fuori dell’Europa continentale. In Italia, negli ultimi anni si cominciano a vedere alcuni esemplari nelle manifestazioni cinotecniche.
Il German Hunting Terrier è un cane da caccia in superficie (sia nel bosco che in brughiera) e sottoterra; avvista e avverte a voce sul terreno, in acqua, ed è pure cane da pista sul selvatico ferito e da riporto per piccola selvaggina. Di piccola taglia, è ideale in città e in automobile; esige però molto esercizio sul terreno. Possiede un odio innato per gli animali nocivi, è diffidente verso gli estranei, poco soggetto a malattie.
Durante la caccia mostra le sue qualità migliori. È un cane veloce, sempre all’erta e molto resistente. È fiero ed indipendente. È considerato un buon guardiano della proprietà. Ha un comportamento estremamente leale con coloro che lo accudiscono e che considera amici. Eccellente compagno, molto sensibile e attento. È un cane che può vivere bene anche in città ed essere portato tranquillamente in automobile. Esige molto esercizio fisico.
German Hunting Terrier
(foto http://pikimal.com)
German Hunting Terrier (foto www.greatdogsite.com)
Altezza: è compresa tra i 33 e i 40 cm (né di meno né di più).
Peso: nel maschio varia da 9 a 10 kg, nella femmina da 7,5 a 8,5 kg.
Tronco: dorso forte e diritto, non proprio corto, reni e groppa molto muscolose. Torace
Profondo, cerchiato.
Testa e muso: il cranio è piatto e più largo fra le orecchie di quello del Fox Terrier. Tra gli occhi si restringe e scivola verso il muso senza stop pronunciato. Il muso è un po' più corto del cranio misurato dall'occipite allo stop, e non deve ricordare quello del Levriere. Muso potente, con guance pronunciate. Mandibola robusta, con mento ben disegnato.
Tartufo: nero, bruno scuro nei soggetti marroni.
Denti: dentatura molto forte, con buona chiusura a forbice.
Occhi: Scuri, piccoli, infossati, con palpebre ben aderenti, espressione decisa.
Orecchie: a forma di V, attaccate alte, non troppo piccole, leggermente aderenti alle guance.
Arti: anteriore con scapola lunga, inclinata; arti anteriori diritti, ben muscolosi; metacarpo leggermente inclinato; l'ossatura è piuttosto potente che sottile.
Coda: ben inserita in una lunga groppa, portata più orizzontalmente che inclinata, non deve essere portata alta.
Pelo: duro, ben aderente, fitto, ruvido e diritto; tuttavia né liscio né corto.
Colori ammessi: il colore principale è il nero, nero misto a grigio, o anche marrone scuro con tonalità più chiare, marrone-rosso-giallastro alle sopracciglia, al muso, al torace, sugli arti e attorno all'ano. Una maschera chiara o anche scura sono parimenti tollerate. Un po' di bianco sul torace e sulle dita è ammesso.
Difetti più ricorrenti: cranio stretto; muso a punta; mento sfuggente; assenza di denti (ad eccezione del terzo molare); mascelle enognate; tartufo chiaro, macchiettato; occhi chiari, troppo grandi, sporgenti; orecchie diritte, troppo leggere, fluttuanti, troppo piccole e inserite in basso, troppo pesanti; anteriore diritto, con spalla non sufficientemente inclinata; dorso insellato, dorso di carpa, troppo corto; petto stretto o troppo largo; posteriore diritto, non abbastanza angolato; garretto vaccino; posteriore arcuato a botte; andatura rigida; piede con dita divaricate; piede da gatto; coda rovesciata in avanti, attaccata troppo in basso; pelo fine e raso; lanoso; eretto (aperto), ventre privo di pelo.
a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it