Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: RAZZA NON RICONOSCIUTA
Questo particolare terrier, originario della Scozia, è oggi ormai scomparso. Oltre un secolo fa questa razza era conosciuta, aveva un Club di razza, uno Standard e partecipava frequentemente alle esposizioni cinotecniche. Questo cane è stato creato nella valle del Clyde, con molta probabilità dall’incrocio fra i primi “Skye Terrier” e lo “Yorkshire Terrier”. Secondo alcuni esperti nella razza vi era anche sangue del “Dande Dinmont” ed il “Barbone”, ma non abbiamo oggi nessuna documentazione scritta su tali accoppiamenti. Nel 1861 il Clydesdale Terrier venne esposto all’esposizione di Manchester sotto il nome di “Skye Terrier”, come anche lo “Scottish”. La razza è stata chiamata in molti modi, fra cui: “Glasgow Terrier” e “Paisley Terrier”. Ha partecipato per molti anni ad ogni manifestazione in Gran Bretagna.
Basso sugli arti, rivestito da pelo abbondante e lungo, che tocca terra. Il pelo è blu di varie gradazioni di colore. Razza con molti punti di rassomiglianza con lo “Skye Terrier”, suo conterraneo. Testa con cranio stretto fra le orecchie, prominente all’altezza delle arcate sopracciliari, ed un muso che si restringe verso il tartufo. Il suo tronco è molto lungo. Il suo pelo è sericeo e nasconde in buona parte gli arti. Il colore blu è più scuro sulla schiena, argenteo sulla testa con sfumature più cariche alle orecchie. Il peso corporeo si aggirava intorno agli 8 kg, che era inferiore a quello dello “Skye Terrier”.
Molto equilibrato, con temperamento calmo e attento. Razza molto allegra e simpatica. Era una razza perfetta per tenere in abitazione e per stare con i bambini. Esigeva periodiche e costanti attenzioni per il suo pelo particolarmente lungo. Affettuoso e socievole. Olfatto discretamente sviluppato. Portamento fiero.
Clydesdale Terrier (disegno di Federico Vinattieri www.difossombrone.it)
Era stato redatto uno Standard di razza, in seguito è stato ritirato. La razza è attualmente scomparsa. Oggi la razza non è considerata una razza riconosciuta dalla Federazione Cinologica Internazionale.
a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it