L'indicazione geografica tipica "Nurra", è riservata ai seguenti vini:
bianchi, anche nella tipologia frizzante e novello;
rossi, anche nelle tipologie frizzante e novello;
rosati, anche nella tipologia frizzante.
La zona di produzione delle uve per l'ottenimento dei mosti e dei vini atti a essere designati con l'indicazione geografica tipica "Nurra" comprende l'intero territorio amministrativo dei seguenti comuni: Alghero, Ittiri, Olmedo, Ossi, Porto Torres, Sassari, Stintino, Tissi, Uri e Usini, in provincia di Sassari.
Con ogni probabilità il territorio trae il suo nome Nurra da un’antica città romana oggi scomparsa, “Nure”, situata presso il lago di Baratz, la quale a sua volta deriva l’etimo dalla radice protosarda “nur” con significato di mucchio o cumulo di sassi, cavo all’interno; infatti la regione in cui
sorgeva la città romana, vista dalle colline del sassarese, dovette apparire come un unico rilievo che
si innalzava bruscamente dalla pianura e dal mare.
La coltivazione della vite nel territorio, testimoniato anche dalla letteratura, ha origini antichissime;
in molte zone sono stati ritrovati i resti di vasi e brocche da vino, provenienti dall'area Micenea
(Grecia), databili al XIV secolo a.C.. Ulteriori conferme arrivano da diversi studi archeologici, fra i
quali quelli effettuati in località Anghelu Ruju, con reperti vitivinicoli provenienti dalla necropoli
omonima, scoperta nel 1903 in un terreno delle Tenute Sella&Mosca, e successivi ritrovamenti di
attrezzi agricoli, boccali in terracotta e ceramiche usati per bere il vino e vasi vinari. La massima
espansione della viticoltura nella Nurra si ebbe, probabilmente dopo il 1392 con la Carta de Logu,
l’atto con cui Eleonora, sovrana del Giudicato di Arborea, imponeva l’impianto di vigne nei terreni
incolti. La viticoltura del territorio aveva già una storia millenaria, ma con questa iniziativa
conquistò più ampio spazio costruendo le basi delle sue odierne fortune.
Nel corso dei secoli la tradizione viticola si è poi tramandata e rafforzata, con una florida economia
legata al vino: le tante e differenti norme giuridiche, da zona a zona, dimostrano quanto fosse
importante la coltivazione della vite; gli statuti del libero comune di Sassari, ad esempio vietavano
l'impianto di nuove vigne e l'importazione di vino. Era il segno di un'economia più che florida che
non tollerava un aumento di produzione.
La Carta de Logu ci dà anche una misura significativa del carattere quasi sacrale attribuito ai
vigneti. Erano infatti protetti da norme severissime: pene pecuniarie gravose, ma anche corporali,
che potevano arrivare sino al taglio della mano per chi sradicava il vigneto altrui.
La storia viticola del territorio delimitato è ancora strettamente intrecciata con la cultura popolare,
ricca di valori umani semplici, nella quale l’ospite gode sempre dell’accoglienza propria di una
gente laboriosa, gelosa di un’identità storica, culturale e linguistica orgogliosamente preservata e
tramandata, nota ed apprezzata anche oltre i confini della Sardegna.
La vite nella Nurra è considerata tuttora coltura principe del territorio. Il riconoscimento della IGT “Nurra” è avvenuto con D.M. 12 ottobre 1995, pubblicato nella G.U. n. 259 del 6 novembre 1995.
Vini IGT della Sardegna (foto www.quattrocalici.it)
Base ampelografica
I vini a indicazione geografica tipica "Nurra" bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve
provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione
nella regione Sardegna, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da
vino, a bacca di colore
corrispondente.
L'indicazione geografica tipica "Nurra", con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla
coltivazione nella regione Sardegna con l'esclusione dei vitigni Cannonau, Carignano, Girò,
Malvasia, Monica, Moscato, Nasco, Nuragus, Semidano, Vermentino e Vernaccia è riservata ai vini
ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, per almeno l'85% dai
corrispondenti vitigni.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le
uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione
Sardegna, fino a un massimo del 15%.
I vini a indicazione geografica tipica "Nurra" con la specificazione di uno dei vitigni, possono essere prodotti anche nelle tipologie frizzante nonché novello per i vini
ottenuti da vitigni a bacca rossa.
I vini a indicazione geografica tipica "Nurra", anche con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
"Nurra" bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10 % vol
acidità totale minima: 3,5 g/l
estratto non riduttore minimo: 13 g/l.
"Nurra" rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11 % vol
acidità totale minima: 3,5 g/l
estratto non riduttore minimo: 17 g/l.
"Nurra" rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5 % vol
acidità totale minima: 3,5 g/l
estratto non riduttore minimo: 14 g/l.
"Nurra" novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11 % vol
acidità totale minima: 3,5 g/l
estratto non riduttore minimo: 16 g/l.
"Nurra" bianco frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5 % vol
acidità totale minima: 3,5 g/l
estratto non riduttore minimo: 13 g/l.
"Nurra" rosso frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5 % vol
acidità totale minima: 3,5 g/l
estratto non riduttore minimo: 14 g/l.
"Nurra" rosato frizzante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,5 % vol
acidità totale minima: 3,5 g/l
estratto non riduttore minimo: 14 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica "Nurra", anche con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
"Nurra" bianco:
colore: dal bianco carta al giallo ambrato
odore:caratteristico
sapore:dal secco al dolce.
"Nurra" rosso:
colore: da rosso rubino tenue a rosso granato
odore: caratteristico
sapore: dal secco al dolce.
"Nurra" rosato:
colore: dal rosa pallido al rosa carico
odore: caratteristico
sapore: dal secco al dolce.
"Nurra" novello:
colore: da rosso con riflessi violacei a rosso rubino
odore: caratteristico
sapore: dal secco all’abboccato.
"Nurra" bianco frizzante:
colore: dal bianco carta al giallo
odore: caratteristico
sapore: dal secco al dolce, frizzante.
"Nurra" rosso frizzante:
colore: dal rosso rubino tenue al rosso rubino
odore: caratteristico
sapore: dal secco al dolce, frizzante.
"Nurra" rosato frizzante:
colore: dal rosa pallido al rosa carico
odore: caratteristico
sapore: dal secco al dolce, frizzante.
I vini a indicazione geografica tipica “Nurra” con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Variano a seconda della tipologia.