La denominazione di origine controllata "Monica di Sardegna" è riservata ai vini rossi che
rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel disciplinare di produzione per le
seguenti tipologie:
"Monica di Sardegna";
"Monica di Sardegna" superiore;
"Monica di Sardegna" frizzante.
Le uve devono essere prodotte nell'ambito territoriale della regione Sardegna.
Il vitigno Monica, secondo alcuni autori sarebbe stato introdotto in tempi remoti dai Mori. Questa
tesi sarebbe suffragata dal nome “Uva Mora” tuttora in uso in alcune località dell’interno dell’Isola.
Altri lo ritengono di importazione iberica, dovuta quindi agli spagnoli nel periodo della loro
denominazione in Sardegna.
Il Mameli, a sua volta, ritiene che il Monica sia da considerarsi una cultivar originatasi in loco,
avendo il vitigno caratteri propri che lo diversificano da altri somiglianti, altrove coltivati.
Il vitigno si diffuse nell’Isola nel periodo dell’Amministrazione piemontese, a seguito della politica
viticola attuata dal vicerè, il marchese di Rivarolo, che a partire dal 1736 favorì la diffusione della
viticoltura nell’Isola, rendendola obbligatoria nei terreni ritenuti idonei alla vite e rimettendo in
vigore integralmente le norme della Carta de Logu di Eleonora d'Arborea emanata nel 1392 e
rimasta in vigore fino al 1827, durante il regno di Carlo Felice.
Il vitigno Monica, a cavallo dei secoli XIX e XX, risentì degli attacchi della fillossera che falcidiò
anche i vigneti della Sardegna, i quali avevano registrato alla fine dell’ottocento la loro espansione
massima.
La ripresa della viticoltura nell’Isola su nuovi portainnesti, ha dato nuovo slancio alla coltivazione
della varietà, tanto da essere riconosciuta della denominazione di origine fin dal 1972.
Le tecniche di vinificazione utilizzate comprendono pratiche enologiche che coniugano le tradizioni
locali con e l’evoluzione delle pratiche enologiche, che conferiscono al vino, nelle diverse tipologie,
le sue peculiari caratteristiche.
Consorzio Tutela Vini di Sardegna (foto www.ctvsardegna.com)
Base ampelografica
I vini di cui all’articolo 1 devono essere ottenuti dalle uve provenienti da vigneti composti in ambito
aziendale, dal vitigno Monica almeno per l’85%.
Possono concorrere altri vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione
Sardegna, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino, fino ad un massimo del 15%.
I vini a DOC "Monica di Sardegna" all'atto della immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
Monica di Sardegna:
- titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 11% vol;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 18 g/l.
Monica di Sardegna superiore:
- titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 12,5 % vol;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
Monica di Sardegna frizzante:
- titolo alcolometrico volumico effettivo minimo: 11 % vol;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 18 g/l.
E' in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di modificare, con proprio decreto, i limiti minimi sopraindicati per l'acidità totale e l'estratto non riduttore minimo.
I vini a DOC "Monica di Sardegna" all'atto della immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
Monica di Sardegna:
- colore: rosso rubino, tendente all'amaranto con l'invecchiamento;
- odore: intenso etereo e gradevole;
- sapore: secco oppure amabile, sapido con caratteristico retrogusto.
Monica di Sardegna superiore:
- colore: rosso rubino, tendente all'amaranto con l'invecchiamento;
- odore: intenso etereo e gradevole;
- sapore: secco, sapido con caratteristico retrogusto.
Monica di Sardegna frizzante:
- colore: rosso rubino;
- odore: intenso etereo e gradevole;
- sapore: secco oppure amabile, sapido con caratteristico retrogusto.
Monica di Sardegna: si accompagna ad antipasti di salumi, minestre asciutte ricche di condimenti; piatti a base di carne, anche in umido, arrosti non molto impegnativi; formaggi pecorini ancora giovani. Temperatura di servizio 18°C.