La denominazione di origine controllata “Malvasia di Bosa” è riservata ai vini che rispondono alle
condizioni ed ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
“Malvasia di Bosa”
“Malvasia di Bosa” - riserva
“Malvasia di Bosa” - spumante
“Malvasia di Bosa” - passito
La zona di produzione delle uve atte a produrre i vini a denominazione di origine controllata “Malvasia di Bosa” comprende in parte il territorio dei seguenti Comuni: Bosa, Suni, Tinnura, Flussio, Magomadas, Tresnuraghes, Modolo in Provincia di Oristano.
Uno degli elementi più importanti e determinanti che hanno contribuito riconoscimento del vino “Malvasia di Bosa” è certamente il fattore umano legato al territorio di produzione.
La presenza dell’uomo in Planargia ha origini e testimonianze antichissime. Numerose domus de
janas, nuraghi e tombe dei giganti attestano un’intensa frequentazione del territorio già in età
preistorica e protostorica. Ma furono i Fenici a scoprirne i vantaggi dovuti alla posizione geografica,
alla presenza di un fiume navigabile e di un entroterra ricco di risorse naturali.
Esiste per questo vino una “letteratura” remota e recente, sia nella tradizione popolare e poetica in “limba” sia “culta” di viaggiatori, esperti del settore e scrittori di grande firma, come Luigi
Veronelli e Mario Soldati, che al Malvasia di Bosa hanno dedicato pagine di alto pregio. Ovunque
le testimonianze scritte e orali ne decantano la raffinatezza, la soavità e il valore simbolico, nel
contesto di forte identità sociale e culturale della zona di produzione. Dalle genti che abitano la
Planargia la Malvasia è sempre stata considerata un vino nobile ed elitario, un vino particolare da
riservare per circostanze e persone speciali, perpetuando in questo modo un consolidato rituale
sociale. La Malvasia è un vino “chi cheret chistionadu!”, esclamazione questa di gradimento e al
tempo stesso complimento al cantiniere-produttore all’atto della degustazione. E’ il vino della
mattina, non perché leggero o di poco conto, ma perché la domenica, dopo la messa, gli uomini
fanno il giro delle cantine e si scambiano pareri e saperi sulle sue qualità. La Malvasia è il simbolo
dell’amicizia e dell’ospitalità, e la si offre alle persone a cui si tiene particolarmente; è il vino della
festa, e non solo per le caratteristiche organolettiche della classificazione ufficiale dei sommelier,
ma anche perché privilegiata nelle ritualità festive, in cui più che altrove si esplicitano lo scambio
simbolico e le relazioni di reciprocità. La Malvasia di Bosa in questo territorio è quindi soprattutto
un bene sociale. Così potete stare certi che quando vi viene offerta, il gesto ha un significato che va
oltre i consueti rapporti conviviali perché, come ebbe ad osservare già nel lontano 1895 Pompeo
Trentin, “i proprietari difficilmente se ne privano” ma quando lo fanno vi stanno donando molto di
più di un bicchiere di pregiata Malvasia di Bosa. Non si può comprendere l’eccellenza raggiunta da
questo vino, senza fare riferimento a questo contesto culturale.
I sesti d’impianto e i sistemi di potatura sono quelli tradizionali e tali da perseguire la migliore e
razionale disposizione sulla superficie delle viti, sia per un’efficace uso della meccanizzazione nelle
operazioni colturali ed in particolare nella difesa fitosanitaria.
Le pratiche relative all’elaborazione dei vini, sono quelle tradizionalmente consolidate in zona per
la vinificazione, adeguatamente differenziate per le diverse tipologie: ”Malvasia di Bosa Amabile o
Dolce”, “Malvasia di Bosa Spumante”, “Malvasia di Bosa Passito” e “Malvasia di Bosa Riserva”
quest’ultimo vino più strutturato che richiede un periodo di invecchiamento e affinamento di
almeno due anni di cui un anno in botti di legno.
Grappoli di Malvasia di Sardegna (foto www.stradadellamalvasiadibosa.it)
Base ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata “Malvasia di Bosa” devono essere ottenuti da uve
provenienti dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografìca:
Malvasia di Sardegna: minimo 95%.
Possono concorrere fino ad un massimo del 5% le uve provenienti da altri vitigni, a bacca bianca,
presenti nei vigneti, idonei alla coltivazione per la regione Sardegna, iscritti nel registro nazionale
delle varietà di vite per uve da vino.
I vini a denominazione di origine controllata “Malvasia di Bosa” all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Malvasia di Bosa” amabile o dolce:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 15%, di cui almeno 13 % svolto;
- acidità totale minima: 4 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
“Malvasia di Bosa” riserva:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo:15,5%;
- acidità totale minima: 4 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 20 g/l.
“Malvasia di Bosa” spumante:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12%, di cui almeno 9,5% svolto;
- acidità totale minima: 5,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 18 g/l.
“Malvasia di Bosa” - passito:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 16% di cui almeno 14% svolti;
- acidità totale minima: 4 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 22 g/l.
I vini a denominazione di origine controllata “Malvasia di Bosa” all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Malvasia di Bosa” amabile o dolce:
- colore: giallo paglierino o dorato più o meno intenso;
- odore: aromatico, fruttato, intenso, caratteristico;
- sapore: da amabile a dolce, armonico, vellutato, aromatico.
“Malvasia di Bosa” riserva:
- colore: giallo paglierino o dorato più o meno intenso;
- odore: intenso, complesso, fine, delicato, caratteristico;
- sapore: dal secco al dolce, morbido, vellutato, talvolta mandorlato.
“Malvasia di Bosa” spumante:
- spuma: fine e persistente
- colore: giallo paglierino;
- odore: aromatico, fruttato, caratteristico;
- sapore: da demisec a dolce, fruttato, gradevolmente aromatico.
“Malvasia di Bosa” - passito:
- colore: giallo dorato più o meno intenso;
- odore: ampio, caratteristico;
- sapore: da amabile a dolce.
Variano a seconda della tipologia di vino.